Silvia Manco & Paolo Recchia Duo presentano il live Tales al Pentagrappolo di Roma

Silvia Manco & Paolo Recchia Duo presentano il live Tales al Pentagrappolo di Roma – Silvia Manco, pianista e straordinaria cantante, assieme a Paolo Recchia, uno tra i più interessanti sassofonisti della nuova generazione jazzistica nazionale, presentano in anteprima a Roma il nuovo progetto live intitolato “Tales”. Per questa occasione Silvia Manco e Paolo Recchia si esibiranno sabato 5 aprile al Pentagrappolo (Via Celimontana 21B, Roma, ore 21.30), enoteca dall’atmosfera internazionale a pochi passi dal Colosseo luogo nel quale si possono respirare le atmosfere del celebre Greenwich Village di New York. Il duo proporrà standard tra i più ricercati, lasciando poi all’improvvisazione e al dialogo tra gli strumenti il compito di infittire le trame o dilatare gli spazi in racconti (da qui il titolo “Tales”) che dalla tradizione arriveranno fino alla contemporaneità del linguaggio, il tutto naturalmente in chiave jazz. Un incontro, quello tra Silvia Manco e Paolo Recchia nato quasi per caso durante le numerose jam session fatte nei locali della Capitale e scaturito dalla comune passione e dall’amore verso gli standard della tradizione americana.

Silvia Manco autrice e interprete dal pianismo raffinato, dalla suadente voce, propone un sound elegante, eclettico e originale che affonda le sue radici nella tradizione del jazz. I suoi riferimenti stilistici più diretti sono nelle formazioni guidate da pianisti e vocalist come Nat “King” Cole, Shirley Horn e Blossom Dearie. Silvia Manco ha all’attivo 3 album, “Big city is for me” con il quale esordisce nel 2007, incentrato su atmosfere sixties, beat e bossa nova; “Afternoon Songs” (2010) prodotto da Roberto Gatto; e il più recente, “Casa Azul” (Dodicilune, 2012) in cui presenta una biografia in musica ispirata alla figura della pittrice messicana Frida Kahlo. Nella sua carriera artistica vanta importanti collaborazioni. In ambito jazz: Roberto Gatto, Maurizio Giammarco, Dario Deidda, Fabio Zeppetella, Renzo Arbore, Lino Patruno. In ambito pop ha collaborato con Massimo Ranieri (tour 2009) e Arisa (Sanremo 2010); a teatro con Giorgio Albertazzi e Daniela Poggi.

Il sax di Paolo Recchia è ricco di sensibilità, di forza e chiarezza espressiva. Un sound bilanciato e spesso composto, ma capace di incredibili impennate emotive fatte di uno stile compositivo che affonda le radici negli albori del bebop, che si libra verso una contemporaneità più tangibile. Classe ’80, Paolo Recchia vanta importanti collaborazioni artistiche trasversali, dal pop al jazz. La sua intensa attività live lo porta costantemente in tour lungo tutto il territorio nazionale con il trio a suo nome. Esordisce a livello discografico nel 2008 con  “Introducing Paolo Recchia featuring Dado Moroni”; nel 2011pubblica il suo secondo cd “Ari’s Desire” con ospite il noto trombettista Alex Sipiagin, entrambi per la Via Veneto Jazz e distribuiti EMI Music. “Three for Getz” è il suo terzo album, prodotto in Giappone (già alla seconda ristampa) che omaggia la musica di Stan Getz e con il quale sta ottenendo importanti risultati e riconoscimenti di pubblico e di critica.

 

Ufficio Stampa Paolo Recchia: Top1 Communication – mail: segreteria@top1communication.eu

Biografie

Paolo Recchia nasce nel 1980 a Fondi, piccola città del sud pontino a metà strada tra Roma e Napoli. Rimane affascinato e si appassiona al sassofono contralto fin da bambino, grazie al padre che ne aveva uno in casa; inizia a suonare all’età di 11 anni, dedicandosi dapprima agli studi classici e poi al jazz, che scopre ed inizia profondamente ad amare ascoltando alcuni dischi di Charlie Parker e Massimo Urbani.  Ha frequentato master class tenute da Bob Mintzer, Rick Margitza, Billy Harper, Harry Allen, Dave Liebman, Enrico Pieranunzi, Chris Potter, Rosario Giuliani, Paolo Fresu.

Il suo modo di comunicare attraverso il sassofono, che abbraccia sin dalla giovanissima età quando, come racconta suo padre, ‘faceva fatica a reggerne il peso’ è ricco di sensibilità, di forza e chiarezza espressiva. Un sound bilanciato e spesso composto, ma capace di incredibili impennate emotive dove arriva a toccare corde più passionali a volte nostalgiche, o semplicemente rivelatrici di un gusto intimistico. Il suo stile compositivo fonda le radici negli albori del bebop, anche se poi si libera verso una contemporaneità più tangibile. E’ forse proprio questa la sua forza che deriva da anni di studio e di intenso approfondimento sulla cultura afroamericana.

Nel 2003 partecipa al Premio Massimo Urbani vincendo una borsa di studio per Siena Jazz; nel 2004 riceve il 2° premio al Concorso Nazionale “Giovani Talenti del Jazz Italiano” a Piacenza e il “Premio Palazzo Valentini” al Festival “JAZZ&IMAGE” di Villa Celimontana a Roma; nel 2005 il 2° posto al concorso nazionale di musica jazz di Baronissi. Trascorre un periodo a Parigi e lì suona con Laurent Coq, Alain Jean-Marie, Michel Rosciglione, Stephane Belmondo, Pierre Boussaguet, Remi Vignolo. Molteplici le collaborazioni con l’orchestra“Iodice&Corvini Roma Jazz Ensamble” e con la PMJO (Parco della Musica Jazz Orchestra) diretta da Maurizio Giammarco. Fa parte del gruppo “SIX SAX” guidato da Javier Girotto; membro attuale del sestetto di Luca Mannutza Sound Six, con il quale registra “Tributo ai Sestetti anni 60” e “My Music” per l’etichetta Albore Jazz e del quartetto di Nicola Angelucci, con il quale registra “The First One” e “Beyond the drums”  per la Via Veneto Jazz.

Il suo esordio discografico nel 2008 con  “Introducing Paolo Recchia featuring Dado Moroni” e nel 2011 il nuovo “Ari’s Desire” con ospite il grande trombettista Alex Sipiagin, entrambi per la Via Veneto Jazz distr. EMI MUSIC.

Molte le collaborazioni illustri, come quella con il pianista David Kikoski (nel 2013) e con Joel Frahm (2008) ospiti della formazione a suo nome

Numerosi i concerti live a suo nome, con varie formazioni, che hanno visto la presenza anche di ospiti illustri del panorama jazz nazionale ed internazionale. Tra questi: nel dicembre 2008, a Roma, si esibisce con il suo quartetto e con ospite uno dei più apprezzati tenor sassofonisti della nuova scena jazz newyorkese, Joel Frahm, accompagnato da Luca Mannutza, Roberto Tarenzi, Marco Loddo e Nicola Angelucci;  nel febbraio 2013 una settimana con il suo trio con ospite David Kikoski al piano, Luca Fattorini al contrabbasso e Nicola Angelucci alla batteria.

Nell’ottobre 2009 partecipa a New York all’ITALIAN JAZZ DAYS, settimana del jazz italiano, co-prodotto dal Jazz at Lincoln Center e dall’Istituto Italiano di Cultura. Il programma è stato curato dal direttore artistico del Jazz at Lincoln Center, Antonio Ciacca e dal direttore artistico del Dizzy’s Club Coca Cola, Todd Barkan che ha visto partecipi Joey De Francesco, George Garzone, Rosario Giuliani, Antonio Ciacca, Gianluca Renzi, Greg Burk, Jeremy Manasia, Ada Rovatti, Lucio Ferrara, Nicola Angelucci, Luca Santaniello, Marco Panascia, Joseph Lepore; ha l’onore di suonare all’Istituto Italiano di Cultura nel quartetto di Antonio Ciacca con Gianluca Renzi al contrabbasso e Nicola Angelucci alla batteria. Replica a New York nel 2010 per ITALIAN JAZZ DAYS al Dizzy’s Club Coca Cola all’interno del Jazz at Lincoln Center ospite nel trio dell’hammondista PAT BIANCHI con Emanuele Basentini alla chitarra e Peppe Merolla alla batteria. Partecipano tra gli altri: Dado Moroni Quintet, Joe Lovano and Antonio Ciacca Quintet, Lucio Ferrara Quartet and Orsara Jazz Ensamble, Eugenio Macchia Trio & Friends, Stefania Tschantret Quintet, Enrico Granafei Trio with Marco di Gennaro.

Collaborazioni: Rosario Bonaccorso, Adrianne West, Dado Moroni, Joel Frahm, Alex Sipiagin, Andy Gravish, Roy Hargrove, Jeremy Pelt, Stephane Belmondo, Flavio Boltro, Fabrizio Bosso, Peter Bernstein, David Kikoski, Mark Sherman, Marco Panascia, Roberto Tarenzi, Andrea Pozza, Enrico Bracco, Claudio Filippini, Lucio Ferrara, Pat Bianchi, Antonio Faraò, Frank Avitabile, Vincent Bourgeyx, Michel Rosciglione, Alain Jean-Marie, Luca Mannutza, Sam Yahel, Johannes Weidenmueller, Antonio Ciacca, Kengo Nakamura, George Garzone, Rick Margitza, Maurizio Giammarco, Stefano Di Battista, Horacio “El Negro” Hernandez, Bobby Durham, Lorenzo Tucci, Max Ionata, Luca Mannutza, Roberto Gatto, Pino Iodice, Pietro Iodice, Mike Pope, Dominique Di Piazza, Mattew Garrison, Pippo Matino, John Benitez, Dario Rosciglione, Pierre Boussaguet, Joseph Lepore, Francesca Sortino, Salomon Burk, Michael Bolton, Pino Daniele, Nicky Nicolai, Claudio Baglioni, Antonello Venditti, Mario Biondi, Samuele Bersani.


 

Silvia Manco Pianista, cantante, compositrice, autrice di testi, arrangiatrice, intraprende lo studio del pianoforte all’età di sei anni conseguendo il diploma di compimento inferiore presso il Conservatorio di Lecce. Dopo le prime esperienze musicali accanto al padre, musicista di piano bar, a 19 anni, sulla spinta della passione per il jazz, si trasferisce a Roma dove viene a contatto con l’ambiente artistico della capitale. Partecipa ai seminari di SIENAJAZZ del ’98.

Collabora con importanti musicisti tra i quali Roberto Gatto, Maurizio Giammarco, Dario Deidda, Fabio Zeppetella, Renzo Arbore, Lino Patruno. In ambito pop collabora con Massimo Ranieri (tour 2009) e Arisa (Sanremo 2010); a teatro con Giorgio Albertazzi e Daniela Poggi.

Nel 2002 nasce il trio che porta il suo nome, vincitore dell’edizione 2006 del premio “Porsche Jazz”. La cifra peculiare di questa formazione è la ricerca di un suono raffinato e ben radicato nella tradizione del jazz, con riferimento a formazioni analoghe quali il Nat “King” Cole trio e i gruppi guidati da Shirley Horn, Ray Brown e Blossom Dearie. Il repertorio comprende sia alcuni standard della forma-canzone americana (song) che le composizioni della pianista e cantante, autrice delle musiche e dei testi, le quali virano armonicamente verso il moderno e sono caratterizzate dal vivace dialogo ritmico e melodico tra la voce, il piano e gli altri strumenti.

Del 2007 l’album d’esordio dal titolo “Big city is for me” incentrato su atmosfere sixties, beat e bossa nova. Nel 2008 il brano “Ntartey” vince il concorso come migliore composizione jazz all’interno della rassegna Piacenza Jazz.

A maggio 2010 esce il secondo album “Afternoon songs“, prodotto da Roberto Gatto, che vede al centro del lavoro discografico le composizioni originali della stessa e gli arrangiamenti creati appositamente per una formazione estesa della quale fanno parte, oltre allo stesso Roberto Gatto, musicisti del calibro di Fabio Zeppetella, Dario Deidda, Daniele Tittarelli e Giovanni Falzone.

Nel 2012 pubblica  per l’etichetta Dodicilune l’album “Casa Azul” in cui presenta una biografia in musica ispirata alla figura della pittrice messicana Frida Kahlo: al disco partecipano Tommaso Cappellato alla batteria e Andrea Lombardini al basso elettrico, ospite il noto tenor sassofonista Maurizio Giammarco in 3 delle sei composizioni originali del disco.

 

Prenotazioni 06/7096301 – mail: ilpentagrappolo@gmail.com

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