Music for Africa, escono 2 nuovi brani del progetto

Music for Africa, escono 2 nuovi brani del progetto. Il 29 settembre saranno disponibili nei negozi online due nuovi singoli interpretati dal cantante Clayton Bryant, in collaborazione con il Soweto Gospel Choir, facenti parte del progetto ‘Music for Africa’. Durante lo scorso mese di marzo 2017 sono uscite le prime due canzoni del progetto, supportate dal relativo video. La prima canzone, ‘Where Will It End’,  è stata interpretata da diversi artisti, nella versione del grande coro dei  Wits, dell’Università di Johannesburg, che l’hanno cantata in lingua inglese ed in Zulù, insieme a due artisti reggae africani, Thuthukani Cele, South African native ex collaboratore musicale e tastierista di Lucky Dube, e dall’artista congolese Mermans Mosengo Kenkosenki “A Legend Of Reggae”. Questa versione del brano è stata dedicata alle vittime del  massacro dei giovani studenti di Garissa,  avvenuto il 2 aprile 2015 in Kenya. I Soweto Gospel Choir hanno realizzato la versione del brano ‘Where will it end’, insieme al grande interprete newyorchese, di musica soul, Clayton Bryant, che ha lavorato con artisti come Bruce Springsteen, Elton John, Sting, Aretha Franklin, John Legend, Natalie Cole, Michael Jackson, Whitney Houston e molti altri ancora. La versione dei Soweto è accompagnata da un video realizzato nella città di New Yor, a partire da Ground Zero per evidenziare la rinascita e la speranza per il futuro. ‘Where will it end’ è un inno  per la pace tra i popoli e l’uguaglianza e  il rispetto delle religioni. Da Garissia infatti si è aperto un periodo molto difficile, dove tantissimi giovani sono stati uccisi da vili attentati nel mondo, spesso per l’appartenenza religiosa. Come i 35 cristiani  copti uccisi su un autobus in Egitto, tra i quali molti bambini, o le stragi di Parigi, Nizza, Manchester, Barcellona. Questa canzone di protesta pacifica è rivolta ai giovani jadisti, che uccidono ragazzi innocenti, senza alcun motivo. Nessuno di loro aveva fatto loro del male: ”Tell me how can you hate me, when you don’t know me?” (Dimmi come mi puoi odiare, quando non mi conosci?). Il secondo brano dal titolo ‘Because You are There’ (Schiavolini-Turner), è stata interpretata da alcuni solisti africani insieme al grande coro internazionale dei Soweto Gospel Choir, che ad oggi hanno collaborato con alcuni dei più importanti artisti internazionali come i Queen, Bono, U2, Eurythmics, Celine Dion, Peter Gabriel, Amy Winehouse, Jimmy Cliff, Diana Ross, Josh Groban, Aretha Franklin, Harlem Gospel Choir, Stevie Wonder, Alicia Keyes, Queen Latifa, Red Hot Chili Peppers, Robert Plant, Eddie Grant, Wyclef Jean e tanti altri. Questa canzone è un inno di speranza  rivolta ai giovani.   La seconda canzone di Bryant Clayton “Till the end of time”, con la produzione artistica di Mariano Schiavolini,  è stata registrata nello studio Downtown di Johannesburg (studio storico dove hanno inciso i dischi i più importanti artisti africani, a sostegno dei diritti umani e contro l’apartheid) dai musicisti di Mirian Makeba, è stata  cantata a New York nello studio Engine Room Audio a Broadway. Il brano è stato poi mixato dall’ingegnere del suono e music producer Richard Mitchell, un ingegnere del suono di RM Recordings che ha lavorato sulle tracce sonore di Tarzan 2 e The Lion King e con artisti internazionali del calibro di John Legend, Toto, Tina Turner e Will Smith, oltre ad aver registrato per le principali leggende del Jazz sudafricano come Hugh Masekela, Sibongile Khumalo, Jonas Gwangwa e Ray Phiri tra gli altri. Riguardo il progetto “Music for Africa” “Music for Africa” è un progetto del compositore e produttore italiano Mariano Schiavolini, dopo aver iniziato una collaborazione a Johannesburg circa due anni fa, realizzando un progetto che ha unito tra loro elementi di Gospel, Soul, Jazz e Progressive. Il progetto ha visto la collaborazione di Schiavolini con i famosi e celebri Soweto Gospel Choir  e un gran numero di musicisti di talento provenienti da varie parti del mondo. Mariano Schiavolini produce musica per il mercato statunitense, e lavora con artisti internazionali. Ha realizzato ad oggi una serie di brani, in collaborazione con musicisti di varie parti del mondo: Sud Africa, Congo, Zimbawe,Inghilterra, Macedonia, Stati Uniti, che hanno contribuito a rendere le canzoni innovative e fuori degli schemi musicali attualmente utilizzati.

 

Articolo precedenteAndrea Zoli porta il successo del Premio Poggio Bustone al Mei di Faenza
Articolo successivoIncontri Culturali d’Autunno al Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide