Pilar torna a Roma con il concerto Sartoria Italiana Tour a Palazzo santa Chiara

Pilar torna a Roma con il concerto Sartoria Italiana Tour a Palazzo santa Chiara – Dopo il Sold Out all’ Auditorium Parco della Musica dello scorso 9 novembre, Pilar torna in concerto nella sua città per una data speciale del SARTORIA ITALIANA TOUR.

Nello splendido spazio di Palazzo Santa Chiara, a due passi da Pantheon – Pilar, accompagnata da Federico Ferrandina, presenterà senza filtro le canzoni del suo nuovo lavoro SARTORIA ITALIANA FUORI CATALOGO (UpRecords), scritto e pensato insieme a Bungaro (Fiorella Mannoia, Ornella Vanoni, Youssou N’dour, Stefano di Battista, Kay McCarthy, Daniela Mercury, Giusy Ferreri…). Nel programma del concerto saranno inoltre presenti altre canzoni legate al suo mondo musicale, come quello sudamericano e della canzone francese.

 

Il disco, uscito a metà ottobre e registrato interamente in Sicilia, ha avuto e sta avendo un grande riscontro di critica e pubblico. Un concerto da non perdere.

 

Mercoledì 11 Gennaio h21 Teatro Palazzo Santa Chiara

 

Sartoria Italiana Tour – Pilar in Concerto

 

PILAR: voce, mani e fili di perle
FEDERICO FERRANDINA: chitarra classica, acustica e loop station

infoline: 06 6875579 Mail: info@palazzosantachiara.it
biglietti e prevendita: http://www.palazzosantachiara.it/musica/botteghino/biglietti_musica/

PRESS

“raro trovare una giovane cantautrice così autorevole e dotata. Scrive testi originali e attraenti e per questo suo secondo disco ha lavorato su musiche composte da Bungaro. Forte, passionale, a tratti struggente.”
(Gino Castaldo, La Repubblica)

 

“Un titolo affascinante corrispondente a un contenuto sopra le righe. Pilar ha una voce incantevole profonda quanto Teresa Salguerio e divina come la grande Mina (…)”
(Guido Biondi,  Il Fatto Quotidiano)
” In un epoca di Talent Show lei ha il talento, quello con la ‘o’ finale (…). Ha una voce intelligente e sensuale, padronanza delle parole, un canto antico e storia contemporanee (…). La musica Pilar è colta per inclinazione e popolare per desiderio”
(Niccolò Fabi, per “Recensioni d’autore” di Panorama)

 

“download sofisticato e contemporaneo, rivelazione della musica d’autore Made in italy. Intense interpretazioni dal sapore retro’ che non perdono aderenza con il presente. Un bijoux da intenditori” (Gaspare Baglio, La Freccia)

 

“Pilar, a suo agio coi virtuosismi non sterili, s’è divertita e ha divertito. Soprano naturale, la cantante romana ha sciorinato passaggi da acuto a grave come fosse Garrincha che dribbla irraggiungibile sulla fascia”
(Giovanni Choukadarian, Kataweb)

 

“Ho imparato a stimare Pilar grazie alla sua musica (il suo primo disco Femminile singolare mi stregò) e al suo essere vera artista, con tanto di follia e slanci di pura creatività. Per questo non riesco a sganciare da lei, e da quello che penso di lei, questo disco che troppo le somiglia. Elegante eppure indomabile, singolare eppure rassicurante, sobria eppure fuori controllo, così è Pilar, così è la sua musica” (Paola de Simone, Popon)

 

“E’ un talento straordinario quello di Ilaria Patassini, in arte Pilar. ‘Straordinario’ in senso puro, letterale, ovvero fuori della consuetudine, eccezionale, sbalorditivo (….).La vocalità di questa artista spazia, anche in timbrica e registro, in maniera sorprendente: parte dalle sonorità più terrene e viscerali, gioca nei soffiati, esplode negli acuti a voce piena, respira, piange, sorride e vibra su un bellissimo volto diafano, come corde di un antico strumento popolare restaurato, rinnovato da sensibile liutaio”
(Antonella Sciocchetti, Articolo 21)

 

“Dinamica sensualità terrena, a tratti marina, ineffabile. Il mondo declinato al femminile sembra, pur di sussistere, voler indossare gli occhi, le labbra, le vesti di Pilar, che si conferma – soprattutto in questo ultimo lavoro – regina della parola cantata (…). Un microcosmo di suoni e intenzioni, un’unità minima che si rende autonoma al fine di ricostituirsi nel tutto, con vigore ed efficacia, presenza e passionalità”
(Marco Bernardini, L’isola che non c’era)

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