Cortinametraggio: poche ore al gran finale

Cortinametraggio: poche ore al gran finale in attesa di scoprire i vincitori della 18esima edizione. Tra eventi e proiezioni i consigli dei talent per i giovani

Premiati 9th Floor to the righ di Andrea Romano con il Premio Speciale Soriano, mentre Lucia Bulgheroni, con SeMe, conquista il riconoscimento speciale di ANEC-FICE

Nella giornata di venerdì spazio a proiezioni ed eventi speciali: dall’incontro con la Polizia di Stato all’intervento di Nuovo Imaie, che ha presentato un’importante misura, un bando per finanziare la realizzazione di cortometraggi che ha già raccolto moltissime domande, fino all’appuntamento in galleria Contemporary&CO con l’artista Agron Hoti, che ha coinvolto gli ospiti in una performance live d’eccezione

Manca poco al gran finale della 18° edizione del festival di corti più importante d’Italia. In un Alexander Girardi Hall gremita di pubblico e ospiti sono state proiettate le ultime opere in concorso e assegnati i primi due riconoscimenti speciali di questa edizione.

Il PREMIO SORIANO MOTORI è stato attribuito ad Andrea Romano per il suo 9th Floor to the right: “Siamo orgogliosi di essere sponsor di Cortinametraggio – afferma Gianpiero Allegri, sul palco per consegnare il riconoscimento –  e abbiamo deciso di premiarlo per il suo stile e siamo felici di affidargli la realizzazione di una docu-fiction sulla storia della famiglia e le attività dei Soriano, che non riguardano solo le moto e l’industria ma spaziano tra design, moda, editoria, e presto anche entertainment”. Stupito ed emozionato Romano: “non mi aspettavo che il mio fosse il corto premiato, sono molto onorato e contento di essere stato scelto”.

Lucia Bulgheroni, invece, ha trionfato con SeMe conquistando il PREMIO ANEC-FICE, che ne renderà possibile prossimamente la distribuzione nelle sale, con la motivazione di essere “un acuto ritratto dei nostri tempi ben costruito, diretto e interpretato”. Il riconoscimento, consegnato dalla madrina della manifestazione Chiara Vinci, è stato ritirato da Nicola Prosatore, produttore e sceneggiatore del corto in rappresentanza di Bulgheroni: “Questo corto nasce da otto storie pensate anni fa, con Valerio Vestoso e Giordana Mari speriamo di renderla o una miniserie di otto corti o addirittura un lungometraggio”.

“È stato un anno di lavoro intensissimo – aggiunge la fondatrice e presidente Maddalena Mayneri – e sono molto emozionata. Queste quattro giornate sono volate come il vento, abbiamo avuto tanta fortuna e trascorso giornate incredibili, mai come quest’anno sono avvenuti incontri speciali, si sono formate trade union, abbiamo avuto una squadra che ha lavorato tanto ed è stata una manifestazione riuscita anche grazie al pubblico, che ha riempito il teatro con tanta voglia di vedere bel cinema. I corti che abbiamo visto sono un più bello dell’altro, e per me sono tutti vincitori.”

La giornata è iniziata con una serie di appuntamenti, tra cui quello con la Polizia di Stato – che durante la cerimonia finale di premiazione presenterà in anteprima assoluta il corto Segni molto particolari – e l’incontro con Nuovo Imaie, l’istituto mutualistico che tutela artisti, interpreti ed esecutori. Durante l’appuntamento è stato presentato un nuovo bando, che sostiene economicamente gli autori di cortometraggi: “In poco tempo abbiamo raccolto già 500 domande, a testimonianza della vitalità del settore – racconta il presidente del Nuovo Imaie Andrea Micciché – e il nostro obiettivo è anche incentivare la componente femminile, oltre che promuovere l’impiego di attori over 60: i corti non devono essere solo un esercizio di stile per giovanissimi ma un genere a sé stante”.

Presso la galleria Contemporary&Co, invece, gli ospiti hanno potuto apprezzare – e contribuire a realizzare – Mani Mani Mani, la performance artistica Agron Hoti, artista albanese trapiantato a Vienna. “Siamo tutti artisti, dentro, se ci autorizziamo a portare all’esterno ciò che si agita al nostro interno. Invito i partecipanti a non essere spettatori, a prendere parte a un momento collettivo e a sfogare creativamente le proprie emozioni. L’astrattismo è facile solo in apparenza, ma in realtà è l’esatto opposto: riuscire a mantenere un equilibrio mentre contemporaneamente si esercita la propria libertà di espressione è piuttosto complesso”.

Cortinametraggio è un’occasione preziosa per incontrare professionisti ed esperti del settore che volentieri offrono ai più giovani consigli, aneddoti e riflessioni. Come Cinzia TH Torrini, regista e sceneggiatrice dalla lunghissima carriera cinematografica e televisiva, membro della Giuria che assegnerà i premi al miglior attore e alla miglior attrice firmato Pianegonda. “Il mio consiglio ai giovani che vogliono proporre un progetto: avere le idee già chiare, esporre un concept definito, di due o tre pagine al massimo. Essere pronti a presentare una prima rosa di attori possibili, mostrare l’ambientazione, spiegare il ritmo e le scelte registiche e di fotografia dettate dalle atmosfere che si vogliono evocare. E magari introdurre il progetto con una sorta di trailer, una preview abbozzata: oggi con lo smartphone si realizzano facilmente dei video di buona qualità. Questa edizione è già un successo: da molti anni apprezzo l’organizzazione impeccabile della creatura di Maddalena Mayneri, il festival è una macchina oliata, e il segreto della sua formula è la capacità di unire tante anime differenti creando connessioni”.

Lo stesso entusiasmo che ha contagiato Simone Colombari, storico collaboratore del duo Lillo e Greg, e attore che alterna teatro, televisione e cinema, all’interno della Giuria che assegna il Premio Lux Vide, dedicato alla commedia. “Quest’anno i titoli che presentano dei risvolti e dei toni da commedia sono stati più del solito, c’è stata un’escalation positiva. Al momento di scegliere il vincitore avrò l’imbarazzo della scelta, ognuno ha trovato il suo modo particolare, il suo linguaggio mirato, il suo stile unico per veicolare un tono leggero e divertito, mai banale. Tanti giovani desiderano investire le loro energie nella commedia e in generale nei corti: a loro consiglierei di approfittare pienamente della libertà creativa e d’azione che hanno, lontana da condizionamenti, nel bene e nel male, per essere sé stessi e trovare la propria voce”.

È al lavoro anche la Giuria che deve valutare e premiare la migliore Colonna Sonora. Moses Concas, autore delle musiche di Moglie e Marito di Simone Godano e Il Permesso di Claudio Amendola, ha lodato la componente musicale del festival. “Ho trovato una seleziona adatta a tutti, non solo a chi, anche per ragioni anagrafiche, appartiene all’old school e all’epoca delle colonne sonore obbligatoriamente orchestrali” ha affermato il polistrumentista. “Ho apprezzato come gli autori abbiano saputo sottolineare ad arte le tematiche affrontate dalle opere in concorso. Le scelte musicali sono di rara freschezza e originalità, merito dei nuovi talenti che si stanno avvicinando al mestiere: sempre più spesso agli archi e ai fiati, scelta obbligatoria per molti, prediligono l’elettronica, la dubstep, l’hop hop. Cortinametraggio riesce sempre ad intercettare i fermenti contemporanei”.

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