Pubblicata la “Guida alla porcellana europea del XVIII-XIX secolo” del MIC di Faenza

Pubblicata la “Guida alla porcellana europea del XVIII-XIX secolo” del MIC di Faenza – Nell’ambito della collana dedicata alle guide alle sezioni permanenti del MIC di Faenza sabato 1° dicembre, alle 16.30, sarà presentata la “Guida alla porcellana europea del XVIII-XIX secolo” edita da Emil Edizioni, a cura di Alessandro Biancalana. All’incontro interverranno il curatore stesso e Valentina Mazzotti, conservatrice del MIC.

La guida nasce dalla catalogazione scientifica delle porcellane italiane ed europee del XVIII-XIX secolo del MIC di Faenza, condotta da Alessandro Biancalana nel biennio 2016-2017. Tale studio ha riguardato circa 660 porcellane e ha portato al parziale riallestimento delle specifiche sezioni, con l’esposizione di tanti pregevoli manufatti provenienti dai depositi.
Il testo presenta una selezione di 100 porcellane del XVIII-XIX secolo, di particolare valore artistico e rilevanza documentaria, che fornisce un quadro complessivo della ricchezza e della varietà della collezione del MIC. Le schede delle opere sono precedute da un saggio introduttivo che ripercorre le tappe salienti dell’acquisizione del “segreto” della porcellana da parte delle principali manifatture europee e italiane del Settecento e gli sviluppi nel secolo successivo.

La porcellana, di tradizione cinese comincia, ad essere importata e commercializzata in Europa solo nel XVII secolo.  Ma solo alla fine del 1707 alla corte dell’elettore di Sassonia Augusto il Forte il barone Ehrenfried Walther von Tschirnhaus, aiutato dall’alchimista Johann Friedrich Böttger, trovò una formula per produrre la porcellana dura, ovvero l’aggiunta del caolino. E nel 1710 fu fondata la Königlich-Polnische und Kurfürstlich-Sächsische Porzellan-Manufaktur (“Manifattura di porcellane regia polacca ed elettorale sassone”). Inizialmente la Manifattura di Meissen godette di un monopolio di fatto nella produzione di porcellana dura. Successivamente, attraverso una serie di defezioni di collaboratori, i segreti della produzione della porcellana dura si diffusero negli altri stati del Sacro Romano Impero e poi nel resto dell’Europa. Fra le manifatture dell’area tedesca sono famose la Manifattura imperiale di porcellane di Vienna, la Regia manifattura di porcellane di Berlino e la manifattura di Nymphenburg. In Italia la prima fabbrica di porcellana dura fu quella di Vezzi a Venezia, fondata nel 1720, ma ebbe vita breve. Nel 1735 fu fondata, a Sesto Fiorentino, la Manifattura di Doccia, ad opera del marchese Carlo Ginori.

1 dicembre, Presentazione della “Guida alla porcellana europea del XVIIII- XIX secolo” a cura Alessandro Biancalana, Faenza, MIC, viale Baccarini 19, ore 16.30, ingresso libero, info: 0546 697311, www.micfaenza.org

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