Nascondeva coca e revolver in macchina. Pusher in manette

Nascondeva coca e revolver in macchina. Pusher in manette – Roma – Coca e revolver in auto in via Appia. Carabinieri arrestano un altro pusher 

 

Non si esclude che fosse pronto a sparare per questioni di droga, l’uomo – L. P., cinquantenne, romano, pregiudicato – arrestato, nel primo pomeriggio di ieri, dai Carabinieri della Stazione Roma Appia dopo un controllo, poiché trovato in possesso di un revolver e droga. I militari dell’Arma, nel contesto di un’intensificazione delle attività di prevenzione e contrasto al fenomeno degli stupefacenti e delle rapine nell’area sud orientale della Capitale, hanno notato l’uomo, in via Appia Nuova, nei pressi di una filiale di banca del quartiere Statuario, mentre si avvicinava all’istituto di credito con fare sospetto. A tal punto da far scattare l’immediato intervento dei Carabinieri, che seguivano la scena appostati nelle vicinanze a bordo di una macchina civetta. Al momento della identificazione, il soggetto ha tentato di disfarsi di alcune dosi di cocaina. Immediatamente è scattata la perquisizione all’interno del suo Suv di grossa cilindrata, che ha consentito di rinvenire, nonostante fossero stati ben occultati nel portabagagli, numerose bustine di cocaina pronte per essere venduta, nonché un Revolver marca “Smith e Wesson” calibro 38 con matricola abrasa e cartucce inserite, pronta per essere utilizzata in caso di necessità. Nella disponibilità immediata dell’uomo è stata anche trovata una consistente somma contante di denaro, sia in euro che in dollari. Le successive perquisizioni, eseguite presso tre distinti domicili in uso al 50 enne romano, hanno permesso inoltre di rinvenire un bilancino di precisione, probabilmente utilizzato per pesare le dosi da confezionare, un machete di grosse dimensioni, un fucile ad aria compressa e due pistole a salve prive del tappo rosso, fedeli riproduzioni di armi semiautomatiche del tipo comunemente usato anche per effettuare rapine. L’uomo, con precedenti, arrestato con l’accusa di detenzione di armi e munizioni nonché detenzione illecita di sostanze stupefacenti è stato tradotto presso il carcere di Regina Coeli.

 

 

Nascondeva dei fucili da caccia rubati in un terreno. Carabinieri denunciano uno straniero e un’italiana proprietaria del terreno.

 

 

Fracati – La scorsa notte i Carabinieri della Stazione di Monte Compatri nel corso di un servizio di un controllo straordinario del territorio, hanno denunciato a piede libero per ricettazione, riciclaggio, detenzione abusiva di armi e detenzione di arma clandestina un cittadino romeno senza fissa dimora, di 47 anni, già conosciuto alle forze dell’ordine. L’uomo domiciliato provvisoriamente in un terreno di Monte Compatri in via Pratoni Parti Comuni, è stato trovato in possesso di un auto, da accertamenti risultata rubata a Roma l’anno scorso, su cui aveva poi apposto una targa romena “pulita”. La mattina successiva lo straniero, preoccupato di un possibile controllo da parte dei Carabinieri, si è recato in caserma ed ha consegnato due fucili, entrambi risultati rubati nel 2009 a Roma, di cui uno, con matricola abrasa, che gli erano stati consegnati dalla proprietaria del terreno dove si era posizionato con la sua roulotte. I militari hanno quindi effettuato anche una perquisizione a casa della proprietaria del terreno, una donna di 58 anni, di origini calabresi ma da anni residente a Roma, all’interno della quale hanno rinvenuto due carabine ad aria compressa. Anche la donna è stata denunciata a piede libero per  ricettazione, detenzione abusiva di armi e detenzione di arma clandestina. Le armi sono state tutte sequestrate mentre solo i due fucili da caccia sono stati inviati per gli accertamenti del caso agli esperti del RIS di Roma.

 

 

Flaminio – Dopo qualche bicchiere di troppo si azzuffano senza motivo. I carabinieri arrestano i tre litiganti.

 

 

Roma –  I Carabinieri della Stazione Roma Flaminia hanno arrestato 3 stranieri che, in Via Luisa di Savoia, nei pressi di Piazzale Flaminio, hanno dato vita ad una violenta rissa. I protagonisti della violenta lite, che è scaturita per futili motivi e probabilmente dopo qualche bicchiere di troppo, sono due cittadini russi di 26 e 32 anni, e uno ucraino di 48 anni. Il 26enne ed il 48enne si sono scagliati contro il 32enne. In quel momento passava un centauro che, vedendo i tre che se le stavano dando di santa ragione con calci e pugni, si è fermato ed ha chiamato il 112. I militari, giunti immediatamente sul posto, hanno raccolto la testimonianza del richiedente ed hanno arrestato i tre litiganti. Medicati e subito dimessi dall’ospedale “San Pietro”, per le lievi ferite riportate, i tre saranno processati con rito direttissimo in cui dovranno rispondere di rissa aggravata.

 

 

Roma – Polizia e carabinieri arrestano falso ufficiale giudiziario mentre truffa un ingenuo cittadino all’interno del tribunale civile

 

Nella tarda mattinata di ieri i Carabinieri del Nucleo Tribunali e gli Agenti del Commissariato di P.S. “Palazzo di Giustizia”, dopo un breve inseguimento nei corridoi del Tribunale Civile, hanno arrestato C.G. cl.’61, romano, celibe, con numerosi precedenti, poiché poco prima, all’interno del Tribunale, aveva avvicinato un ignaro agricoltore e, qualificatosi falsamente come Ufficiale Giudiziario, gli aveva prospettato l’opportunità di poter acquistare due I Phone 4 e  un p.c. portatile.In tale prospettiva, l’ingenuo coltivatore aveva consegnato allo sconosciuto 280,00 euro in contanti ma, mentre attendeva la materiale consegna della merce, insospettito dal comportamento dello sconosciuto, si è rivolto all’Agente e al Carabiniere in servizio all’ingresso del Tribunale.Questi, avendo già ricevuto analoghe segnalazioni nei giorni precedenti ed avendo percepito che poteva trattarsi della stessa persona già indicata da altre vittime di analoghi raggiri, si sono immediatamente messi alla ricerca del soggetto e, dopo averlo individuato lungo i corridoi, lo hanno inseguito tra lo stupore di Avvocati e cittadini, catturandolo dopo poche centinaia di metri. L’arrestato, che non ha opposto ulteriore resistenza, era di fatto irreperibile presso la sua ultima residenza romana (nei pressi del GRA lungo la via Laurentina) da quasi due anni, probabilmente proprio per sottrarsi alla giustizia, atteso che i suoi trascorsi giudiziari lo dipingono come un vero e proprio maestro della truffa. C.G. è stato messo a disposizione dell’A.G. e, questa mattina, verrà giudicato con rito direttissimo.

 

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