Caterina Morigi, Giulia Poppi. Sconfinamenti, terzo e ultimo appuntamento ad Albinea

Caterina Morigi, Giulia Poppi. SCONFINAMENTI

Arte e natura nelle terre matildiche

A cura di Fulvio Chimento

Albinea, Canossa, Quattro Castella (RE)

Camminate in collina e conversazioni d’arte

Domenica 27 novembre, Intrecci di paesaggio, natura e storia di Albinea

Sede C.E.A. (Centro Educazione Ambiente), Borzano di Albinea (RE)

Domenica 27 novembre si terrà, nel territorio di Albinea (RE), il terzo ed ultimo appuntamento della rassegna Sconfinamenti. Arte e natura nelle terre matildiche, organizzata da Associazione CerchioStella con i comuni di Albinea, Canossa, Quattro Castella e numerose associazioni attive sul territorio per coinvolgere gli amanti dell’arte e delle camminate in collina.

Una passeggiata nella natura con le artiste Caterina Morigi (Ravenna, 1991) e Giulia Poppi (Modena, 1992) e il curatore Fulvio Chimento alla scoperta dei territori e delle pratiche artistiche che nel 2023 porteranno alla realizzazione della mostra SURPRISE!, con installazioni site-specific nelle terre matildiche.

Appuntamento domenica 27 novembre alle ore 9.00 presso la sede C.E.A. di Borzano di Albinea per percorrere insieme un tratto dell’“Anello di Ca’ del Vento” (circa 5 km) e apprezzare il paesaggio, la natura e la storia di Albinea. La passeggiata è realizzata in collaborazione con l’Associazione Amici del C.E.A. di Albinea e il Gruppo archeologico albinetano, che condurranno i visitatori alla scoperta delle specificità storiche e archeologiche dell’area. Info e prenotazioni: Biblioteca Comunale Pablo Neruda (Tel. 0522 590232, biblioteca@comune.albinea.re.it).

Il sentiero noto come “Anello di Ca’ del Vento”, partendo dall’abitato di Borzano, sulla carreggiata di Via Franchetti, si snoda sulle colline albinetane attraversando sia l’area dei “Gessi del Castello di Borzano” sia il SIC IT 4030017. È particolarmente apprezzato per le diverse attrattive che offre dal punto di vista naturalistico (aree gessose, cavità naturali, habitat e specie vegetali di interesse comunitario) e storico-culturale (sito archeologico della Tana della Mussina e del Castello di Borzano).

Al termine della passeggiata, verso le ore 12.15, è previsto un momento di confronto pubblico, in cui le artiste e il curatore dialogheranno con i visitatori in relazione agli stimoli ricevuti in occasione della camminata. Nell’occasione sarà gentilmente offerto un rinfresco dall’Associazione Amici del C.E.A. di Albinea.

La rassegna Sconfinamenti è realizzata con il contributo della Regione Emilia-Romagna. I percorsi si svolgono principalmente su sentieri e sterrati, sono quindi richiesti abbigliamento sportivo, scarpe da trekking, borraccia d’acqua. In caso di maltempo, l’evento sarà rimandato.

Le prime due camminate, tenutesi sabato 1 ottobre nel territorio di Canossa e sabato 15 ottobre nel territorio di Quattro Castella, hanno riscosso grande interesse da parte degli amanti dell’arte e della natura, tanto che i posti disponibili sono andati subito esauriti e si sono create liste d’attesa reindirizzate sulle successive passeggiate in un’ottica di positivo “Sconfinamento”. I Comuni di Albinea, Quattro Castella e Canossa, con questo progetto, hanno scelto di condividere la riscrittura di un territorio senza più confini mettendo insieme idee e professionalità diverse per coinvolgere i cittadini dei territori matildici e i tanti partecipanti che per la prima volta hanno camminato in questi luoghi ricchi di arte, storia e natura. Ciò che rende un’idea un’opportunità per un territorio è la vera condivisione; la capacità di ascoltare e tradurre in azioni concrete tutte quelle che sono le necessità emerse durante l’ascolto dei bisogni dei partecipanti o portatori di interesse. Sconfinamenti è un progetto di tutti, costruito insieme passo dopo passo.

Caterina Morigi (Ravenna, 1991) vive e lavora a Bologna. La sua pratica prevede l’inclusione di riferimenti dalla tradizione della storia dell’arte e dell’architettura e la sovrapposizione di materiali organici e inorganici, per sondare la relazione tra uomo e natura. Ha studiato allo IUAV di Venezia e all’Université Paris 8 – Saint Denis. Si laurea nel 2013 con la tesi Cosa devo guardare, indagando il rapporto tra essere umano e paesaggio. Fin dagli anni di formazione, si muove per residenze artistiche in Italia e all’estero, tra cui Spira (GR), per la mostra personale Siamo umani non progressioni geometriche, Parigi, per Seuils Sensibles, Napoli, per la Fondazione Archivio Casa Morra. Collabora spesso con centri scientifici (LAMA – Laboratorio dei materiali antichi dell’Università IUAV) e, attualmente, con i ricercatori dell’Istituto Ortopedico Rizzoli e dell’Università di Bologna.

Giulia Poppi (Modena, 1992) si laurea all’Accademia di Belle Arti di Bologna, città in cui vive. Il suo lavoro è “caldo” e materico, intriso di riferimenti simbolici che coinvolgono intimità e mistero. La fisicità delle sue opere richiede allo spettatore lo sforzo di rileggere lo spazio attraverso meccanismi di attrazione/repulsione. Tra le sue mostre più importanti, ricordiamo Galleria P420, Bologna (2016, 2018); CardDrde, Bologna (2019); Gelateria Sogni di Ghiaccio, Bologna (2019); MAMbo, Bologna (2017); Localedue, Torino (2017); Campo Base, Torino (2019); Biennale dei Giovani, Monza (2017). Nel 2019 ha vinto il premio per il “collezionismo” (ArtUp, Bologna) ed è stata selezionata per il premio Mibac Young Artist’s per esporre alla Quadriennale 2020 (Roma).

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