XIX Premio Internazionale Massimo Urbani: Presiede la giuria il trombettista Enrico Rava. Annunciati i 10 finalisti che si contenderanno il titolo nella tre giorni del 4, 5 e 6 giugno

CAMERINO – La macchina organizzativa del PIMU, Premio Internazionale Massimo Urbani di Camerino organizzato dall’Associazione Musicamdo Jazz, scalda i motori in vista della sua XIX edizione che si svolgerà nella città ducale, capitale del jazz il 4, 5 e 6 giugno.

Gli organizzatori iniziano a scoprire le carte e viene annunciato un grande nome del jazz a presiedere la giuria del Premio, il trombettista Enrico Rava. Un musicista d’eccellenza in grado di confermare il sempre altissimo livello qualitativo della competizione che porta il nome del talentuoso sassofonista italiano Massimo Urbani, e che nel corso degli anni ha avuto il merito di scoprire alcuni dei più importanti jazzisti del panorama internazionale. Accanto a lui nel difficile compito di selezionatori, musicisti e giornalisti di fama internazionale delle testate JazzIt, Musica Jazz, All About Jazz, Jazz Italia e Jazz Convention.

 

Anche quest’anno è alto il numero della partecipazione al concorso. Oltre il centinaio le domande di iscrizione pervenute da giovani musicisti under 30 che da tutto il mondo hanno voluto provare ad accedere alle finali della prestigiosa competizione. Proprio ieri nel tardo pomeriggio la commissione del Premio ha annunciato i finalisti che si esibiranno nelle serate del 4 e del 5 sul palcoscenico del Teatro Filippo Marchetti di Camerino accompagnati nell’esibizione dal trio composta da Andrea Pozza (piano), Massimo Moriconi (contrabbasso), Massimo Manzi (batteria).

Dieci i talentuosi giovani musicisti: Alessandra Abbondanza, classe 1990, voce (Cesena); Alessio Busanca, classe 1988, piano (S. Maria La Parità, Napoli); Giovanni Cutello, classe 1998,  sax alto (Chiaramonte Gulfi, Ragusa); Matteo Cutello, classe 1998, tromba (Chiaramonte Gulfi, Ragusa); Claudio D’Amato, classe 1986, hammond (Pescina, L’Aquila); Riccardo Federici, classe 1990, sax alto (Jesi); Giovanni Luca Figliola, classe 1987, chitarra (Guidonia, Roma); Matteo Pastorino, classe 1989, clarinetto (Parigi); Alessio Pignorio, classe 1990, chitarra (Napoli); Paride Pignotti, classe 1994, chitarra (Grottammare, Ascoli Piceno).

Alcune curiosità che emergono dall’elenco dei 10 prescelti riguardano la vocalist Alessandra Abbondanza, unica donna in gara, la coppia di gemelli, i più piccoli tra i finalisti, Giovanni e Matteo Cutello della provincia di Ragusa, due marchigiani di Jesi e di Grottammare, Riccardo Federici e Paride Pignotti, il parigino d’adozione, Matteo Pastorino.

Come per gli anni precedenti, anche per questa edizione gli aficionados del Premio e di jazz potranno partecipare alla selezione conferendo il “Premio Urbani Social”. Nei prossimi giorni infatti, accedendo alla pagina Facebook ufficiale del PIMU, sarà possibile ascoltare un brano per ogni finalista e votarlo. Al più votato della rete verrà conferito un riconoscimento assegnato durante la serata di premiazione.

Molti saranno poi gli eventi collaterali all’esibizione dei giovani concorrenti al premio, dagli aperitivi in musica targati Belisario alle Jam Session di mezzanotte ai Dj Set.

 

Grande attesa per la comunicazione ufficiale della presenza al Premio Urbani del più importante DJ italiano di House Music che si unirà ai grandi jazzisti presenti a Camerino in un evento che si preannuncia storico e unico nel suo genere. Nei prossimi giorni verrà svelato il programma completo della manifestazione.

 

Il Premio, fondato quasi vent’anni fa dal talent scout Paolo Piangiarelli, e oggi sotto la direzione artistica del Presidente di Musicamdo, Daniele Massimi, si svolge in collaborazione con il Comune di Camerino, la Regione Marche, l’ Università degli Studi di Camerino, TAM – Tutta un’Altra Musica, Marche Jazz Network, I-Jazz, Puglia Sound, Umbria Jazz e Nuoro Jazz.

Articolo precedenteLucrezio de Seta Revelation Quintet in concerto all’Alexanderplatz Jazz Club di Roma
Articolo successivoGinestra Sabina ricorda la prima guerra mondiale e i suoi caduti. La mostra a la Casa della Memoria e della Storia di Roma