Pubblico e privato insieme per risollevare la Sanità

Pubblico e privato insieme per risollevare la Sanità – In un periodo dove la sanità è nell’occhio del ciclone con liste di attesa lunghissime e carenza di personale specializzato, per non parlare dei continui tagli, il Ministero della Salute ha dimezzato le tariffe relative alle prestazioni specialistiche di Medicina accreditata. In risposta a questa azione, i dipendenti e le imprese aderenti alla Ursap-Federazio hanno proclamato, in questi giorni, lo stato di agitazione. Gli studi pubblicati dagli operatori del Ministero, come ha fatto notare la dott.ssa Claudia Tulimiero Melis, Presidente di URSAP-Federlazio, hanno dimostrato che la causa del disavanzo non è colpa della sanità privata.

“La Sanità nel Lazio è un problema grave, da affrontare e risolvere quanto prima. I pazienti – spiega Angelo Perfetti, candidato con la Federazione dei Cristiano Popolari per le elezioni Regione Lazio -, spesso vengono abbandonati al loro destino senza alcuna sicurezza di un aiuto concreto e senza poter contare sulla necessaria qualità e rapidità degli accertamenti diagnostici del caso. E’ necessaria, per cercare di risollevare le sorti della Sanità, la razionalizzazione delle strutture, accurati controlli sulle spese ed anche un discreto investimento sulla ricerca. Tra i punti del programma c’è l’abbattimento delle liste di attesa con la formazione di team di professionisti specializzati che potrebbero andare in soccorso dei medici di base con un costo molto vicino a quello del ticket ospedaliero ed anche prevedere una sorta di convenzione tra le strutture pubbliche del territorio e quelle private applicando dei ticket agevolati ai residenti del territorio. La convenzione con i privati dovrà essere stipulata in base alle necessità ed alle richieste delle strutture ospedaliere.

Pubblico e privato insieme, ma a un patto: garantire la stessa efficienza e lo stesso impatto economico per le famiglie. Troppo spesso il pubblico è stato sinonimo di malasanità e troppo spesso il privato è stato sinonimo di affari sulla pelle della gente. Va razionalizzato l’intero sistema, garantendo equità, uguale accesso alle strutture e medesima professionalità. E soprattutto va garantito il fatto che le scelte che riguardano i territori (sistemazioni di postazioni 118, pronto soccorso, ecc.) vengano quantomeno discusse con i cittadini, senza relegarlo sempre all’ultima ruota del carro. Più trasparenza è la base del mio impegno politico. Aprire i cassetti, anche quelli della sanità”.

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