Cristiano Godano infiamma i microfoni da “Lingue a Sonagli”

CRISTIANO GODANO

L’amato cantante dei Marlene Kuntz
infiamma i microfoni da “Lingue a Sonagli”:

«In Italia ai politici della musica non frega un cazzo»

Intervistato da Bussoletti durante la puntata del talkshow “Lingue a Sonagli” trasmessa in diretta radio alla mezzanotte di mercoledì 22 luglio su RadioRock106, CRISTIANO GODANO, frontman dei MARLENE KUNTZ, ha parlato dei suoi progetti e dell’approccio delle istituzioni verso il settore musicale.

Classe ’66, Cristiano Godano è un’icona del rock italiano che negli anni Novanta ha lasciato un segno indelebile con i Marlene Kuntz, band di cui era cantante e leader. Dal circuito indie fatto di concerti di due/tremila paganti fino a duetti internazionali come quello con Skin degli Skunk Anansie, il gruppo ha cresciuto tre generazioni di cultori del genere. Ora Godano ha intrapreso un suo percorso solista dove non ha ceduto un metro sulla qualità musicale e narrativa delle sue composizioni, come dimostra l’album “Mi ero perso il cuore”. Di questo e di come le istituzioni trattino la musica parla nel suo intervento a Lingue a Sonagli, il salotto sgualcito di Radio Rock ideato e condotto dal cantautore Bussoletti.

Così parla delle proteste degli addetti ai lavori nel settore musicale durante il lockdown: «Ci siamo mobilitati perché, nei diversi decreti d’aiuto che il governo ha varato, non si parla mai della musica e delle tante figure professionali che ci stanno dietro. La verità è che ai politici italiani della musica non frega un cazzo. Senza fare nomi specifici, lo dimostra semplicemente il fatto che un qualsiasi libro, anche di un calciatore che racconta barzellette attraverso un ghostwriter, goda dell’Iva scontata mentre un disco di canzoni inedite no».

Cristiano parla poi del contributo lasciato da lui e i Marlene Kuntz negli anni ‘90: «Come dici tu, non avendo la sfera di cristallo, non potevamo sapere che stavamo scrivendo un capitolo importante della storia della musica italiana ma tutti noi percepivamo che ci fosse qualcosa di speciale. Eravamo coesi, uniti e consapevoli che ci fosse un legame indissolubile nelle canzoni che stavamo creando».

Infine, l’ospite dice la sua sull’uso corretto dei social: «Ho capito che i social sono utili per la musica. E’ chiaro che dipende da come li usi e da quello che vuoi mettere in evidenza ma è un modo in più per raccontare il tuo mondo. Devi solo ricordarti che stai usando un mezzo preciso con precise regole. Per esempio, il tempo medio d’attenzione di un utente non supera i due minuti e questo lo devi considerare nelle tue comunicazioni».

“Lingue a Sonagli” è un programma ideato e condotto da Bussoletti in diretta radiofonica tutti i mercoledì su RadioRock.

Ig: https://www.instagram.com/lingueasonagli/?hl=it

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