Mangia sano, vivi più di 100 anni. Se vuoi, puoi. Il libro di Leonardo Conte

Mangia sano, vivi più di 100 anni. Se vuoi, puoi. Il libro di Leonardo Conte

Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo

Ippocrate di Coo

Ippocrate, padre della medicina vissuto fra il V e IV secolo a.C, aveva già detto quello che oggi molti sembrano aver dimenticato: un’alimentazione a base di cibi sani è il farmaco più potente che esista sul pianeta Terra. E l’unico a non avere controindicazioni.

Eppure, quello che sembrava evidente all’uomo del V secolo a.C. oggi sembra essere stato dimenticato dai più. Si è persa ogni cultura del buon cibo e, soprattutto, la consapevolezza del legame di causa-effetto che lega il cibo sano e la buona salute.

Il corpo umano è una macchina perfetta che va rispettata e alimentata correttamente. Solo così si manterrà a lungo in perfetta efficienza e in salute.

CHI SONO

Mi chiamo Leonardo Conte, ma tutti mi chiamano Nandino. Sono nato in un paesino di collina in provincia di Matera, San Giorgio Lucano, nel 1951.

Con il mio papà, che di mestiere commerciava in animali vivi, ho viaggiato in lungo e largo per l’Italia. Non appena potevo lo seguivo in tute le fiere a cui partecipava. All’epoca, le campagne erano piene di animali che pascolavano.

Ho studiato chimica industriale: ho frequentato il biennio a Lauria in provincia di Potenza; il diploma l’ho conseguito a Salerno. Ma la mia passione, il mio vero desiderio era quello di continuare il mestiere di mio padre. Anche se lui non voleva: a quei tempi i genitori per i figli desideravano il posto fisso, e un’emancipazione dal lavoro connesso alla terra e alla campagna.

Tuttavia io, testardo, andai dritto per la mia strada. Decisi di raccogliere la sua eredità. Per continuare a viaggiare, anche, ma soprattutto per ampliare gli orizzonti dell’azienda familiare.

Era bello lavorare, non sentivo il peso della fatica ed ero soddisfatto di quello che facevo. Lavoravo notte e giorno. Quello è stato il periodo più felice e più pieno della mia vita: il lavoro, il matrimonio, l’arrivo dei figli, la crescita personale e aziendale. Ho dato lavoro a molte persone che ancora oggi mi ringraziano, quando ci si incontra.

Ma tutte le cose, belle o brutte che siano, hanno un inizio e una fine. E la fine di quel lavoro arrivò quando presi consapevolezza.

La consapevolezza che era cambiato lo scenario in cui operavo. Era diventato quasi impossibile trovare degli animali genuini, nutriti con alimenti naturali e non trattati con ormoni, cortisone, antibiotici. Nel 1999 ho quindi deciso di interrompere le attività commerciali per dedicarmi solo all’allevamento.

Sono stato uno dei pionieri della produzione di carne biologica in Italia. Ho impiantato allevamenti in Basilicata e in Sardegna, allevamenti a ciclo chiuso e allo stato semi-brado sia di bovini sia di suini.

Per un periodo sono stato fornitore sia di Esselunga sia di NaturaSi, oltre che di altre piccole realtà che si stavano avvicinando al biologico. Purtroppo, i tempi non erano pienamente maturi e il consumatore non era ancora consapevole del valore del cibo prodotto col metodo biologico. In altre parole, non accettava ancora di spendere di più per avere di meglio. Dovetti svendere le miei produzioni nel mercato del convenzionale con grave perdita economica.

Questa disavventura ha segnato senz’altro le mie tasche, ma non mi ha certo fatto cambiare idea. Ero e resto convinto che questa è la strada da seguire per nutrirci in modo sano e genuino e sano.

Da quelll’esperienza è nata l’idea di fare dei salumi genuini senza conservanti. Tali e quali ai salumi che avevano sempre fatto i miei nonni e i miei genitori. Agli inizi degli anni Duemila, produrre avendo in testa esclusivamente qualità e salubrità del prodotto significava andare controcorrente. Pazienza. Sono abituato a fare di testa mia.

Ero convinto che produrre salumi senza conservanti, senza nitriti e senza nitrati fosse perfettamente possibile. Ma che si dovesse partire dagli animali “giusti”. Avevo bisogno di allevare porci, animali liberi nutriti con alimenti naturali, per ottenere una carne genuina, non inquinata, che contenesse poca acqua e che si adattasse bene alla trasformazione in salumi genuini. Senza l’uso di nitriti e nitrati.

Già nel 2000 ho inserito in azienda venti fattrici (scrofe) e due riproduttori (verri), facendoli vivere allo stato semi-brado. Incominciai a farli nascere e crescere come una volta, come io stesso avevo fatto da ragazzino quanto aiutavo mio padre.

Negli anni, le letture e gli approfondimenti sono arrivati a sorreggere le mie intuizioni. Leggendo e rileggendo, su internet e sulle varie riviste scientifiche che si occupano di alimentazione, ho trovato la conferma: i salumi, le carni, tutti i cibi trattati con i conservanti recano seri danni alla salute.

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