Senza Sipario: La Vita Mia, La Storia Mia, nuovo appuntamento con il Teatro Remigio Paone

Senza Sipario: La Vita Mia, La Storia Mia, nuovo appuntamento con il Teatro Remigio Paone –

SENZA SIPARIO stagione del teatro d’attore
Teatro Remigio Paone
sabato 11 ore 20.30
domenica 12 ore 18.00

“La Vita Mia, La Storia Mia”
di e con Gino Auriuso

Ingresso 10 euro/in abbonamento/ridotto card Teatri Riuniti del golfo

La storia di una vita raccontata con le emozioni di chi l’ha attraversata. La narrazione di ciò che capita ad un uomo. La cronaca di un vissuto personale che potrebbe coincidere con un vissuto collettivo. La Vita di Uno nel Cuore di Tanti: così si potrebbe sintetizzare lo spettacolo “La vita mia, la storia mia” di e con Gino Aurisio in scena sabato alle 20:30 e domenica alle 18 al Teatro Remigio Paone per la stagione del teatro d’attore “Senza Sipario” promossa dal Teatro Bertolt Brecht in collaborazione con l’Ipab SS. Annunziata.

Gino Auriuso dopo essersi confrontato con grandi personaggi del teatro come Amleto e dopo aver indagato straordinari geni come Mozart, decide di portare in scena la propria storia e di raccontarsi al pubblico. Un’autobiografia costruita attraverso la ricerca di pensieri, poesie, monologhi di drammaturghi e poeti che aderissero il più possibile alle suggestioni che hanno scandito la sua vita. Da Troisi a Bogosian, passando per Benni e Ferdinando Russo. Un susseguirsi di emozioni ed azioni votate sia al sano divertimento che ad attente riflessioni dettate dagli accadimenti della vita di un uomo che spera di essere arrivato “nel mezzo del cammin…”.

“La Vita Mia, La Storia Mia nasce, come la maggior parte degli spettacoli, da un periodo di forti tensioni emotive che hanno attraversato la mia vita; due emozioni su tutte, che per definizione sono in antinomia, la vita e la morte. Come capita alla maggior parte degli esseri umani mi sono trovato a dover fare i conti con l’assenza ed il vuoto che essa lascia, ma dopo alcuni mesi ho fatto anche i conti con la presenza ed i vuoti che essa colma. Non sono vasi comunicanti, perché la morte (dei miei genitori) lascerà per sempre un fosso nella mia anima e la nascita (di mia figlia) quel fosso non lo colmerà mai, però riempie altri solchi che altrimenti resterebbero bui. Questo spettacolo si fonda sul dolore personale, ma diventa gioia per lo spettatore che durante tutto il tempo della rappresentazione ride permettendo così la mia catarsi. Buon divertimento”, afferma l’attore.

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