The Hidden Cameras, il collettivo happy folk guidato da Joel Gibb all’Estragon SummerFestival

Mercoledì 31 agosto all’Estragon SummerFestival, la rassegna rock della Festa dell’Unità di Bologna, arrivano i canadesi The HIDDEN CAMERAS. Il celebre collettivo happy folk guidato da Joel Gibb torna in Italia per due sole date: Bologna e Milano. I The Hidden Cameras hanno pubblicato ad oggi sette full lenght, di cui l’ultimo è ‘Origin: Orphan’ uscito per la Arts & Crafts nel 2009.

 

La storia inizia a Toronto, Canada, anno 2001: Joel Gibb mette su il progetto Hidden Cameras; assieme a lui nient’altro che un 4 piste e strumenti da suonare. Chitarre, drum machine, campane, organi, arpe, glockenspiel… Più un immaginario con le radici affondate tanto nei Sixties, quanto nel rigurgito jangly pop degli Eighties. La storia degli Hidden Cameras e della loro mente Gibb sembra ripercorrere le peripezie smart pop dei Manitoba/Caribou di Dan Snaith (anche lui e la sua band canadesi), per l’iperattività del proprio leader.

 

Il gioioso collettivo pop debutta nel 2001 con il bellissimo “Ecce Homo”. A seguire pubblica ‘The Smell Of Our Own’ (2003), ‘Mississauga Goddam’ (2004), ‘Awoo’ (2006) e ‘Origin: Orphan’ (2009). NME ha descritto il sound degli Hidden Cameras come un divertente incrocio tra Moldy Peaches, Belle and Sebastian, gli Smiths e i Frogs. I loro show, curati da Joel Gibb, sono sempre un avvenimento da gustare. Sul palco possono anche ritrovarsi 13 elementi, tra cui coristi, ballerini e una sezione d’archi. Anche i loro video sono delle vere e proprie opere d’arte, spesso presentati ad importati festival cinematografici indipendenti.

 

L’ultimo album degli The Hidden Cameras ‘Origin: Orphan’ è stato registrato fra Toronto e Berlino. Tra synth, folk d’autore e pop da antologia i nuovi Hidden Cameras ricordano The Flaming Lips, The Polyphonic Spree, Magnetic Fields, Scissor Sisters e Patrick Wolf. In ‘Origin: Orphan’ trovano spazio anche atmosfere cupe che rimandano agli ultimi Piano Magic, e dei potenti cori gospel.

 

I Pet Shop Boys hanno omaggiato i The Hidden Cameras con un remix del brano ‘Colur of a Man’, versione solare ed estiva della canzone estratta dall’ultimo disco del gruppo di Joel Gibb.

I The Hidden Cameras dal vivo sono degli istrioni capaci di rendere gioioso il folk e giocare sulle coordinate di Arcade Fire e Broken Social Scene.

Si presentano sul palco con un ensemble di otto elementi.

 

Mercoledì 31 agosto li vedremo dunque sul palco dell’Estragon a partire dalle ore 22.

 

L’ingresso è gratuito con Summer Card, la speciale tessera che si può acquistare alle casse e che al costo di 5 euro dà diritto ad assistere a 9 concerti.

 

Read more: www.thehiddencameras.com    www.facebook.com/#!/thehiddencameras

 

Al termine del live, dalle ore 24.00, inizierà la Rock Indie Night con Cecca Dj (ingresso gratuito).

 

Mercoledì 31 agosto riserverà un appuntamento anche per gli appassionati del jazz, che all’Arci Jazz Club, dalle ore 23, troveranno il Matteo Raggi 4et, la formazione che vede Matteo Raggi al sax tenore, Davide Brillante alla chitarra, Stefano Travaglini al contrabbasso e Vittorio Sicbaldi alla batteria.

Matteo Raggi, sassofonista diplomato presso il conservatorio “G. B. Martini” di Bologna, ha partecipato ai Seminari Internazionali di Siena Jazz suonando con musicisti del calibro di Enrico Rava, Paolo Fresu ed Enrico Pieranunzi. Ha arricchito la sua formazione a New York con Charles Davis e Berry Harris, e frequentato masterclass di Larry Smith e Jerry Bergonzi. Selezionato per il prestigioso “Premio Massimo Urbani” di Urbisaglia (MC), vanta importanti collaborazioni e partecipazioni a festival sia a livello nazionale che internazionale.

L’ingresso è gratuito.

 

Gli altri appuntamenti musicali (e gratuiti) della Festa vanno da Dj Robby, che alle 21 al Salsodromo della Republica Negra selezionerà le musiche per l’animazione Michela salsa light, e il concerto rock gratuito dei Lie Tears in Piazza dell’Ulivo, sempre alle ore 21.

Band Bolognese fondata nel 1994, con alle spalle varie pubblicazioni (l’ultima datata 2008 per l’etichetta Video Radio “No Really or False”) i Lie Tears riescono a ricreare dal vivo le emozioni che caratterizzano la loro musica, esaltando maggiormente la dimensione più aggressiva e rock dei loro lavori, ma non dimenticando comunque la componente melodica. Con il loro progressive rock in questi anni hanno girato l’Italia, ma hanno anche fatto esperienze all’estero.

 

Per ulteriori informazioni sugli spettacoli della Festa: www.festaunita.pdbologna.org

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