Monica Scattini, si è spenta. Uno dei volti più amati della commedia italiana ci ha lasciato

Monica Scattini, uno dei volti più noti ed amati del mondo della commedia italiana si è spenta a 59 anni. L’attrice nata e cresciuta a Roma era figlia del regista Luigi Scattini. Si è fatta strada nel mondo della tv e del cinema dove ha lavorato con grandi registi, da Ettore Scola («La famiglia») a Mario Monicelli («Parenti serpenti»). Nel 1983 ha vinto con «Tolgo in disturbo», di Stefania Casini e Francesca Marciano, il Nastro d’Argento come migliore attrice e, nel 1994, è arrivato anche il David di Donatello, come migliore attrice non protagonista per il film di Simona Izzo, «Maniaci sentimentali». Attrice di commedie, la Scattini, ha interpretato la tipica toscana benestante ed un pochino snob.

Debutta in Fatti di gente perbene, un film prodotto nel 1974 dal padre Luigi e diretto da Mauro Bolognini e da quel momento la sua carriera è stata in continua ascesa. La vedremo, infatti, in moltissime pellicole tra cui Un sogno lungo un giorno di Francis Ford Coppola, Dancing Paradise di Pupi Avati, e ancora in Ballando ballando di Ettore Scola. Negli anni ’80 la ritroviamo nel cast della commedia Rimini Rimini di Sergio Corbucci; negli anni ’90 recita per Mario Monicelli, Dino Risi, Carlo Mazzacurati, Christian De Sica e Carlo Vanzina.

Anche nel 2000 la sua carriera prosegue a vele spiegate. La ritroviamo come attrice nella co-produzione internazionale Nora diretta da Pat Murphy e interpretata da Ewan McGregor e Susan Lynch; nel 2007 è nel film con Luca Argentero in Lezioni di cioccolato; nel 2009 fa parte del cast internazionale del musical Nine di Rob Marshall e nel 2012 lavora nella produzione francese Cloclo, un film ispirato alla vita di Claude François. Lo scorso anno l’attrice ha fatto la sua ultima apparizione con un ruolo nella commedia Una donna per amica di Giovanni Veronesi.

Ora, dopo una sfolgorante carriera quell’attrice, quella donna e quell’amica da molti amata si è spenta lasciando una traccia indelebile nella storia della commedia e della filmografia italiana ma anche un vuoto incolmabile.

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