Pedofilo in manette, aveva abusato di un bambino di dieci anni

Pedofilo in manette, aveva abusato di un bambino di dieci anni – Carabinieri arrestano pedofilo

 

Montelibretti (Rm): – I Carabinieri della Stazione di Montelibretti, coordinati dalla dott.ssa Maria Gabriella Fazi, della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tivoli, hanno arrestato un pedofilo residente nel comune sabino per avere abusato di un bambino di meno di 10 anni. L’attività d’indagine è scaturita dalla denuncia della mamma del minore, presentata presso la Stazione Carabinieri di Montelibretti pochi giorni fa, in cui segnalava alcuni atteggiamenti insoliti del proprio piccolo, tali da ipotizzare che fossero dovuti a delle molestie sessuali subite. Le immediate indagini info-operative, condotte anche grazie all’ausilio di strumenti tecnici, hanno consentito ai Carabinieri di intervenire proprio mentre l’aguzzino stava per abusare nuovamente della sua vittima ed hanno impedito che le azioni del maniaco potessero ulteriormente degenerare. L’uomo è stato immediatamente tradotto presso la Casa Circondariale “Rebibbia” di Roma. Per lui l’accusa è di violenza sessuale su minore, aggravata, secondo quando previsto e punito dagli articoli 609bis e 609ter del nostro codice penale.

 

 

Due scippatori in manette, un pregiudicato romano ed un cittadino egiziano

 

Roma – Un pregiudicato romano di 50 anni ed un cittadino egiziano di 24 anni sono stati arrestati dai Carabinieri di Roma con l’accusa di rapina aggravata dopo essersi resi protagonisti di due distinti episodi di violente aggressioni, ai danni rispettivamente di una ragazzina romana di 13 anni e di un 26enne del Bangladesh, compiute per strappare dal collo delle vittime catenine d’oro.

Nel primo caso, il 50enne ha avvicinato la ragazzina lungo via Ottavio Assarotti. Dopo averla violentemente strattonata, le ha afferrato la catenina strappandogliela dal collo. Nell’aggressione, la giovane ha riportato lesioni giudicate guaribili in 7 giorni. I Carabinieri della Stazione Roma Monte Mario, che hanno notato la scena da lontano, sono immediatamente intervenuti riuscendo a bloccare l’uomo. Il secondo episodio, invece, ha avuto come teatro via Pietro Rovetti, zona Tor Pignattara, dove il cittadino egiziano, nella Capitale senza fissa dimora e già conosciuto dalle forze dell’ordine, insieme ad alcuni complici, ha accerchiato il bengalese, malmenandolo fino a impossessarsi della catenina e di due telefoni cellulari. Anche in questo caso il tempestivo intervento di una pattuglia dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Casilina, ha consentito di arrestare il rapinatore. Sono in corso gli accertamenti volti ad identificare i suoi complici.

 

 

4 colpi messi a segno in poche ore. Carabinieri arrestano rapinatore seriale.

 

 

Roma – Aveva messo a segno 4 rapine in pochissime ore, ma i Carabinieri della Compagnia Roma Casilina hanno posto fine alle sue scorribande rintracciandolo e arrestandolo dopo pochi minuti dall’ultimo colpo. Si tratta di un 41enne romano già conosciuto alle Forze dell’Ordine che dalle 4.00 di ieri mattina e  fino alle successive 16.30  aveva terrorizzato il quartiere Casilino. Nell’ordine, l’uomo aveva prima ripulito un bar sulla Palmiro Togliatti, quindi un laboratorio di pasticceria in via dei Ginepri, per proseguire nel pomeriggio con l’assalto ad un’edicola, in piazza delle Iris, e ad una farmacia, sempre sulla Palmiro Togliatti. Il rapinatore, dalle prime ricostruzioni, avrebbe agito sempre armato di pistola e con il volto solo parzialmente travisato. I Carabinieri della Compagnia Roma Casilina dopo aver raccolto le denunce e le testimonianze delle vittime, acquisite le immagini del circuito chiuso della farmacia, sono risaliti all’uomo. I militari dopo aver individuato il 41enne in via dei Ginepri, dopo circa mezz’ora dall’ultimo colpo, lo hanno accerchiato e arrestato nonostante abbia provato ad opporre resistenza. Nelle tasche i Carabinieri oltre a trovargli il denaro contante, probabile provento delle rapine, hanno rinvenuto anche dosi di eroina. Per il rapinatore seriale si sono aperte le porte di Regina Coeli, dove si trova a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

 

Roma – Anziana trovata morta in casa lo scorso 27 aprile. carabinieri arrestano l’assassino. L’omicidio avvenuto nel corso di una rapina nell’abitazione della donna.

 

Fu trovata morta lo scorso 27 aprile con una profonda ferita alla testa, nella sua abitazione a Vermicino dove viveva da sola. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Frascati grazie ai preziosi elementi raccolti a casa dell’anziana donna, e ai successivi accertamenti tecnici, sono risaliti ad un cittadino romeno 37enne, ritenuto responsabile della rapina nel corso della quale venne poi commesso l’omicidio. Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Roma Dott. Stefano FAVA, hanno consentito di individuare gravi indizi di reato nei confronti dell’uomo, fermato dai Carabinieri con l’accusa di “omicidio volontario aggravato, rapina aggravata e violazione di domicilio”.

 

 

Acilia – Minacciava e picchiava l’anziano padre e il figlio. Arrestato dai carabinieri per maltrattamenti in famiglia.

 

 

Dopo l’ennesima nottata di botte ricevute dal figlio ubriaco trova il coraggio di denunciarlo. I Carabinieri della Stazione di Acilia hanno arrestato P.L., italiano, 44enne, già conosciuto alle forze dell’ordine, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. L’uomo convive in un appartamento di via Telemaco Signorini ad Acilia, con l’anziano padre, 76enne ed il figlio 22enne. Quest’ultimo più volte è stato denunciato ai Carabinieri, dall’anziano padre e dal figlio, per il suo comportamento violento. Ieri notte, attorno alle 2.00, si è consumato l’ennesimo epilogo, l’uomo è tornato a casa, nuovamente ubriaco, e dal cortile sottostante ha iniziato a gridare contro l’anziano padre che, in quel momento, visto l’ora tarda, stava dormendo. Quando gli ha aperto la porta di casa, senza alcuna esitazione il 44enne, lo ha aggredito, e dopo averlo più volte minacciato, lo ha spintonato facendolo cadere a terra. L’anziano, stanco dei continui soprusi, approfittando di un attimo di distrazione del figlio, si è avvicinato al telefono ed ha chiamato il 112. In pochi minuti i militari sono giunti presso l’abitazione dove sono stati a loro volta aggrediti e minacciati dal 44enne. Dopo averlo ammanettato è stato condotto in caserma in attesa del rito direttissimo.

 

 

 

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