Vittorio Sgarbi affascinato da Castel Thun

Al termine della inaugurazione a Trento del Padiglione Italia della Biennale di Venezia, che apre Palazzo Trentini alle opere di 14 artisti trentini, il noto critico d’arte Vittorio Sgarbi, che del Padiglione Italia è il curatore, è stato condotto dall’assessore Panizza in visita alle bellezze “notturne” di Castel Thun. “Abbiamo voluto rispondere prontamente a una precisa richiesta di Sgarbi – ci ha detto l’assessore Panizza, – che, avendo saputo dell’apertura del celebre maniero noneso, era stato incuriosito sia dalla notevole affluenza di pubblico registrata nel biennio 2010-2011, ma anche dalle illustrazioni ricevute e lette di un restauro fatto a regola d’arte”. Vittorio Sgarbi, che al castello è stato accolto dal sindaco di Vigo di Ton Sandra Webber e dall’allegra brigata dei cacciatori dell’Euregio raccolti nel Cantinone per la loro cena, ha potuto visitare tutte le sale dello stupendo maniero, complimentandosi sia per l’accuratezza degli interventi di restauro, sia per la ricchezza degli arredi e la magica atmosfera che Castel Thun ancora conserva.
La serata di visita alla valle è continuata – in compagnia sempre dell’assessore Panizza, di Andrea Paternoster, direttore dell’APT della Val di Non, e di Laura Cretti, assessore alla cultura della Comunità di Valle, – con una puntata a casa de Gentili a Sanzeno. Accolto dal sindaco e da alcuni rappresentanti dell’amministrazione comunale, ha visitato la mostra di Paolo Vallorz e Luciano Zanoni. E se Sgarbi conosce e apprezza da tempo l’opera dell’artista Vallorz (“Un istintivo, un genuino, un semplice che racconta la Natura con una profonda personalità e un’originalità straordinaria” ha commentato il critico), a Sanzeno ha avuto modo di conoscere anche le opere in ferro di Luciano Zanoni, il fabbro-artista con il quale Sgarbi si è complimentato sinceramente, tanto da raggiungerlo, a fine giro, nella sua bottega-fucina per vedere da vicino le sculture alle quali sta lavorando in questo periodo.

 

È toccato poi a Casa Campia di Revò, che il critico ha visitato accompagnato dal sindaco Yvette Maccani. E qui Sgarbi s’è complimentato con tutto il paese, con tutte le famiglie di Revò che, privandosi di mobili d’epoca, hanno consentito il riarredo storico dell’edificio, restituendolo all’antico splendore. Un esempio di come, lavorando assieme e rinunciando ciascuno a qualcosa, è possibile far rivivere il passato e la cultura, è stato il commento unanime. (mn)

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