Shoah: un libro ed una mostra fotografica come Cammino della memoria

Shoah: un libro ed una mostra fotografica come Cammino della memoria – “Perché conservare e trasmettere la memoria? A oltre sette decenni di distanza dalla Shoah, che cosa possono ancora insegnare quei misfatti ai giovani d’oggi?” Le domande che Bruno Segre, che dal 1991 al 2007 ha presieduto l’Associazione italiana Amici di Neve Shalom/Wahat al-Salam e fino al 2011 ha diretto il periodico di cultura ebraica Keshet, si pone nella prefazione del libro “Shoah – Conoscere per non dimenticare” di cui è anche consulente storico, non sono affatto banali perché, scriveva George Santayana, coloro che non ricordano il passato sono condannati a ripeterlo. Il volume realizzato da Francesca Cosi e Alessandra Repossi, si articola in quattro sezioni: le origini della Shoah, gli Ebrei di fronte alla Shoah, la vita nel campo di concentramento, dalla liberazione ad oggi e si conclude con la domanda “cosa fare oggi?

L’orrore è immane: “Innanzitutto non possiamo dimenticare che la Shoah ha inghiottito sei milioni di persone: oltre la metà degli ebrei europei, ossia circa un terzo degli ebrei del mondo, fra i quali un milione e mezzo di bambini” spiega Segre nella prefazione “In questo mondo sempre più orientato a rimuovere e a banalizzare il male, è importante che un sano impegno culturale e politico dia vita a iniziative capaci di offrire alle generazioni più giovani il senso concreto di un legame tra la vicenda dello sterminio nazista e situazioni di violenza, di offesa ai diritti umani, di eccidi di massa che accadono oggi, pur con tutte le differenze rispetto alla Shoah”.

Conclude Segre: “Se si intende evitare che la Shoah possa ripetersi o che venga emulata da nuovi mostri, occorre andare al di là della pura e semplice memoria dell’orrore e spingersi avanti sul terreno della riflessione, tentando di cogliere ogni aspetto della complessa situazione socio-culturale e storica della quale la Shoah fu l’orribile espressione. È allora necessario, in particolare, sforzarsi di educare le giovani generazioni a leggere la storia, a comprenderne criticamente la complessità e a mostrarsi pronte, in ogni evenienza, a prevenire e a impedire. Il problema, in sostanza, è quello di conciliare il compito morale di evitare che il passato cada nell’oblio con l’impegno a operare perché le nuove generazioni si possano costruire un futuro vivibile e decente, da condividere responsabilmente e fraternamente con tutti i gli degli uomini”.

Questo libro nasce dunque da un progetto  ambizioso e al contempo necessario: fornire alle nuove generazioni uno strumento “semplice” e “diretto” per conoscere una delle pagine più buie della storia. Contro il rischio dell’oblio, è necessario ricordare la tragedia della Shoah perché i giovani elaborino ciò che è stato e da ciò traggano linee guida per valutare e vivere il presente.

Le pagine conclusive vogliono invece indurre il lettore a una riflessione a partire dalla sua quotidianità, perché possa anch’egli “darsi da fare”: conoscere la storia, infatti, è poca cosa se rimane pratica fine a se stessa; se però la storia ci aiuta a imparare e ad agire nel presente, ecco che il suo studio sarà valsa la pena. Un libro pensato quindi per i giovani, gli studenti e gli insegnanti , loro guida in questo “cammino della memoria”.

Francesca Cosi e Alessandra Repossi sono autrici e traduttrici. Il loro interesse per la storia del Novecento, in particolare per gli anni bui della Seconda guerra mondiale, e il desiderio di parlarne alle giovani generazioni, le hanno portate al progetto della mostra fotografica SHOAH. Conoscere per non dimenticare, da cui è tratto questo libro.

Shoah – Conoscere per non dimenticare

Edizioni Terra Santa, Milano 2018

PAGINE 64

Prezzo 10,00 €

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