Museo Nazionale di Archeologia del Mare di Caorle. Una visita immersiva ed esperienziale per tutti

Museo Nazionale di Archeologia del Mare di Caorle. Una visita immersiva ed esperienziale per tutti – Il 27 luglio 2018 si è inaugurata la mostra multimediale al Museo Nazionale di Archeologia del Mare di Caorle (Venezia) una nuova sezione, dedicata alla storia del brick Mercurio, un’imbarcazione da guerra a due alberi, costruita in età napoleonica e ceduta dai Francesi alla flotta italiana. Il vascello saltò in aria il 22 febbraio del 1812, colpito durante la battaglia di Grado, combattuta dagli Italo-francesi contro gli Inglesi.

Per rendere la visita immersiva ed “esperienziale”, adatta a diversi tipi di pubblico, in questa nuova sezione sono stati realizzati dispostivi multimediali e interattivi, schermi touch che permettono di esplorare la ricostruzione del Mercurio o lo scavo del relitto, dispositivi che permettono di sfogliare documenti digitalizzati come il ruolo di bordo e le videoproiezioni usate per “aumentare” la capacità narrativa degli oggetti e degli eventi più significativi.

In una sala si trovano anche la ricostruzione della poppa in scala reale, armata con le carronate, la riproduzione in scala 1:2 delle ordinate del vascello e alcune vetrine in cui sono stati esposti i numerosi reperti rinvenuti nello scavo subacqueo corredati da pannelli.

Tooteko ha prodotto molte delle opere multimediali in mostra, ampliando l’offerta di prodotti destinati al mercato Museale ed è oggi in grado di offrire un servizio a 360° che spazia dalla progettazione e allestimento fino a contenuti multimediali hi-tech custom-made.

Tooteko, startup innovativa a vocazione sociale, sviluppa tecnologie che combinano esperienza tattile e informazioni audio, permettendo ai disabili visivi di vedere gli oggetti e il mondo che li circonda. La tecnologia si costituisce di un anello in grado di riconoscere sensori NFC all’interno di opere tattili e di farne corrispondere delle informazioni audio via smartphone.

Tooteko, vincitore del Seal of Excellence dell’Unione Europea, è oggi presente in diversi musei della penisola, tra questi il Museo dell’Ara Pacis di Roma, il Museo Archeologico di Massa Marittima, il sito Archeologico di Lu Brandali in Gallura e tecnologia abilitante del progetto Europeo VIBE (Voyage inside a Blind Experience) itinerante tra Siena, Cork (Irlanda) e Zagabria (Croazia).

Il progetto dell’allestimento multimediale è a cura di Cristina Barbiani direttrice del Master in Digital Exhibit, in collaborazione con il laboratorio di Fotogrammetria CIRCE, il Master in Architettura Digitale dello IUAV di Venezia e l’Università Cà Foscari di Venezia.

Articolo precedenteCristiano Micalizzi: armonie jazz funky a Parco Schuster l’8 luglio
Articolo successivoA Camogli tra escursioni, gite in barca e mostre per la V edizione del Festival della comunicazione