Suoni delle Dolomiti: la musica, la guerra, la pace, un unico racconto corale e orchestrale

Suoni delle Dolomiti: la musica, la guerra, la pace, un unico racconto corale e orchestrale – L’edizione 2018 del festival I Suoni delle Dolomiti si conclude ad Arte Sella in Valsugana con il progetto speciale “E intanto si suona”, ideato da Mario Brunello e Alessandro Baricco. Parole e musiche sui temi della guerra e della pace affidate ad artisti come Neri Marcorè, Marco Rizzi, Regis Bringolf, Danilo Rossi, Mario Brunello, Florian Berner, Gabriele Raggianti, Ivano Battiston, Signum Saxophone Quartet. Saranno eseguite partiture inedite di Giovanni Sollima – Diaspora – scritta appositamente per questo progetto e di Malek Jandali – String Quartet No 1 – quest’ultima una prima europea.
Appuntamento venerdì 31 agosto a Malga Costa in Val di Sella alle ore 17.

Per un festival come I Suoni delle Dolomiti che vive del rapporto tra natura e creatività, tra forza, equilibrio e fragilità di una e dell’altra, di rapporto col tempo e la storia – perché la montagna e la musica ci riportano a un arco temporale che supera quello del sentire quotidiano – non è una scelta casuale concludere l’edizione 2018 con un progetto come E intanto si suona, proposto il 31 agosto a Arte Sella, Malga Costa in Val di Sella (ore 17, ingresso a pagamento con prenotazione obbligatoria).
Non è casuale perché nella splendida cornice della Val di Sella si ritroverà il ricordo degli eventi drammatici di un secolo fa – siamo al centenario della conclusione della Prima guerra mondiale – e l’ancora di salvezza che la musica ha potuto offrire ad alcuni dei soldati travolti dalla tragedia. Almeno a uno di loro, Alessandro Silvestri, perché attorno ai suoi diari e al suo amore per la musica, cercata al di là del fragore della battaglia, è nata l’idea di questo progetto speciale.
Ad averla il musicista Mario Brunello, da sempre attento e sensibile al rapporto tra suono e natura, e Alessandro Baricco, scrittore amato per libri come “Novecento”, “Castelli di rabbia” o “Oceano mare”, regista e fondatore della Scuola di scrittura Holden di Torino. Parole e musiche convivono in “E intanto si suona”, una sorta di racconto corale e orchestrale che affronta il tema della musica, della guerra e della pace, e che narra come la musica sia stata e sia ancora una forma di resistenza e una promessa di pace. Lo spunto per quello che si presenta come un vero e proprio viaggio nel Secolo breve dall’inizio del Novecento fino ai giorni nostri sono – come accennato sopra – le parole del soldato, Alessandro Silvestri. Parole affidate a diari, cinque in tutto, segnati da una calligrafia fitta, scritti a matita che aveva spedito a casa mentre era al fronte, tutti eccetto il quinto, che aveva riportato con sé quando era ritornato dal campo di prigionia di Belgrado. La musica è per lui ancora di salvezza nella bestialità della guerra e qui diventa occasione per seguire vicende personali, per muoversi tra parole e suoni e per tornare, o meglio andare, là dove la parola guerra non è un semplice ricordo ma è ancora drammatica realtà dove la musica si confonde con il rumore assordante di spari ed esplosioni. Lo sapevate che suoni (e quindi musica) e proiettili si muovono alla stessa velocità?

A rendere possibile tutto questo un incredibile gruppo di famosi artisti come Neri Marcorè, Marco Rizzi, Regis Bringolf, Danilo Rossi, Mario Brunello, Florian Berner, Gabriele Raggianti, Ivano Battiston, Signum Saxophone Quartet.

Si cimentano con musiche straordinarie e inedite come quella di Giovanni Sollima e composta per questo progetto dal titolo Diaspora per violoncello, fisarmonica, contrabbasso, quartetto di sax e quartetto d’archi (composizione originale) e con una prima europea come String Quartet No 1 “On behalf of the Syrian children who are asking the world for peace” firmata da Malek Jandali, il pianista e compositore di origine siriana che ha fondato Pianos for Peace, organizzazione che cerca di costruire fondamenta per la pace attraverso la musica e l’istruzione.
A completare la proposta musicale anche il brano “4our” per quartetto di sassofoni di Arshia Samsaminia. La parte testuale del progetto è di Eleonora Sottili e Emiliano Poddi per la Scuola Holden.

L’ingresso è a pagamento (€ 15) e il biglietto del concerto vale anche per la visita all’itinerario espositivo di Arte Sella prima dell’evento. Prenotazione obbligatoria 0461 751251, dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 12.

L’escursione in e-mountainbike
In occasione del concerto è possibile partecipare a una escursione in E-mountainbike con gli accompagnatori di MTB fino al luogo del concerto. L’itinerario fa parte del Dolomiti Lagorai Bike lungo il percorso nr. 244 che propone il giro della Val di Sella (andata 10 km e ritorno 20 km di lunghezza, dislivello in salita 600 m, difficoltà media). Partecipazione a pagamento previa prenotazione entro le ore 18 del giorno precedente presso l’Apt Valsugana al numero 0461 727700.

In caso di maltempo il concerto verrà recuperato alle ore 21 all’Auditorium del Polo Scolastico di Borgo Valsugana.

Informazioni: lun – ven dalle 8 alle 12. 0461 751251

www.artesella.it www.isuonidelledolomiti.it

Un’iniziativa di APT Valsugana, Trentino Marketing

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