Andrea Pozza Trio meets Harry Allen & Scott Hamilton

Andrea Pozza Trio meets Harry Allen & Scott Hamilton – Uno spettacolo eccezionale, il trio di Andrea Pozza ospita due dei più importanti sax-tenoristi americani della storia del jazz di ieri e di oggi. Un dialogo musicale tra pari dove ad emergere è il grande classic jazz.

Approda venerdì 28 aprile alle ore 21.15, al Circolo Cittadino di Latina (Piazza del Popolo 2, ore 21.15) il tour del pianista genovese Andrea Pozza con due tra i maggiori esponenti del jazz a livello mondiale: Harry Allen e Scott Hamilton, entrambi acclamati sax-tenoristi americani e più importanti personalità del jazz classico. Il primo, degno erede di giganti come Stan Getz o Lester Young; il secondo, artista di straordinaria eleganza, noto per il suo impeccabile fraseggio e innata dolcezza. Questi due “veterani”, hanno condiviso spesso il palco e le sale di registrazione; entrambi, da oltre vent’anni, in occasioni differenti, hanno collaborato con il pianista genovese sia in tournée sia in recording session. Oggi si ritrovano sullo stesso palco per un evento che si preannuncia da non perdere, un dialogo tra pari, in cui non sarà una leadership ad emergere, ma un intenso interplay e un affiatamento che questi grandi musicisti hanno costruito nel corso della loro lunga ed importante carriera. La formazione si completa con Dario Rosciglione al contrabbasso e Matteo Cidale alla batteria.

“Superbo”, “inventivo”, “mozzafiato”, “lirico”, sono soltanto alcuni degli aggettivi utilizzati dalla critica per descrivere l’insuperabile talento di Harry Allen. Artista capace di muoversi con agilità tra stili diversi, dal jazz tradizionale al bebop, Allen è soprattutto un sublime interprete di grandi standard del jazz, al punto che un critico americano l’ha definito “il Frank Sinatra del sax tenore”. Nato a Washington DC ma da anni residente a New York, Allen ha ricevuto numerosi premi, pubblicato oltre 30 album a suo nome e collaborato con una miriade di grandi artisti, fra i quali ricordiamo Tony Bennett, Hank Jones, Frank Wess, Scott Hamilton, John e Bucky Pizzarelli, Jeff Hamilton, Terry Gibbs, Warren Vache, Ray Brown, per citarne solo alcuni.

Ispirato all’inizio della sua carriera dalle melodie di Coleman Hawkins, di Ben Western, Scott Hamilton ha poi compreso e fatto suo il lirismo e successivamente di John Coltrane ne ha acquisito la passionalità. Il caldo sax tenore, unito al suo innato senso dello swing, creano una atmosfera unica. Hamilton è interprete di una musica straordinariamente elegante, basata su un impeccabile fraseggio ed un sound affascinante, quello che già negli anni settanta, quando la diffusa tendenza era quella di sondare alternative sonore particolarmente aggressive, lo impose al grande pubblico per la dolcezza del suo sassofono e l’immaginazione creativa. Nato a Providence, Rhode Island nel 1954, Hamilton inizia la sua carriera in anni musicalmente abbastanza selvaggi con uno stile che era allora al di fuori dalle aspettative del pubblico, stile poi diventato comune tra tutti i nuovi interpreti. Il suo sound e la sua precisione nel fraseggio erano, all’inizio, rari tra i giovani talenti. Così quando firma un contratto e comincia ad incidere album per la Concord Records, Scott diviene oggetto di autentica sorpresa ed eccitazione tra i devoti di questo stile e nell’intero panorama musicale. Scott si è messo in evidenza suonando in una varietà di contesti, dal piccolo gruppo all’orchestra d’archi. Ha pubblicato a suo nome più di trenta album. Tra i numerosi riconoscimenti ottenuti durante la sua carriera, nel 2007 Scott viene insignito del “Ronnie” per l’International Jazz Saxophoniste of the Year, alla prima edizione del Ronnie Scott’s Jazz Award.

Andrea Pozza ha una solida carriera nazionale ed internazionale che lo ha visto protagonista in Estremo Oriente, in America ed in Europa. Pianista genovese è attualmente riconosciuto dalla critica e dal pubblico come una delle personalità più rappresentative in ambito jazz attualmente in circolazione. Musicista eclettico capace di affrontare con grande disinvoltura qualsiasi repertorio, è sia leader carismatico sia partner ideale per grandi artisti che trovano in lui empatia e innato interplay. Andrea Pozza ha debuttato a soli 13 anni e da allora si è esibito al fianco di alcuni “mostri sacri” della storia del jazz: Harry “Sweet” Edison, Bobby Durham, Chet Baker, Al Grey, George Coleman, Charlie Mariano, Lee Konitz, Sal Nistico, Massimo Urbani, e molti altri ancora. Intensa la sua attività concertistica che lo porta costantemente in tour in Italia e in Europa, dalla Gran Bretagna alla Svizzera, dalla Germania al Portogallo, alla guida delle formazioni a suo nome. Pozza collabora stabilmente, tra gli altri, con Enrico Rava, Fabrizio Bosso, Scott Hamilton, Steve Grossman, Tullio DePiscopo, Luciano Milanese, Dado Moroni, Ferenc Nemeth, Bob Sheppard, Antony Pinciotti, Furio Di Castri e tanti altri. Andrea Pozza è inoltre protagonista di numerosi progetti discografici a suo nome. L’album più recente si intitola “Siciliana” realizzato in trio con Andrew Cleyndert e Mark Taylor (Trio Records, Inghilterra, 2016). In precedenza ha pubblicato “I Could Write a Book” (Gennaio 2014) e “Who cares?” (Dicembre 2014) in super audio cd e vinile, in duo con Scott Hamilton; e “A Jellyfish From The Bosphorus” (ABEAT REC, 2013) in trio, inciso tra l’Italia ed il Regno Unito. Del 2011 è invece il suo esordio discografico con l’Andrea Pozza European Quintet, intitolato “Gull’s Flight”(ABEAT REC, 2011) e che coinvolge i musicisti inglesi, e olandesi.

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