Al Festival MetJazz l’originalità e il talento di Zoe Pia e Giovanni Benvenuti

Prosegue sul palco Teatro Metastasio di Prato la XXVI edizione del Festival MetJazz, con la direzione artistica di Stefano Zenni. Lunedì 7 giugno dalle ore 20 un altro doppio concerto con protagonisti due originali talenti della scena italiana: la poliedrica clarinettista Zoe Pia con il suo progetto “Shardana”, definito da Paolo Fresu “giusto e auspicato equilibrio tra follia e razionalità, passione e sentimento, radice e fiore”, e Giovanni Benvenuti, sassofonista brillante e grande compositore, dal solismo lucido e incalzante, spesso avventuroso, che sorprenderà il pubblico con i brani del suo disco “Paolina e l’Androide”.

Ad aprire la serata sarà il coraggioso innesto di linguaggi e fusione tra jazz e musica tradizionale sarda: “Shardana” viene dall’Egitto, ed è il nome con cui il faraone egiziano Ramses II, nella stele di Tanis (II millennio a.C.) indica “il popolo delle isole che stanno in mezzo”. Dunque i sardi, come Zoe Pia: clarinettista dell’oristanese che si forma come strumentista classica a Cagliari e poi a Rovigo, estendendo la sua esplorazione verso la musica contemporanea e il jazz, senza dimenticare, nelle esperienze all’estero, la musica popolare spagnola.

Le launeddas spiccano tra i vari strumenti, in una veste totalmente personale, dopo un’accurata ricerca delle possibilità timbriche e inesplorate del prezioso strumento millenario. La tecnica della soundscape composition unita al linguaggio contemporaneo ha permesso di raccontare nel disco “Shardana” (ed. Caligola) in musica le energie nascoste nella tomba dei giganti di Sa Dom ‘e S’Orcu, i personaggi misteriosi come S’Accabadora, la forte tradizione processionale di Mogoro, la storia della terra e dei popoli del Mediterraneo, l’omaggio al grande cantautore Andrea Parodi, le mistiche Domus de Janas ed il tradizionale riecheggiare del ballo sardo. Sul palco accanto a Zoe Pia, impegnata a clarinetto, launeddas e elettronica: Roberto De Nittis (pianoforte, Rhodes, keyboard, Toy Piano, Kalimba du Costarica), Glauco Benedetti (basso tuba) e Sebastian Mannutza (batteria & violino).

A seguire, “Paolina e l’Androide”: creatura musicale di Giovanni Benvenuti che parte dagli assetti più consueti del jazz di oggi – compreso l’organico di quartetto con sax – per poi prendere strade eccentriche. Molto apprezzato da musicisti fuori dagli schemi, lui stesso si è confrontato con organici molto diversi, compreso il quartetto d’archi. Questo suo nuovo progetto, divenuto un album (Wow Records), è un magnifico esempio di come si possa fare jazz con un linguaggio classico e al tempo stesso originale.
“Paolina and the android è una colonna sonora per eventi che non abbiamo vissuto, una musica che descrive episodi di un lontano passato e di un futuro immaginario. Questa musica nasce dalle suggestioni suggerite dalla storia e dalla fantascienza, due narrazioni apparentemente antitetiche, una volta ad un passato accaduto e l’altra ad un futuro immaginario, ma che convergono nel dare lenti più nitide per indagare il presente. Ogni brano è la storia di un passato che si proietta nel futuro e di un futuro che guarda al passato.”
Sul palco con Giovanni Benvenuti: Giacomo Dal Pra (pianoforte), Francesco Pierotti (contrabbasso), Dario Rossi (batteria).

Biglietti da €10 a €15, acquistabili sul sito del Teatro Metastasio al link http://bit.ly/ticket7giugnoMETJAZZ.
Info sul doppio concerto: https://bit.ly/MetJazz7giugno.

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