Wildlife photographer of the year. Gli scatti più belli della fotografia naturalistica del 2013 in mostra a Roma al Museo Civico di Zoologia

Wildlife photographer of the year. Gli scatti più belli della fotografia naturalistica del 2013 in mostra a Roma al Museo Civico di Zoologia – Cento immagini spettacolari che catturano quel momento magico e spesso indescrivibile che rende ai nostri occhi, la natura e i suoi abitanti, un mondo straordinario quanto irraggiungibile.

Gli scatti dei partecipanti – 43mila concorrenti vincitori e non, provenienti da 96 paesi – che hanno aderito alla 49^ edizione del Wildlife Photographer of the Year, il concorso indetto dal Natural History Museum di Londra in collaborazione con il BBC Wildlife Magazine, dimostrano invece che anche l’occhio dell’uomo può interagire con i ritmi della natura e fissarli nell’obiettivo della macchina fotografica, per poi restituirli in tutta la loro naturale perfezione.

Saranno dunque 100 le sorprendenti immagini – simbolo della fotografia naturalistica e vincitrici nelle 18 categorie secondo il giudizio di esperti e fotografi naturalisti  –   in mostra al Museo Civico di Zoologia dal 22 novembre al 6 gennaio 2015, in questa esposizione promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica – Sovrintendenza Capitolina, con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura e distribuita in Italia da Pas Events.

Il premio più ambito, il Wildlife Photographer of the Year, è stato assegnato al fotografo sudafricano Greg du Toit per il suo scatto Essence of elephants”, un ritratto di elefanti africani realizzato nella Nothern Tuli Game Riserve nel Botswana.

Ma sono tanti i segreti rubati dagli scatti pazienti e – perché no – anche dall’umiltà dell’attesa dei fotografi. Solo per citarne qualcuno, gli spettrali alberi semisommersi nel lago di Kariba – testimoni di un ecosistema allagato – con l’attimo irripetibile di due elefanti che sguazzano nell’acqua. L’eruzione del vulcano Plosky Tolbachik, vista da un elicottero aspettando che il vento spazzi via le nuvole. La sequoia chiamata “il Presidente”, 3200 anni di età 75 metri di altezza e 2 milioni di foglie, mostrata dall’unione di 126 fotogrammi. O una femmina di giaguaro che si abbevera al fiume, quando improvvisamente attacca il maschio che la insidia, tre infiniti fulminei secondi di energia e intensità.

Cento immagini da assaporare che sicuramente affascineranno, incuriosiranno e susciteranno emozione. La speranza è che suggeriscano anche una riflessione sulla profonda responsabilità che ha l’uomo nei confronti del mondo e di chi – oltre a lui – lo abita. Sia esso, animale o vegetale.

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