La decisione del presidente della VI sezione del Consiglio di Stato di sospendere la deliberazione della Regione Abruzzo che autorizza l’abbattimento di 469 cervi considerati “in soprannumero” è stata accolta “con grande soddisfazione” dall’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’Intergruppo parlamentare per i Diritti degli Animali e la Tutela dell’Ambiente e della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, associazione intervenuta con un ricorso ad adiuvandum.
“Il decreto – sottolinea la deputata – riconosce che vi sono i presupposti di necessità ed urgenza per sospendere la validità dell’atto che avrebbe dovuto produrre oggi i suoi nefasti effetti. Grazie al Consiglio di Stato che ha accolto la nostra istanza di sospensiva. C’è ancora tempo per far valere le ragioni di chi, come me, ritiene ingiustificato l’abbattimento di quasi 500 cervi. Sotto la maschera del piano di contenimento, c’è un programma venatorio a vantaggio dei cacciatori, la lobby più vezzeggiata da tutte le Regioni italiane, del loro diletto e delle loro casse (i proventi da tariffario andranno agli Ambiti territoriali di caccia). Del resto, come dimostrano esperienze pregresse con altre specie, gli abbattimenti di massa non hanno mai risolto veramente i problemi”.