Doppio appuntamento a Gaeta e a Castelnuovo Parano con il collettivo formiano

Doppio appuntamento a Gaeta e a Castelnuovo Parano con il collettivo formiano – Continua la ricchissima estate del Teatro Bertolt Brecht in giro per lo stivale con i suoi spettacoli per ragazzi e famiglie. Sabato 10 Agosto, infatti, doppio appuntamento: alle 21 presso i giardini di Serapo per il Festival “Palconescenici di sabbia” promosso in collaborazione con il Comune di Gaeta  e a Castelnuovo Parano alle 21:45 per il festival “La fabbrica dell parole”.

L’appuntamento a Gaeta è con “Gedeone cuor di leone” della Compagnia La Mansarda –Teatro dell’orco con i testi di Roberta Sandias, la regia di Maurizio Azzurro e gli attori  Antonio Vitale e Alfredo Giraldi

Due fratelli, Gedeone e Pancrazio, sbarcano il lunario girando di fiera in fiera con il loro carretto da rigattiere, ma il loro vivere quotidiano è limitato dalle paure di Gedeone, un vero fifone che arriva a temere perfino la propria ombra, tanto da essere da tutti soprannominato “ Gedeone Cuor di Fifone”. Lo spettacolo si sviluppa tra colpi di scena, incontri e travestimenti, situazioni ora comiche ed ora grottesche. Infatti, il racconto teatrale vuole essere un pretesto per indagare le paure infantili, ed aiutare ad affrontarle e superarle attraverso il gioco. Il piccolo pubblico, infatti, di volta in volta si riconoscerà con le paure di Gedeone, ed insieme a lui le smonterà e le supererà attraverso il rassicurante gioco della finzione teatrale. Uno spettacolo pensato per aiutare i bambini a vincere le proprie paure attraverso la consapevolezza.

A Castelnuovo Parano in scena il fortunatissimo spettacolo “Amore e magia nella casa di Pulcinella”, la co-produzione Teatro Bertolt Brecht e Libera scena Ensemble con la regia di Lello Serao.

Lo spettacolo è una versione ridotta e rivisitata tratta dal Don Fausto di Antonio Petito, uno dei più grandi Pulcinella della storia del Teatro, vissuto nella seconda metà dell’800, autore di numerose commedie e parodie. Nel lavoro riadattato il personaggio Don Fausto agisce con i burattini in una specie di aberrazione dettata dal gioco delle illusioni che si consuma ai danni dello stesso protagonista.  Don Fausto invoca il Diavolo e questi gli si presenta, prima in forma umana e poi come burattino, per guidarlo verso la felicità e l’amore tanto inseguito.

La fantastica messinscena ha lo scopo di far rinsavire Don Fausto e riacquistare l’equilibrio che le fantasticherie dei libri di magia gli hanno inculcato; ma quando tutto sembra aver riacquistato l’equilibrio sperato ecco che nel chiuso della sua camera, riprende il cammino verso quel mondo immaginario dove tutto è possibile e dove il sogno ha ancora cittadinanza.

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