Non dico un filo di bugia, lo spettacolo liberamente tratto da Le Avventure di Pinocchio di Carlo Collodi in scena al Teatro Hamlet di Roma

Non dico un filo di bugia, lo spettacolo liberamente tratto da Le Avventure di Pinocchio di Carlo Collodi in scena al teatro Hamlet di Roma. Appuntamento dal 22 al 24 marzo 2019

Eri un ciocco di legno, un semplice legno da catasta utile solo, secondo Mastro Ciliegia, a riparare un vecchio tavolino. Ma tu sei un legno che parla, sorride al solo tocco di pennello. Un pezzo di legno impertinente che renderà padre un povero e vecchio falegname.

Geppetto ha creato proprio un bel burattino. Pinocchio! Sei un figliolo con poca voglia di studiare e tanta curiosità che, a gambe fatte e vestitino di carta fiorita indossato, andrai incontro ad una serie di avventure che ti porteranno a voler diventare un bambino, ad avere anche tu un cuore che batte come quello del tuo babbo.

La strada è lunga, Pinocchio! Vari incontri ti attendono: il Grillo Parlante, voce della coscienza, un po’ saccente ma lungimirante;  il perfido burattinaio Mangiafuoco, che poi così terribile non è;  il Gatto e la Volpe, “due personcine a modo” che ti mostreranno a cosa può portare l’avidità; la Fata Turchina, quella mamma amorevole di cui tanto hai sentito parlare, che ti insegnerà a non dire bugie; Lucignolo, ragazzo di strada e baldoria che ti condurrà nel paese dei Balocchi dove inaspettatamente verrai trasformato in un ciuchino da circo. Solo, negli abissi del mare, nella pancia di una balena, ritroverai Geppetto. Non era morto, disperato su di una barchetta di fortuna è venuto a cercarti.

Crescerai, Pinocchio, imparerai la lezione e potrai prenderti cura del tuo babbo. Prometterai e manterrai il tuo “Non dico un filo di bugia”.

La storia che ha affascinato molte generazioni dal 1881 in un riadattamento registico “senza età”. Il percorso di una crescita personale. “Pinocchio” non è solo una favola per bambini.

NOTE DI REGIA

La favola del burattino di legno è tra le opere italiane più rappresentate soprattutto nelle messe in scena rivolte ai più piccoli. Ma Pinocchio, come molte delle storie che conosciamo, non è solo una favola per bambini. È la storia di una crescita personale ed i personaggi incontrati, seppure dietro sembianze animalesche o fantastiche, rappresentano le varie sfaccettature del nostro mondo.

Pinocchio è patrimonio di una memoria collettiva che accomuna grandi e piccini. Più o meno consapevolmente ognuno di noi riveste i ruoli dei personaggi descritti da Collodi o ha vissuto esperienze affini: abbiamo tutti il nostro saggio e noioso Grillo parlante che ci ricorda che faremo la fine di Lucignolo o un Geppetto borioso e apprensivo che ci ama; una Fata, premurosa e accogliente, in grado di svelare ogni nostra piccola bugia o loschi individui che vogliono truffarci.

Per questi motivi “Non dico un filo di Bugia” è uno spettacolo senza età, dove i bambini potranno rivedere la storia nota, anche le avventure e le emozioni spesso eliminate nei cartoni animati, e gli adulti potranno immedesimarsi in quel burattino che per diventare grande ed avere un cuore, ma anche autonomia e consapevolezza, ha dovuto affrontare varie dis-avventure.

La scena si apre con un ciocco di legno al centro, fulcro della trama di una storia ben più grande di quanto lo stesso Pinocchio potesse immaginare.

Burattino rigido, appena creato, impara ben presto a muoversi e a ribellarsi.  Mosso da curiosità ed indolenza va alla scoperta del mondo, in buona fede in verità, ma a volte i buoni proposito non bastano.

La maschera a rappresentare un carattere già ben delineato del burattino: dispettoso, irriverente, ma anche generoso e amorevole. Una maschera che, tuttavia, cela il volto del bambino.

Due case i luoghi sicuri per Pinocchio, quella di Geppetto e la casa della Fata. Non perché luoghi perfetti, ma perché luoghi sinceri e protettivi. Nel centro la strada, il mondo. Lì, da solo, Pinocchio deve prendere delle decisioni, accettare o rifiutare, affrontare o cedere alle lusinghe.

C’è l’ironia di una burattino impertinente e dispettoso, ma anche la malinconia e la tristezza del bambino che affronta la perdita delle persone amate o il terrore della violenza, la paura. E poi la resilienza, l’ottimismo e la tenacia di cercare il lato positivo anche se le disavventure sono davvero tante.

Pinocchio scioglie gradualmente i nodi di quei fili invisibili che lo trattengono nel suo essere un burattino. Finalmente toglie la maschera e scopre un cuore che batte proprio come quello del suo babbo. Ora sì che può affermare il suo “Non dico un filo di bugia”. (Cristina Frioni)

Adattamento e Regia: Cristina Frioni

DAL 22 AL 24 MARZO 2019

Ore 21 – Domenica Pomeridiana ore 18

TEATRO HAMLET

Via Alberto da Giussano, 13 – Roma

Con Alberto Albertino, Roberto Belli, William Calvanese, Maria Caso, Cesare Ceccolongo, Carlo Colella, Antonella Petrone, Sandra Rossi  e con Deborah Armenia nel ruolo di Pinocchio

Infoline e Prenotazioni:

Teatro Hamlet  – Tel. 0694842463

Compagnia Altrove  – 3494923248 – Email: altrovecompany@gmail.com

Biglietti : Intero 12€ + 2€ tessera (dai 12 anni)Ridotto 10€ fino ai 12 anni (Pagamento al botteghino  del Biglietto+Tessera)

Tesseramento teatro online necessario: www.teatrohamlet.it/Online/Associati.html

NB: La tessera deve essere compilata dai 6 anni, ma si paga dai 12 anni.

Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/437008993506922/

CAST ARTISTICO

Cristina Frioni – Regia

Sin da piccola appassionata di musica e teatro, studia fisarmonica e partecipa alle diverse rappresentazioni scolastiche fino al liceo.

Si diploma nella Scuola teatrale “La Maschera in soffitta” diretta da Luciano Bottaro, dove segue anche un corso di regia ed è assistente dell’ insegnante di dizione Floriana Ferrer; successivamente collabora con la Workartsociety dello stesso Bottaro, mettendo in scena diverse opere di Shakespeare e “Baccanti vs Muse”.

Nel 2013 comincia la collaborazione con TeatroSenzaTempo mettendo in scena diversi spettacoli tra cui inediti “Piombo&Cocaina”, scritto da Antonio Nobili, regia di Pietro De Silva,”Vite Parallele” di Antonio Nobili, classici della letteratura come “Nozze di Sangue” e “La Zapatera” di F.G. Lorca regia Antonio Nobili,”Il Fantasma di Canterville” di Wilde regia Mary Ferrara, fino a musical come “Rocky Horror Pucture Show” per la regia di Antonio Nobili, “Club 2.7” di Mary Ferrara. Si occupa, nel 2017, dell’ adattamento e della Regia di “Canto di Natale” di Dickens con Alessio Chiodini.
Dal 2014 organizzatrice, attrice e regista della stagione teatrale per bambini “Il Castello Delle Favole” con TeatroSenzaTempo.

Ha seguito diversi seminari di teatro, regia e canto con, tra gli altri, Antonio Nobili, Raffaella Misiti, Emiliano Begni, Marco Simeoli, Alessandro Fabrizi, Giancarlo Fares, Gabriele Guarino, Francesco Branchetti, Mamadou Dioume, Sabrina Dodaro.  Nel 2016 costituisce con Carlo Colella, Sandra Rossi ed Elisabetta Raoli la “Compagnia Altrove” con la quale mette in scena “Se a Didone il nulla pare” nel ruolo della Fama e “Natale alla Carbonara” nel ruolo della ciociara Vittoria.

Deborah Armenia

Classe 1970. Appassionata della letteratura ed amante dell’Arte in genere frequenta l’ambiente artistico sin da piccola. Si affaccia al mondo del teatro nel 2011. Si diploma nel 2014 presso la scuola KairosTeatro di Roma, sotto la direzione di Fiorella Arnò e Pietro Panzieri. Negli anni di formazione partecipa a vari spettacoli tra cui Manicomicando”, “Io… Ionesco”, “Così è se vi pare”, “Le nozze”, “Decamerone”, “Esercizi di Stile”, “La favola del figlio cambiato” e “La vecchia signora”, tutti per la regia di Pietro Panzieri e Fiorella Arnò. Ha partecipato allo stage di “Teatro Comico” tenuto dall’ Accademia del comico.

Ha fatto parte della Compagnia Stabile Kairos con la quale ha portato in scena due spettacoli in lingua napoletana, “Miseria e Nobilità” e “Una tranquilla domenica di giugno”.
Ha partecipato allo spettacolo “E ci chiamano matti” di Luca Franco per la regia di Maria Caso.
Inoltre, ha collaborato con la Compagnia Altrove in qualità di Assistente alla Regia e Tecnico Audio-Luci negli spettacoli “Se a Didone il nulla pare” e ” Natale alla Carbonara”, scritti e diretti da Sandra Rossi

Alberto Albertino

Diplomato con il programma “Advanced Performing Year in Acting” alla Gaiety School of Acting a Dublino Alberto ha studiato fra gli altri con Veronica Rocca (Teatro della Tosse di Genova), Oreste Valente, Valter Malosti, Rena Mirecka, Lina Bernardi, Claudio Botosso, Marco Simeoli, Pietro De Silva, Hal Yamanouchi e Jeremy Irons.

Ha lavorato in televisione (A un passo dal cielo 5, I Medici 2, Don Matteo 11, Distretto di Polizia 9 e 10, RIS 5, Benvenuti a tavola, Centovetrine) ma è nel teatro che ha ottenuto le sue principali soddisfazioni con esperienze che lo hanno portato a calcare le scene in Irlanda e Stati uniti.
A Roma collabora con frequenza con diverse compagnie; con la Compagnia Enter e la regia di Luca Milesi ha interpretato Giovanni Falcone in “Noi e loro”, il brigante Carmine Crocco in “Ninco Nanco 150” e Fidel Castro in “El – La Leggenda di Che Guevara”. Con “Tribù” di Duccio Camerini, nel ruolo di Dudù, ha vinto a Settembre 2015 il premio miglior spettacolo al 5° Festival Nazionale di Teatro a Casamarciano.
Con Intervallo Teatro ha interpretato il ruolo del Capitano Umberto in “Fogli di immenso silenzio” ispirato dall’esperienza bellica del giovane Ungaretti e nuovamente di Giovanni Falcone in “Stato Liquido”.

Con la compagnia TeatroSenzaTempo ha lavorato con la regia di Antonio Nobili nel ruolo del padre, dell’alcalde e di zio Pedro nella trilogia Lorchiana “Nozze di Sangue”, “La Calzolaia Prodigiosa” e “Donna Rosita Nubile”. Attualmente in tournée in diverse città d’Italia con lo spettacolo “Dio arriverà all’alba” basato sulla vita della poetessa Alda Merini, nel ruolo del Dottor Gandini. Cristina Frioni, oltre ad aver condiviso spesso le scene, lo ha già diretto in “Canto di Natale” dove è stato il Fantasma del Natale Presente.

Roberto Belli

Nasce a Roma e grazie al ballo si affaccia al mondo dello spettacolo partecipando, come ballerino figurante, ad alcune fiction come “Salvo D’acquisto” e “Questa è la mia terra”, e serie televisive come i “Cesaroni”. Poi grazie alla passione verso il doppiaggio approda al teatro, diplomandosi alla scuola Kairos teatro di Roma. Comincia qui una rassegna di spettacoli per la regia di Pietro Panzieri e Fiorella Arnò. Negli anni successivi inizia a collaborare con varie compagnie e vari registi, come Marco Simeoli, Goffredo Maria Bruno, Carmelo Savignano, Cristina Frioni. Per puro diletto si accosta anche ai musical diretti sia da Valeria Monetti e Daniele Derogatis, che da Carlotta Tommasi e Barbara Nucci.

William Calvanese

Nato a Roma, laureato in Scienze Giuridiche, inizia il proprio percorso artistico come presentatore TV di televendite su diverse emittenti locali romane oltre a presentare concorsi di bellezza e eventi musicali. Ha frequentato un Master di posa fotografica, portamento, dizione, trucco scenico, pubblicità presso la “Senlui Studio” di Roma nonché diversi Workshop di Musical Theatre e di canto. Scopre la passione per la recitazione nel 2009 iscrivendosi alla Scuola di Teatro “Kairos” e conseguendo il Diploma di Attore nel 2012. Da allora ha partecipato a diversi spettacoli teatrali allestiti da diverse compagnie, cimentandosi oltre che nel comico e nel drammatico, anche nel Musical con vari spettacoli, tra cui “Mamma Mia!” per la Regia di Daniele Derogatis e Valeria Monetti, e nella Commedia in Lingua Napoletana con “Miseria e Nobiltà” per la Regia di Fiorella Arnò e Pietro Panzieri e nel ruolo di Eduardo in “Napule è nu Paese Curiuso” per la Regia di Marco Simeoli. Dal 2015 fa parte della Compagnia Stabile della Kairos Teatro.

Maria Caso

Nasce a Salerno , regista e attrice teatrale. Laureata in Psicologia e Sociologia. Diplomata dalla Scuola di Recitazione e Dizione alla Kairos Teatro. Formazione musical presso “TeatroSenzaTempo” e KairosTeatro; Diploma come Presentatore, Intrattenitore, Animatore di gruppi presso la “Hope Music School”. Sin da piccola Studia danza classica, pianoforte e violino, all’età di 12 anni entra al conservatorio.

Aiuto Regia di Marco Simeoli per alcuni spettacoli a livello nazionale quali “Morta zia la casa è mia”, “Tomorrow morning: domani ti sposo…domani ti lascio-Musical”, “La Storia d’Itaglia”.

Presso KairosTeatro Aiuto regia, attrice e insegnante di spettacoli in Napoletano quali “Napule è nu paese curioso” per la Regia di Marco Simeoli , “Miseria e Nobiltà” e “Una tranquilla domenica di Giugno” per la Regia di Pietro Panzieri e Fiorella Arnò. Inoltre, docente in diversi laboratori teatrali per bambini, ragazzi ed adulti. Regista e attrice in diversi spettacoli in scena nel territorio romano.

Cesare Ceccolongo

Nasce a Viterbo il 27/05/1993. Si appassiona al mondo teatrale già durante l’infanzia seguendo spesso il padre che recitava in una compagni amatoriale. Vuole approfondire gli studi teatrali e si iscrive al corso di laurea in “Arti e Scienze dello spettacolo” presso La Sapienza e all’Accademia di Arti Drammatiche “TeatroSenzaTempo”, diretta da Antonio Nobili, dal 2014 al 2016. Nel 2017 frequenta per un anno la Scuola di recitazione cinematografica “YD Actor’s-Yvonne D’Abbraccio Studio”. Nel corso degli anni frequenta vari laboratori e lezioni con Maestri come Lorenzo Salveti, Pietro De Silva, Alessandra Schiavoni, Filippo Gili, Ugo Luly, Cathy Marchand. Frequenta inoltre anche due laboratori di Cabaret e Scrittura comica tenuti da Alessandro Mancini e Emiliano Luccisano.

Nel 2018 partecipa come attore al Festival “Quartieri dell’Arte” di Viterbo negli spettacoli “And so My Face Became my Scar” regia di Lorenzo D’Amico Carvalho, Davide Sacco e Riccardo Sinibaldi e “Tra le Quinte dell’Anima” regia di Riccardo Sinibaldi. Insieme all’attrice Giulia Celletti interpreta e dirige lo spettacolo “Sorry Hamlet”

Carlo Colella

Attore Napoletano, scopre il teatro fin da piccolo cimentandosi nel teatro della tradizione napoletana. Approda poi nella compagnia giovani del Mercadante diretta da Nello Mascia che grazie al progetto Teatro Campano porta in scena le produzioni annuali in tutti i maggiori teatri della regione. Si diploma poi a Roma nell’Accademia europea dello spettacolo”La maschera in soffitta”. Collabora con diverse compagnie romane e non. Diverse anche le collaborazioni in spot e cinema. Fonda nel 2016 insieme ad altri attori La Compagnia Altrove portando in scena ‘Se a Didone Il nulla Pare’ e “Natale alla Carbonara”, di cui è anche aiuto regista.

Sandra Rossi

Nata a Roma, inizia il suo percorso di formazione alla scuola di teatro Kairos, e si diploma all’ Accademia del Teatro e dello Spettacolo “La Maschera in Soffitta”. Prosegue i suoi studi frequentando stage e laboratori teatrali con attori e registi, tra cui Andrea Pangallo, Danilo Nigrelli, Luca Ventura e Clara Galante, presso la Scuola di Teatro “La Scaletta”, e nel 2017 frequenta il workshop “Il potere dell’attore” tenuto da Doris Von Thury.
Nel 2018 frequenta il corso di drammaturgia teatrale tenuto da Rosario Galli.
Negli anni ha partecipato a spettacoli teatrali allestiti da diverse compagnie romane. Dal 2016 è membro e fondatore della Compagnia indipendente “Altrove”, con cui ha portato in scena lo spettacolo “Se a Didone il Nulla Pare” e “Natale alla Carbonara”, di cui è anche autrice e regista

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