Cuban Fires, il disco di Adriano Clemente

Cuban Fires di Adriano Clemente – Mercoledì 4 luglio esce in Italia e all’estero distribuito da Ird e nei migliori store digitali da Believe Digital, “Cuban Fires” di Adriano Clemente. Dopo “The Mingus Suite” e “Havana Blue” prosegue infatti la collaborazione tra l’etichetta Dodicilune (nella collana Fonosfere) e il compositore, pianista e arrangiatore salentino. Un nuovo progetto di composizioni originali, un viaggio immaginario nei vari stili e tradizioni della musica cubana. Registrato a L’Avana di Cuba, il disco ospita nove musicisti che interpretano le otto composizioni di Clemente. L’Akashmani Ensemble include Thommy Lowry (tromba, flicorno), Eduardo Sandoval (trombone), Michel Herrera (sax alto/baritono e tenore), Emir Santa Cruz (sax tenore e clarinetto), Alejandro Falcòn (piano),Roberto “El Chino” Vàsquez (basso), Eduardo Silveira (congas, bongò, güiro, cowbell), Deivys Rubalcaba(timbales, güiro, cowbell, maracas), Degnis Bofill (batteria e percussioni).

“Ho inizialmente concepito Cuban Fires come il seguito di Havana Blue, con l’idea di approfondire alcuni aspetti della tradizione musicale cubana. Volevo anche esplorare sonorità differenti, e per questa ragione in occasione del mio secondo viaggio a L’Avana nel dicembre del 2016 ho contattato Eduardo Sandoval, un giovane musicista e trombonista di talento il cui primo cd Caminos Abiertos mi aveva particolarmente colpito”, racconta il compositore. “Il disco si apre e chiude con due versioni di Cuban Fires, omaggio alle sue radici africane, che a loro volta iniziano e terminano con brevi canti Yoruba eseguiti da Eduardo Sandoval e suonati sui tre tradizionali tamburi batà. Ritmicamente basata sulla clave di rumba o guagancò, è una lunga composizione modale che alterna parti scritte a improvvisazioni. Inizia com un’invocazione all’oricha (santo) Obatalà, il padre dell’umanità secondo il culto Yoruba conosciuto anche come Santeria: Iyalawa Oricha o Iyalawa Akakioke, Awanile Oricha o Iyalawa Akakioke”.

Il disco è completato da altri sei brani. “Con Alma” è l’adattamento in forma di bolero di un breve brano che Clemente aveva originariamente scritto per due violoncelli. “Mango Cha” è eseguito nel classico stile cha cha cha. “Nueva Alegria”, il cui tema è eseguito dal trombone, è ritmicamente più vicino all’attuale salsa cubana. 2Mambo House” è ispirata al celebre “Mambo Inn” di Mario Bauza che è diventato uno degli standard più eseguiti nel latin jazz. “G Son”, il cui tema è suonato dal clarinetto, è eseguito ritmicamente nello stile di un changüi. “Olvidado”, interamente scritto e senza improvvisazioni, consiste di due sezioni, la prima in 7/8 e in forma di duetto di piano e clarinetto, e la seconda, racchiusa nella prima, nello stile di una guajira. “L’ultimo brano è una ripresa di Cuban Fires in versione abbreviata con un assolo al sax tenore di Michel Herrera, la quale termina con un’invocazione a Elegguà, l’oricha che apre e chiude tutti i cammini e assicura la stabilità”, conclude Clemente.

Nato a Lecce nel 1958, cresciuto a Napoli, Adriano Clemente inizia a suonare la chitarra e il p ianoforte in tenera età. Dal 1978 al 1980 guida un quartetto (chitarra, liuto, flauti, voce), ispirato alla musica celtica e rinascimentale, mettendo in musica le poesie di William Blake. Nel 1982 trascorre molti mesi in India e Nepal per studiare il sarod, strumento a corde della tradizione Hindustani, e lo stile vocale khyal. Nel 1986 collabora con Costantino Albini alla colonna sonora del film tv “Cinque Piccoli Indiani” di Paolo Brunatto, suonando sarod, dulcimer martellato e percussioni. Nel 1991 torna in India per studiare lo stile vocale dhrupad. Nel 1996 Amiata Records pubblica “Akashmani: Across the Sky”, musica minimalista nella tradizione di Terry Riley e Steve Reich eseguita su tastiere Yamaha e Roland. Alla fine degli anni Novanta forma il Vajra Trio con Costantino Albini (sitar, percussioni) e Bernhard Siegel (flauto, megaharp). Dal 2000 studia pianoforte jazz, arpa venezuelana, sax soprano e improvvisazione, ritmi latini e percussioni. Nel 2011 fonda l’Akashmani Jazz Ensemble con il quale si esibisce in vari concerti. Con l’etichetta Dodicilune ha pubblicato  “The Mingus Suite” (2016), “Havana Blue” (2017) e “Cuban Fires” (2018).

L’etichetta Dodicilune è attiva dal 1996. Dispone di un catalogo di oltre 220 produzioni di artisti italiani e stranieri ed è distribuita in Itali a e all’estero da IRD in circa 400 punti vendita tra negozi di dischi e store. I dischi Dodicilune possono essere acquistati anche online, ascoltati e scaricati su una cinquantina tra le maggiori piattaforme del mondo.

Info e catalogo su www.dodiciluneshop.it

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