PFM IN CLASSIC

PFM IN CLASSIC

23 settembre 2011

Teatro degli Arcimboldi, Milano

con la partecipazione di

Orchestra Sinfonica della Svizzera Italiana e i Cameristi della Scala

per il 150° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Svizzera

Direzione d’orchestra: Bruno Santori

 

I linguaggi contemporanei e la musica classica. Un incontro di mondi apparentemente agli antipodi che, grazie alla continua voglia di sperimentare strade nuove della PFM, è diventato realtà.

Così il prossimo venerdì 23 settembre, al prestigioso Teatro degli Arcimboldi di Milano, andrà in scena per la prima volta PFM IN CLASSIC, un progetto ideato da Iaia De Capitani e prodotto da D&D Concerti, fortemente voluto dalla Provincia di Milano e dal Consolato Generale Svizzero in Italia che, con l’occasione, festeggia il 150° anniversario delle relazioni diplomatiche tra i due paesi.

“Il concerto a scopo benefico della PFM promosso dalla Provincia di Milano, in sinergia con il Consolato generale della Confederazione elvetica, rappresenta un’occasione straordinaria non solo per suggellare l’evoluzione artistica della storica band ma anche per festeggiare il 150° anniversario delle relazioni diplomatiche tra l’Italia e la Svizzera – ha dichiarato il presidente dell’Ente, On. Guido Podestà –. Quando Franz Di Cioccio mi accennò a questo progetto di fusione tra rock e classica pensai a un’idea troppo originale per essere realizzata. L’approfondimento che ho dedicato alla proposta della PFM mi ha, invece, convinto della necessità, direi più culturale che emozionale, di trasporre questo evento dall’Iperuranio alla realtà. Sono lieto, inoltre, che il concerto si svolga in quel grande teatro metropolitano che è gli Arcimboldi. Desidero, infine, ringraziare il Maestro Bruno Santori, l’orchestra della Svizzera Italiana e i Cameristi della Scala, che hanno raccolto la sfida costituita dall’interazione innovativa fra strumenti moderni e classici”.

Il Console Generale di Svizzera in Italia, Dott. Massimo Baggi, afferma: “Il Dipartimento federale degli affari esteri a Berna, attraverso il Consolato generale di Svizzera a Milano, sono particolarmente lieti di poter concludere l’anno del 150esimo anniversario delle nostre relazioni bilaterali con questo concerto che sottolinea al meglio l’importanza e la valenza unica dell’amicizia tra i nostri paesi. Il sodalizio creatosi tra i due gruppi musicali a favore di questa importante manifestazione rappresenta un’occasione privilegiata per auspicare che queste relazioni continueranno ad arricchirsi anche in futuro in ambito politico, economico e culturale, nell’interesse dei cittadini svizzeri e italiani”.

Franz Di Cioccio, Patrick Djivas e Franco Mussida, insieme a Lucio Fabbri, Gianluca Tagliavini e Roberto Gualdi, saranno accompagnati da un’orchestra di 60 elementi, composta in parte dagli orchestrali dell’OSI – Orchestra della Svizzera Italiana – e in parte dai Cameristi della Scala, e diretta per l’occasione dal Maestro Bruno Santori.

“Il progetto vuole lanciare un ponte tra culture musicali distinte e solo apparentemente distanti”, dichiara la PFM. “Avvicinarle è una sfida e suonare perche ciò accada è la passione che ha alimentato la nostra creatività. Pensiamo che, ascoltare la musica classica da un punto di vista diverso, possa aprire un grandangolo emotivo nella sensibilità degli ascoltatori. Vogliamo stimolare il pubblico ad essere curioso verso un’azione che sappia abbracciare il suono corposo dell’orchestra, interprete del respiro artistico dei compositori classici, e il suono elettrico, interprete dei linguaggi della musica contemporanea. Non una esecuzione ad effetto ma l’effetto di una esecuzione multi sensoriale”.

Grazie ad una potente scenografia sonora, gli spettatori verranno condotti attraverso un viaggio che va oltre la musica classica, che abbraccia linguaggi diversi allo scopo di avvicinare un nuovo pubblico ai grandi compositori italiani ed europei tra cui Verdi, Mascagni, Rossini, Beethoven, Mozart, Prokofiev e molti altri.

“L’ambito musicale è sempre più spinto verso la trasversalità, verso l’abbandono del rigido aplomb di genere” sostiene Denise Fedeli, Direttore Artistico di OSI. “Per unire la classica e il rock, però, bisogna trovare il repertorio ideale e gli interpreti capaci di sostenerlo. È quello che si è riusciti a fare nel progetto PFM in Classic, dove allo storico gruppo rock italiano è stata affiancata l’Orchestra della Svizzera italiana.

Un’iniziativa di questo tipo rappresenta per un’orchestra tradizionale l’occasione per avvicinarsi a un altro modo di intendere la musica, per collaborare con artisti validi che si esprimono con un linguaggio musicale diverso e per incontrare un pubblico nuovo e soprattutto vario, in grado di apprezzare al tempo stesso gli slanci emotivi della classica e le esplosioni ritmiche del rock. Siamo dunque entusiasti di prendere parte alla serata del prossimo 23 settembre, che interpretiamo come momento di grande apertura artistica e scambio culturale”.

E Gianluca Scandola, Presidente dei Cameristi della Scala, dichiara: “Abbiamo accolto con entusiasmo l’invito a partecipare a PFM in Classic, che vedrà i Cameristi della Scala collaborare con un mito del Rock italiano come la Premiata Forneria Marconi e una delle più importanti istituzioni sinfoniche elvetiche come l’Orchestra della Svizzera Italiana. L’idea di rivisitare con strumenti, timbri e improvvisazioni tipiche della musica moderna alcuni grandi classici della musica sinfonica sarà, non solo un’opportunità di coinvolgere pubblici diversi che non frequentano abitualmente le sale da concerto o i concerti rock, ma soprattutto un momento di ricerca artistica e di  proficua sperimentazione tra musicisti che svolgono la loro attività in ambiti molto differenti e sono accomunati dal desiderio di superare le rispettive barriere stilistiche per raggiungere risultati creativi inusuali e ad un tempo coinvolgenti ed emozionanti”.

 

 

Il Maestro Bruno Santori, che dirigerà l’orchestra per questo evento afferma: “È nel periodo romantico o post romantico che la musica sinfonica incontra il popolare e quindi i temi delle genti, trattati da grandi musicisti come Smetana o Mussorsky, si sviluppano verso la musica a programma, per strutturarsi al di fuori della forma chiusa. Oggi PFM porta questa logica al di fuori della musica sinfonica, riportando alcuni grandi temi classici nel popolare più attuale “.

L’intero incasso di questo happening sarà devoluto in beneficenza.

Il progetto PFM IN CLASSIC proseguirà con un tour teatrale in partenza da ottobre e con un CD/DVD che verrà registrato il 23 settembre, in occasione della prima al Teatro degli Arcimboldi, e pubblicato prima di Natale.

Articolo precedenteLatinoamericando Expo 2011
Articolo successivoAll’ombra del Colosseo