A l’Asino che Vola, è di scena il grande teatro con Gianni De Feo in Aria. Tra terra e cielo

A l’Asino che Vola, è di scena il grande teatro con Gianni De Feo in Aria. Tra terra e cielo – Un racconto musicale con canzoni di Fabrizio De André, Dalida, Mina, Luigi Tenco, Edith Piaf, Mia Martini, Charles Aznavour e Vinicius De Moraes Gianni De Feo ha lavorato al fianco di Paola Borboni, Mario Scaccia, Werner Shroeter, Sylvano Bussotti, Fiorenzo Fiorentini. Con la regia di Roberto De Simone ha preso  parte a una delle ultime versioni de La Gatta Cenerentola e L’Opera Buffa del Giovedì Santo. E’ stato anche diretto da Lindsay Kemp in uno spettacolo di caffè-concerto Bar Saudade, con Richard Galliano alla fisarmonica

 

Domenica 25 novembre alle ore 18.30 il grande teatro arriva a L’Asino che Vola (via Antonio Coppi 12/d), il club capitolino di via Antonio Coppi 12/d. Gianni De Feo, attore e cantante, che ha costruito la sua carriera tra l’Italia e la Francia, sarà in scena con il suo ultimo spettacolo teatrale “Aria. Tra terra e cielo”.  Un racconto musicale con canzoni di Fabrizio De André, Dalida, Mina, Luigi Tenco, Edith Piaf, Mia Martini, Charles Aznavour, Vinicius De Moraes. Testo di Mimma Scigliano e pianoforte e arrangiamenti musicali di Giovanni Monti.

 

I costumi e l’allestimento sono di Roberto Rinaldi.

 

“Aria. Tra terra e cielo” marra di un viaggiatore, proveniente da uno spazio e da un tempo indefiniti, che ripercorre le tappe del suo esistere. Il suo vagare è ciclico, fatto di partenze e di ritorni.

 

Come dal suono di un carillon, riaffiorano le memorie, riemergono i sapori dell’infanzia.

 

Le filastrocche, raccontate davanti al fuoco del caminetto, fanno rivivere “sensuale” Ilmatar, figlia del Vento, giovane fanciulla eterea, che, attratta dal dirompente turbinio delle acque, si unisce al mare in un vorticoso amplesso generatore, dal quale Terra ha la sua origine.

 

In quest’atmosfera favolistica e mitologica, il viaggiatore rivive cosi il suo percorso di uomo, partorito dalle viscere di Terra. Un cammino alla ricerca della conoscenza, come quello della stessa Ilmatar, che lo porterà da una condizione materica e carnale a una più elevata consapevolezza spirituale, tanto da renderla principio di ogni cosa, fonte creatrice, Aria.

 

Il ritmo dello spettacolo è scandito da alcune canzoni tra quelle più note dei cantautori italiani e francesi, fino a diventarne il fil rouge, filo invisibile tra gli elementi della trama, contrappunto a quell’atmosfera oscillante tra la  dimensione degli uomini e quella degli Dei. Tra Terra e Cielo.

 

“Fino al dispiegare delle mie ali. Fino qui, tra il mondo degli uomini e quello degli dei. Ora comprendo perché sono, perché siamo… Conosco l’origine e  so che non c’è mai fine”.

 

E, allora Aria, come purificazione e come canto.

 

 

Stralci di critica

“Gianni De Feo prosegue il suo viaggio attraverso grandi autori e interpreti della canzone. Dopo l’incontro con Edith Piaf, seguendo un percorso teatrale tra gesto, musica e canto, un’altra occasione per rilanciare la tradizione del teatro canzone”

Felice Liperi (La Repubblica)

“…in scena c’è un attore-cantante straordinario che sembra uscito da una vecchia pellicola francese, dal fascino ambiguo, che trasforma l’aneddotica e il repertorio di motivi più o meno celebri in puro batticuore.”

Nico Garrone (La Repubblica)

“La splendida voce di Gianni De Feo (tra i migliori che sappiamo unire capacità recitative a quelle canore) guida il pubblico attraverso le melodie di un’epoca.”

Annalisa Venditti (Italia Sera)

“De Feo ha molte frecce al suo arco : la voce, i tempi giusti, l’ironia necessaria…”

Melania Guida (Corriere del Mezzogiorno di Napoli)

“…si ammira anzitutto la straordinaria duttilità vocale di De Feo che, in un’ora e mezza di affabulazione, riesce a modulare le sfumature più contraddittorie della melodia novecentesca…”

Attilio Scarpellini (Diario)

“…Gianni De Feo, attore, chansonnier, mimo, ideatore di spettacoli all’insegna dell’eleganza e della raffinatezza.”

Franzina Ancona (Rinascita)

“La contaminazione di generi necessita di un artista versatile…Lo ha fatto con grande classe Gianni De Feo, non nuovo alle esperienze di teatro musicale, sempre accolte da vivo interesse.”

Karen Aquino (Rinascita)

 

Cenni biografici

Gianni De Feo, attore e cantante, inizia la sua formazione professionale a Roma dove studia tecniche vocali e recitazione. Continua gli studi a Parigi perfezionandosi nelle tecniche del movimento e del mimo presso la scuola di Mimodramma diretta da Jacques Lecoq. Ancora a Parigi prosegue gli studi di canto barocco alla Schola Cantorum e danza contemporanea. Forma un gruppo teatrale “Paris Touring Company” con il quale partecipa al Fringe Festival di Edimburgo nel 1987.

 

Durante il suo percorso professionale lavora al fianco di Paola Borboni, Mario Scaccia, Werner Shroeter, Sylvano Bussotti, Fiorenzo Fiorentini. Con la regia di Roberto De Simone prende parte a una delle ultime versioni de La Gatta Cenerentola e L’Opera Buffa del Giovedì Santo. E’ diretto da Lindsay Kemp in uno spettacolo di caffè-concerto Bar Saudade, con Richard Galliano alla fisarmonica. E’ il Cantastorie nell’Opera da Tre Soldi di B. Brecht per la regia di Tato Russo.

 

Diretto da Riccardo Cavallo è Oberon nel Sogno di una notte di mezz’estate di W. Shakespeare al Globe Theatre di Roma.

 

E’ ideatore e interprete di diversi spettacoli di teatro-canzone con musicisti dal vivo tra cui Parlezmoi d’amour sulla canzone europea nel periodo della Grande Guerra; Oh, Kabarett ! intorno all’espressionismo tedesco; Maledetto amore mio tratto dal De Profundis di Oscar Wilde; Il Bue è sul tetto da un racconto di Jean Cocteau con canzoni di Darius Milhaud; De Vanitate – stravaganze di un abate libertino nel Gran Regno del Re Sole (tratto da Mémoires de l’abbé de Choisy habillé en femme) genere barocco sulla Francia di Luigi XIV; Salomé ! Musical Pocket Show in una versione pop del testo di Oscar Wilde; Grido d’Amore – Edith Piaf dedicato alla storia e alle canzoni della grande interprete francese; Se la luna chiude gli occhi con canzoni di Kurt Weill e Bertolt Brecht; Magma su testi di autori contemporanei e canzoni di Fabrizio De André, Bruno Lauzi, Astor Piazzolla; Nel mio perimetro di sole, un omaggio al cantautore Sergio Endrigo.

 

Nel 2011 partecipa al Festival Internazionale di Byblos a Beirut in Les Mystères Lyriques con Samar Salamé e la regia di Diana Iliescu.

 

Nell’aprile 2012 all’Auditorium di Roma (Sala Sinopoli) canta le canzoni di Pier Paolo Pasolini nello spettacolo Pier Paolo poeta delle ceneri con Cosimo Cinieri.

 

 

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