Senza Sipario, Macellum. Ultimo appuntamento fuori abbonamento della stagione del Bertolt Brecht

Senza Sipario, Macellum. Ultimo appuntamento fuori abbonamento della stagione del Bertolt Brecht – Chiude la stagione Senza Sipario del Teatro Bertolt Brecht dedicata al teatro d’attore. L’ultimo spettacolo fuori abbonamento in programma Sabato 13 e Domenica 14 Aprile conclude un percorso teatrale importante in cui il pubblico è stato portato a confrontarsi in modo sempre diverso con generi vari, attori dalle esperienze diversificate, spettacoli completamente opposti. Dalla rivisitazione storica di Marzo Zannone in “Garibaldi” all’ironia pungente di Sergio Vespertino, dall’imponenza della Mandragola di Ugo Chiti all’espressività di Nunzia Schiano in L’Avaro e la sua sensibilità in Sentimenti all’asta, dall’impegno civile di Ulderico Pesce in Storie di Scorie all’intramontabile Eduardo della Compagnia Artenova di Roma.
Macellum, invece, si presenta come uno spettacolo di narrazione. La vicenda narrata è quella nota degli Orazi e dei Curiazi, già trattata da Tito Livio e fonte d’ispirazione per poeti, artisti figurativi, drammaturghi e musicisti. Tre fratelli contro tre fratelli che, estratti a sorte, per non infiacchire le forze di Romani ed Albani di fronte al comune nemico etrusco, si scontrano in rappresentanza di tutti e due gli eserciti in un gioco al massacro in una piana tra Roma ed Albalonga. L’ultimo Orazio dopo aver ucciso l’ultimo Curiazio, rientra a Roma ed uccide anche sua sorella, promessa sposa del Curiazio ucciso, che non accetta di aver perduto il suo amore. A questo punto a Roma si apre un dibattito: l’Orazio dovrà essere acclamato come vincitore o punito come assassino?

Lo spettacolo tratto da L’Orazio di Heiner Müller, un testo del 1968, riflette sul bene e sul male che possono albergare in un solo individuo e sul valore delle parole. La tragedia privata è scelta come metafora per narrare in modo imparziale gli eventi di una guerra sanguinosa e per approfondire il concetto di verità contro ogni adulterazione del linguaggio.
L’impianto scenico si presenta essenziale e funzionale alla narrazione da parte di un attore-narratore che rivestendo i panni di un macellaio sui generis, o forse quelli di un maniscalco, porta avanti in maniera implacabile, aiutandosi con manichini e coltelli, il racconto di un massacro che è tra i miti di fondazione della nostra società occidentale.
Un’occasione per riflettere sulle molte verità che un uomo può contenere, sul valore del privato di fronte alla Storia e sulla odierna difficoltà a salvaguardare l’integrità del linguaggio.

 

Sabato 13 Aprile ore 20:30

Domenica 14 Aprile ore 18:00

Teatro Bertolt Brecht

Via delle Terme Romane, Formia

Ingresso 10 Euro/fuori abbonamento

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