Al Vox ci racconta “Il Giullare”, il suo nuovo singolo

Oggi vi presentiamo la nostra intervista realizzata al cantautore ligure Al Vox, al secolo Alberto Lupia, che ha recentemente pubblicato “Il Giullare“, il suo nuovo singolo, accompagnato dal videoclip ufficiale.

Benvenuto Al Vox, presentati, raccontandoci chi è Alberto?
Grazie a voi! Innanzitutto credo, in tutta umiltà, di essere un Vero Essere Umano. Non né un vanto, ma non è scontato esserlo davvero e non solo per genetica. Per il resto tributo l’arte e il bello, sostanzialmente Alberto è un sognatore che vive con tenacia e ottimismo.

Spiegaci come hai scelto questo nome d’arte?
Innanzitutto nessun riferimento agli U2. Io comunico con l’arte perciò Vox, che in latino vuol dire voce. Al possono essere le iniziali di nome e cognome o prime due lettere del nome.

Raccontaci il tuo progetto musicale “Il Giullare”
La canzone fa parte di un progetto molto più ampio che io definisco “Psyche Music”: Musica della Psiche. Scrivo dei vinti, non dei vincitori, in qualche modo tratto tematiche disillusive perché il marcio sociale ho avuto la fortuna, anche da giovanissimo, di riconoscerlo per una maturità in più sull’argomento acquisita. Il genere cambia, non il concetto.

Com’è nata la collaborazione con la tua etichetta, Pako Music Records?
Non ne ho idea precisa. Ho ricevuto una telefonata che definirei “A kind of Magic”. Non ho chiesto nulla. Devo ringraziarli. Perché hanno ASCOLTATO non SENTITO evidentemente.

Come hai iniziato a fare musica?
Quando sono uscito dal ventre di mia madre ho pianto. Chissà che nota era… Dopotutto un suono, anche il pianto, emette una nota no? Avessi una registrazione ci farei un Remix!

Quali sono i tuoi gusti musicali?
Non ho etichette neanche nella critica. Mi piace tutto della musica, purché fatta bene.

Hai un difetto artisticamente?
Si. Troppo sensibile. Ci vuole più corazza. Ma in realtà ve lo sto dicendo ora che un po’ di corazza la sento, però un tempo forse ero io stesso un vinto.

Descriviti con una parola
Genuino

Credi sia più importante il testo o la musica?
Come ho detto anche un discorso emette note, ma esiste anche la musica strumentale. Il testo e lo strumentale sono importanti uguale perché è il loro unirsi che crea il sound.

Come sei in fase di produzione, curi i dettagli o preferisci che lo facciano gli altri? Dai più importanza al testo o alla musica?
Musica e Testo sono a Pari. Scrivo, compongo e Produco tutto io in autonomia, per poi registrare la voce e fare il mastering negli studi del mio Maestro e Amico fraterno Andrea Anzaldi nel suo “Apollo Studio”. Ovviamente collaboriamo una volta incontrati in studio. Diciamo che la nostra è una sintonia perfetta.

Cosa ti aspetti dal futuro?
Vi rispondo con una citazione che vi fa capire come la penso: “Chi vuol esser lieto sia, del doman non v’è certezza”

Abbiamo letto che sei pieno di passioni artistiche, raccontaci della tua passione per il cinema.
È nata in contemporanea alla musica. Parlarne sarebbe un libro. Ma oltre a fare film e proiettarli. Ho lavorato per altri con importante risultato: “Isis VS Zombies” (Montaggio) ha ricevuto “Premio per il nuovo linguaggio dell’horror” a Los Angeles. In finale a Bratislava per il miglior lungometraggio per “Veleno Biondo” (Attore) e menzioni speciali a Parigi all’Hallucina Film festival per “L’anima nel ventre” (Musica e Montaggio di una parte del film). Senza dimenticare che i miei film, ovvero di mia creazione, hanno ottenuto sempre consensi anche su riviste importanti e storiche come “Nocturno”.

Grazie per questa intervista, manda un saluto ai nostri lettori.
Ti auguriamo un ottimo percorso.
Grazie a voi e grazie a tutti coloro che mi sostengono, alla mia etichetta/famiglia, auguro al mondo intero di fluttuar su nubi solide tra cieli sereni. Never Stop Dreaming.

 

Press Office: Music & Media Press.

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