Successo per l’incontro con la poetessa Cinzia Berny durante il festival “Il Federiciano” di Rocca Imperiale

Successo per l’incontro con la poetessa Cinzia Berny durante il festival “Il Federiciano” di Rocca Imperiale – La poetessa, di origini nobili, è la discendente del famoso cantore Antonio Maria Bernacchi

Al festival “Il Federiciano” di Rocca Imperiale, un momento molto partecipato è stato quello in compagnia di Cinzia Bernacchi, in arte Cinzia Berny, nata come pittrice, che però ha partecipato alla manifestazione in qualità di poetessa, per presentare il suo nuovo libro. Si tratta di “La forza che viene dal cuore”, un insieme di componimenti che rappresentano un elogio alla natura, sublimata in tutte le sue espressioni. L’incontro si è tenuto il 3 agosto scorso, nel sagrato del suggestivo Santuario della Madonna della Nova, in apertura dell’appuntamento con Mogol e Gianmarco Carroccia.

Nata a Busto Arsizio l’1 settembre 1967, l’autrice vive nella campagna lombarda della Valle del Ticino, è figlia di genitori appassionati di giardini fioriti, che l’hanno incoraggiata all’amore per la natura. «Sono grata a mia madre che mi ha trasmesso il suo grande amore per il linguaggio dei fiori – ha dichiarato la Berny – e a mio padre, uomo ricco di virtù, sergente della I Compagnia Brigata Paracadutisti Folgore di Livorno, che ha contagiato il mio animo con la passione per l’arte, ed  è sempre stato appassionato di restauro, poesia, letteratura e canto lirico». Una curiosità: il padre della Berny è discendente del famoso cantore Antonio Maria Bernacchi, nato a Bologna nel 1685, che nella sua carriera ha raccolto un successo strepitoso, esibendosi in varie città (Venezia, Bologna), alla corte dei Farnese a Parma, a Londra (su invito di Händel). «Si narra che sia stato proprio lui ad avere l’idea di redigere l’opera maggiore di Padre Martini “La Storia della Musica”, imitando addirittura strumenti musicali come il flauto e l’oboe e altri suoni come il canto degli uccelli – ha confidato la Berny, che ha origini nobili -. Un’altra curiosità della mia famiglia è lo stemma e origine del cognome Bernacchi, Signore di Villa Pompeiana nel contado di Lodi, che da donna Maria De Pagave (la quale ebbe tre figli: Ambrogio, Cesare e Carlo), vengono confermati nella nobiltà, come sovrana risoluzione, ai discendenti, tra cui gli attuali rappresentanti della famiglia, iscritti nell’Elenco Ufficiale col titolo di Nobile per maschi e femmine».

Cinzia Berny scrittrice, pittrice, designer, illustratrice grafica di copertine di libri, con la passione per le tecnologie pittoriche digitali, è docente di corsi di pittura su ceramica. In campo letterario ha raggiunto un riconoscimento al premio “Mario Soldati” 2018 per il libro “Giardino d’artista”, cui ha fatto seguito il libro “Il volo dell’amore, onda su onda” e, infine, l’ultima sua fatica “La forza che viene dal cuore”, presentato al festival in una serata coinvolgente, in cui sono intervenuti anche la giornalista Caterina Aletti e l’attore, autore e regista teatrale Alessandro Quasimodo.

«Questo, come tutti i miei libri, è un libro autobiografico, in cui sono pronta a varcare i confini dell’introspezione, guidata dal mio rapporto intimo con la natura e dall’amore completo con Dio – ha esternato l’autrice a proposito della propria opera e della propria scrittura-. Sono molto onorata di essere presente al festival poetico più importante d’Italia e presentare il mio libro. Un’esperienza unica irrepetibile. L’idea di respirare in quell’incantevole borgo pittoresco con i suoi paesaggi da cornice mozzafiato, è una forte preziosa per chi, come me, ama la natura ed è sempre alla ricerca di nuovi stupendi paesaggi: si ritorna, da quest’esperienza, con un bagaglio più grande di quello con cui siamo partiti, e con una maggiore apertura mentale». E la Berny è tornata a casa anche con un nuovo premio: si è classificata al secondo posto all’Estemporanea di Poesia del 31 luglio, che si è svolta sempre durante il festival “Il Federiciano”.

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