Ben.O, intervista all’autore di “How Long My Dear?”

Il 30 gennaio è uscito “How Long My Dear?”, il secondo singolo di Ben.O. L’artista ci ha colpito così tanto che abbiamo deciso di conoscerlo un po’ meglio. Ecco la nostra intervista!

Ben.O, l’intervista

Ciao Ben.O, abbiamo ascoltato il tuo nuovo singolo e ci piace molto. Prima di parlare del brano ti vorremmo chiedere. Perché questo nome d’arte?
Ciao! sono molto contento che il brano vi piaccia, grazie! Il nome è un’anagramma derivato dalle prime 4 lettere del mio cognome. Cercavo un nome d’arte che rappresentasse la musica che faccio, dal momento che scrivo e canto in inglese.

“How Long My Dear?” è il tuo nuovo singolo. Come è stato accolto dagli ascoltatori? Ti aspettavi una reazione diversa?
Per il momento sono molto soddisfatto. Ho ricevuto molti apprezzamenti ed alcune critiche che ho trovato costruttive e che sicuramente mi aiuteranno a migliorare in futuro.

Come è nato questo brano?
Ho scritto il pezzo durante il primo dei lockdown che hanno caratterizzato lo scorso 2020, dopo aver ricevuto una telefonata da parte di un amico. Il ritornello, in particolare, nasce da una linea melodica che mi vorticava in testa da alcuni giorni e che ho trasformato in una bozza chitarra e voce. Il sound definitivo l’ho trovato però in Studio di registrazione in collaborazione con il mio produttore, Gianmarco Grande.

A quali musicisti ti ispiri? O chi ha influenzato di più la tua musica?
Ho ascolti davvero eterogenei e che sono cambiati nel corso degli anni. Sicuramente in termini di songwriting mi ispiro molto a Damien Rice, Mumford and Sons, Ed Sheeran.

Con chi ti piacerebbe duettare?
Ultimamente sto divorando i brani di Tom Walker e Dermot Kennedy, quindi direi uno di loro.

Prossimi progetti?
A fine marzo tornerò in Studio per registrare il mio terzo singolo. Ho in cantiere anche l’uscita del mio primo disco, ma credo ci vorrà ancora qualche tempo per finalizzare l’idea.

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