Paolo Jannacci canta Enzo a I suoni delle Dolomiti al rifugio Ai Todes-ci in Val di Non

Il 14 agosto al rifugio Ai Todes-ci in Val di Non, per i Suoni delle Dolomiti, è atteso uno spettacolo pieno di energia, poesia e musica durante il quale l’artista ricorda quanto creato dal padre. Per chi ha amato Enzo Jannacci e per chi non lo conosce ancora

 

Prosegue a I Suoni delle Dolomiti il percorso che porta alla scoperta della grande musica d’autore. Questa volta è il turno di Paolo Jannacci che ci viene presentato attraverso gli occhi, il cuore, l’affetto e la musica del figlio Paolo.
Uno spettacolo proposto al rifugio Ai Todes-ci, sull’Altopiano della Predaia in Val di Non, giovedì 14 agosto alle ore 14 che si preannuncia pieno di energia poetica e musicale.
Un omaggio, ma anche l’occasione per ricordare la figura e l’opera di Enzo Jannacci, facendo rivivere la sua pungente ironia e il suo amore per il jazz. Sul palco saranno presenti anche Daniele Moretto (tromba e flicorno), Marco Ricci (basso) e Stefano Bagnoli (batteria). Musica senza tanti fronzoli che arriva al cuore di chi la ascolta.
Scrive Paolo Jannacci: «Tantissimi amici hanno chiesto di potermi ascoltare in concerto, facendo vivere ancora le canzoni del papà, sapendo che io sono la persona più indicata per farlo. Ho deciso di offrire al pubblico uno spettacolo di canto e musica, che comprende il mio repertorio di brani jazz originali e le canzoni di Enzo più care al pubblico e alla mia famiglia».
Paolo Jannacci è un musicista affermato, pianista, compositore e arrangiatore che adora il jazz. Ha iniziato lo studio del pianoforte già all’età di sei anni per poi proseguire dli studi di armonia e dello strumento con il padre, Paolo Tomelleri e il maestro Ilario Nicotra. Si perfeziona al Conservatorio Giuseppe Verdi di Como con il maestro Carlo Morena.
Spesso l’abbiamo visto sul palcoscenico proprio col padre Enzo, ma la sua attività professionale è molto varia con all’attivo cinque album – l’ultimo del 2013 è intitolato “Allegra” – e, tra le altre cose, numerose colonne sonore per film come “Piccoli equivoci” di Ricky Tognazzi, “Papà dice messa” di Renato Pozzetto, “Mi fido di te” di Massimo Venier, “Voglio la Luna” di Roberto Conte e Roberto Palmieri, “Almeno tu nell’universo” di Luca Biglione e, con la canzone originale “Che si fa”, colonna sonora del film “Somewhere” della figlia d’autore e astro nascente della cinematografia americana Sofia Coppola.
Enzo Jannacci non ha bisogno di presentazioni. Tutti hanno nelle orecchie ritornelli come “Se me lo dicevi prima”, “Vengo anch’io”, “El portava i scarp da tennis” e negli occhi i duetti con Gaber.
Eppure quelli che sembravano brani leggeri e ironici sono stati una fotografia acuta e intelligente del Belpaese. Jannacci – scrive Magda Poli sul Corriere della Sera – parla di «un’umanità cialtrona, dolente, rassegnata, folle, egoista, generosa e distratta. Le sue canzoni sono umanità in movimento, popolate da esseri così poco interessanti per il prossimo da parere nessuno, dei nulla con gli occhi impastati di cemento, traffico, fatica e lacrime che vivono e muoiono contromano. Non sono grandi malfattori, ma pali guerci di bande di ladri improvvisati, sono mariti che si accorgono che gli affanni per le rate di questo e di quello hanno ucciso l’amore. Non sono grandi eroi, ma uomini che sanno morire con dignità allungando il passo».
Ha diviso il palcoscenico in duetti con tutti i grandi della musica italiana: da Paolo Conte a Adriano Celentano, da Gino Paoli a Mia Martini passando per Dario Fo, Claudio Baglioni, Enrico Ruggeri, Irene Grandi e molti altri. È scomparso a marzo del 2013.
Il luogo del concerto si raggiunge in automobile da Mollaro in direzione dell’Altopiano della Predaia fino al Rifugio Sores (parcheggio) e quindi a piedi (ore 0.30 di cammino, dislivello 260 metri, difficoltà E); da Coredo in auto fino al Passo Predaia e poi a piedi lungo sentiero indicato (ore 0.45 di cammino, dislivello 200 metri, difficoltà E).
In occasione dell’evento è possibile partecipare a una escursione con le Guide Alpine al Corno di Tres passando per Malga Rodeza (ore 4 di cammino, dislivello 500 metri, difficoltà E, info e prenotazione 0463 830133).
Qualora le condizioni meteorologiche lo rendessero necessario, l’inizio del concerto potrà essere anticipato alle ore 13. In caso di maltempo l’esibizione si terrà alle ore 21 al Palanaunia di Fondo.
Distribuzione dei biglietti disponibili (per posti non numerati) fino ad esaurimento posti fra le ore 17 e le ore 19 sul luogo di recupero. Ogni persona può richiedere al massimo 4 biglietti.
Info: 0463 830133 – 536499, www.visitvaldinon.itwww.isuonidelledolomiti.it

 

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