E’ online il videoclip del singolo “L’invenzione del blues” di Francesco Sacco

E’ online il videoclip del singolo “L’INVENZIONE DEL BLUES” di FRANCESCO SACCO, eclettico cantautore milanese che già da anni lavora come compositore nella produzione di musica per marchi di alta moda e spettacoli teatrali. Il brano è estratto da “LA VOCE UMANA”, un album intimo e senza tempo, un’analisi introspettiva che racconta il mondo delle relazioni.

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Il videoclip, girato da remoto durante le prime settimane di lockdown in collaborazione con il videomaker Alessio Hong e la producer Isotta Fiorenzi, traduce in viaggio visuale l’anelito adolescenziale descritto nel testo: l’ossessiva ricerca di sé stessi e del proprio ruolo nel mondo. Così come l’introspezione può portare a perdere una visione chiara delle cose, così l’immagine nel video, riprodotta sullo schermo di un pc durante una videochiamata, viene “zoommata” così tanto da diventare pixel, macchie di colore senza significato e irriconoscibili. 

“Ho imparato il Blues rompendo una bottiglia vuota

 Bruciando sul balcone il mio Pozzoli primo corso

Assieme al testo che ti ho scritto di nascosto”

L’INVENZIONE DEL BLUES” non parla di una gioventù spensierata votata al divertimento, ma di una intima e solitariafatta di introspezione e desiderio di inventare un linguaggio, anche musicale, per essere capiti dagli altri. Il desiderio di inventare un linguaggio riguarda, oltre che il testo, anche la musica: una linea di sintetizzatore si fonde con una batteria acustica e un riff di organo Farfisa distorto, creando una cornice particolare ad un cantato dal carattere cantautoriale. 

«L’Invenzione del Blues parla dei lunghi pomeriggi spesi in camera da letto giocando ad essere il re del blues BB King – racconta Francesco Sacco – fra le letture di mitologia e i testi esoterici di Aleister Crowley, la ribellione e i tentativi di inventare sé stessi: L’Invenzione del Blues è un pezzo sull’adolescenza.»

LA VOCE UMANA” è un album scritto, composto e prodotto dallo stesso Francesco, registrato e mixato a Milano da Davide Andreoni e Giacomo Zambelloni presso “Everybody on the Shore” e masterizzato da Maurizio Giannotti. Il titolo dell’album fa riferimento all’omonima opera teatrale di Jean Cocteau, le cui parole introducono questo disco e ne riassumono i temi principali: la ricerca di contatto, l’introspezione e la relazione.

Il disco nasce tra Milano e il Lido di Venezia, dove Sacco ha vissuto per tre mesi assieme a sua moglie, danzatrice per Biennale Danza: da una terrazza affacciata verso Piazza San Marco, i vicini pensionati e il surreale silenzio della laguna tutt’intorno, Sacco inizia a lavorare a questo album, e, con un tastiera midi, una chitarra e un pc, compone in breve tempo quasi tutte le tracce di quello che diventerà LA VOCE UMANA”. 

Francesco Sacco nasce a Milano il 24 giugno 1992 ma trascorre infanzia e adolescenza a Novara, dove inizia ad ascoltare e studiare musica: da bambino studia musica classica, poi si innamora del blues, del rock anni ’70 e del cantautorato. Negli anni dell’università a Milano inizia a collaborare, come redattore, con varie riviste di critica musicale, incontra il mondo del teatro e della danza contemporanea e firma colonne sonore e direzioni musicali per decine di spettacoli. Allo stesso tempo Francesco studia i software musicali e il sound design, collabora con vari brand di moda e design, tra cui Marni e Marco Rambaldi e produce dischi per altri artisti. Il fascino per il mondo dell’arte lo porta a fondare il collettivo Cult of Magic insieme a Giada Vailati e a Samira Cogliandro, gruppo di artisti dedito ad arti performative, danza contemporanea, teatro e musica, con le cui performance gira tutta Italia.

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