Pino Scotto al Muddy Waters di Calvari. In aggiunta altre due date a Capoterra e a Pisa

Pino Scotto al Muddy Waters di Calvari. In aggiunta altre due date a Capoterra e a Pisa – Il 25 aprile, PINO SCOTTO si esibirà in concerto al Muddy Waters di Calvari San Colombano Certenoli (GE) per il “Vuoti di Memoria Tour” (via del Ramaceto, 2 – ore 21.00). Sabato 26 aprile, invece, toccherà alla Sardegna ospitare il live di Pino Scotto, che salirà sul palco dell’Old Style Pub di Capoterra, in provincia di Cagliari (corso Gramsci, 57 – ore 22.30), mentre il 3 maggio è la volta del Borderline di Pisa (via Giuseppe Vernaccini, 7 – ore 22.30). Pino presenterà live il nuovo album VUOTI DI MEMORIA”, disponibile nei negozi tradizionali, in digital download e su tutte le piattaforme streaming.

 

Queste le altre date confermate Vuoti di Memoria Tour: il 16 maggio al Campus Industry di Parma, il 31 maggio al Stammtish di Chieti Scalo (CH), il 6 giugno all’Audiodrome di Moncalieri (TO), l’8 giugno al Peter Pan di Bellinzona (Svizzera), il 24 giugno al City Sound di Milano di supporto ai Motorhead, il 27 giugno alla Festa della Birra  di Livraga (LO), il 2 agosto all’ Ercolini’s Day Massacre di Lonca Di Codroipo (UD), il 3 agosto al Beat Run di Crema (CR), il 7 agosto alla Festa Patronale di Monte di Procida (NA).

 

A due anni di distanza da “Codici Kappaò”, è uscitoVUOTI DI MEMORIA” (Valery Records), il nuovo album di PINO SCOTTO. Un progetto ambizioso che contamina musica e cultura, in cui la canzone d’autore diventa rock ‘n’ roll e dove il rock che ha fatto storia diventa nuovamente attuale.

 

Vuoti di Memoria” si compone di cinque cover e un brano inedito in italiano e cinque cover e un brano inedito in inglese. Un viaggio nella memoria, dove si incontrano testi importanti, scritti oltre mezzo secolo fa, e interpretati da artisti come Renato Rascel, Luigi Tenco, Franco Battiato, Ivan Graziani, Adriano Celentano, Elvis Presley, Muddy Waters, Gary Moore, Ted Nugent e i Motörhead.

 

«Durante il tour di Codici Kappaò, stavo già pensando al mio nuovo disco ma mi sono reso conto che sembrava tutto già sentito – racconta Pino Scotto – L’idea mi è arrivata una notte a Roma mentre guardavo un servizio sul fascismo. Una delle canzoni della colonna sonora del programma era proprio “È arrivata la bufera” di Renato Rascel, un brano che voleva sdrammatizzare la possibilità dell’entrata in guerra dell’Europa. Ho pensato quindi di recuperare dei testi importanti di cantautori e non, e dar loro una nuova veste. Da qui mi è tornata la voglia di lavorare all’album. La vedo come un’operazione discografica-culturale per dare la possibilità alle nuove generazioni di ascoltare e conoscere quelle canzoni che forse si sono un po’ perse».

 

Oltre alla produzione, affidata ancora una volta a Olly Riva, Pino Scotto si è avvalso della collaborazione di molti altri artisti del panorama musicale italiano e internazionale: Blaze Bayley (ex Iron Maiden), Nathaniel Peterson (già bassista di Eric Clapton, John Lee Hooker ecc), Maurizio Solieri, Ricky Portera, Mario Riso e molti altri. Pino ha anche coinvolto Drupi nel brano di Rascel, e i fratelli Graziani, Tommy e Filippo, nel brano del padre.

 

Questa la tracklist del disco Vuoti Di Memoria (distribuzione Frontiers /Audioglobe): La Resa Dei Conti (Kiss My Ass)”, “Il Chitarrista” di Ivan Graziani, “E Se Ci Diranno” di Luigi Tenco, “Povera Patria” di Franco Battiato, “Svalutation” di Adriano Celentano, “È Arrivata La Bufera” di Renato Rascel, “Rock ‘N’ Roll Core”, “Heartbreak Hotel” di Elvis Presley, “Stone Dead Forever” dei Motörhead, “Still Got The Blues” di Gary Moore, “Still Raising Hell” di Ted Nugent, “Hoochie Coochie Man” di Muddy Waters.

 

Pino Scotto rappresenta l’icona più importante del rock nazionale. Carismatico e grintoso singer dalle marcate influenze blues, dotato di una voce profonda e graffiante, rappresenta la migliore incarnazione della figura del rocker mai apparsa in Italia. La sua carriera ha ufficialmente inizio al termine degli anni ’70, quando incide il primo 45 giri con i Pulsar; dopo qualche tempo diviene frontman dei Vanadium, la heavy rock band più importante della scena italiana, con cui realizza otto grandi album. Fra il 1990 ed il 1992 Pino Scotto realizza il suo primo album solista in lingua italiana “Il Grido Disperato di Mille Bands” ed intraprende un tour con il suo Jam Roll Project. Nel 1995, a seguito del ritorno con i Vanadium, pubblica “Nel Cuore del Caos“. Dal 2003 al 2008 torna sulle scene con un nuovo progetto, i Fire Trails, accompagnato dal drummer Lio Mascheroni e da altri musicisti, con cui apre anche il concerto dei Deep Purple. Già dall’inizio della sua storia con i Fire Trails, collabora con l’emittente televisiva Rock Tv che gli affida la conduzione del programma Database. Il ritorno sulle scene arriva con “Datevi Fuoco”, un album in italiano, nel quale vengono riproposti i migliori brani della carriera da solista di Pino, che porta in tour con più di 150 concerti in tutta Italia. Nel 2010 esce “Buena Suerte”, un grande album Rock ‘N’ Roll con brani totalmente inediti, che vede la partecipazione di ospiti come Caparezza, i The Fire e Kee Marcello (ex Europe). Nel 2012 esce l’album “Codici Kappaò”, il suo settimo album da solista.

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