Il Timo, la pianta aromatica che svela il nome del futuro marito

Il Timo, la pianta aromatica che svela il nome del futuro marito – Profumata, discreta ed aromatica. Stiamo parlando del Timo, quel simpatico cespuglietto che si coltiva nei vasi sul balcone e cresce anche spontaneamente sia nelle zone rocciose sia al mare.

Il Timo è una delle tante piante aromatiche che viene maggiormente utilizzata in cucina per insaporire ed esaltare i sapori di piatti come la cacciagione, gli arrosti, le frittate, alcuni primi, le minestre, le torte a base di verdure ed è utilizzato anche per i ripieni e per condire le insalate. Lo si usa anche per insaporire l’olio e l’aceto e per la preparazione di vini aromatici e di liquori.

Questa pianta, nota principalmente per il suo utilizzo in cucina, ha anche molte proprietà terapeutiche tra cui, solo per citarne alcune: quella antisettica, depurativa, stimolante per l’appetito, digestiva, battericida e disinfettante. Lo si può usare come infuso (per combattere la tosse, la bronchite, per stimolare l’appetito), come impacco (per disinfettare e cicatrizzare piccole ferite), per fare i gargarismi (per curare la faringite e la tonsillite).

Del Timo si possono utilizzare le cime fiorite, oppure solo le foglie raccogliendole prima della fioritura. Per essiccarli ed utilizzarli come infusi o per aromatizzare le pietanze bisogna, dopo aver raccolto le foglioline con o senza i rametti, distenderli su dei giornali, e disporli in un luogo asciutto, ombreggiato ed areato ed attendere che si secchino. Una volta avvenuta la disidratazione mettere le foglie in dei contenitori di vetro e riporli al buio. Chi non se la dovesse sentire di effettuare questo procedimento può sempre andare in erboristeria e lì scoprirà che esistono infusi già pronti, olii essenziali, creme, saponette, bagni di schiuma e molti altri prodotti.

Il Timo ha una profumazione particolarmente piacevole al punto che anche le api ne vanno alla ricerca.

Le proprietà di questa straordinaria pianta aromatica erano note sin dall’epoca degli Egizi che lo usavano per la preparazione degli unguenti atti all’imbalsamazione e, ad oggi, questa pianta continua ad essere usata anche per questo scopo. All’epoca dei Romani veniva utilizzata come antidolorifico e per tenere lontani gli animali velenosi. I Romani la usavano anche per aromatizzare la carne ed i formaggi, come conservante nelle derrate alimentari e per purificare l’aria negli ambienti chiusi.

Una volta le ragazze, in età da marito, prima di andare a dormire mettevano un rametto di Timo sotto al cuscino perché, si pensava, che così facendo avrebbero scoperto chi avrebbero sposato e, si racconta che, spesso, il nome svelato era quello giusto.

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