L’intervento Luigi De Servio di AD Infront a Miss Italia

L’intervento Luigi De Servio di AD Infront a Miss Italia – “L’idea di collaborare con Miss Italia è stata semplice. Lo sport, che è l’attività principale di Infront, rappresenta ormai l’intrattenimento”, ha detto Luigi De Servio, amministratore delegato di Infront nella conferenza stampa di presentazione di Miss Italia 2018.

Illustrando l’impianto che ha ospitato l’incontro con la stampa, ha aggiunto: “Questo è un centro di produzione in cui ci sono 7 studi di varie dimensioni; noi facciamo televisione, facciamo la parte che normalmente non si vede, non si presenta al pubblico. Qui si fa il programma di Crozza e quello di Jerry Scotti, abbiamo “Guess my age” nello studio accanto, abbiamo fatto “XFactor”; è una struttura produttiva molto rilevante”.

“La nostra sfida è quella di riuscire a raccontare in maniera diversa con un ruolo proattivo anche la parte di intrattenimento puro. Quindi oggi, grazie al rapporto che avevamo costruito con Patrizia negli anni della Rai, dove ho svolto 20 anni di attività, ho avuto il modo di capire e appassionarmi a questo programma che ha sempre avuto, consentitemi, un po’ il tocco giusto per affrontare una tematica delicata come quella del talento al femminile, tanto attuale in questi anni. Secondo me – ha spiegato – Patrizia ha sempre questa cifra stilistica che in qualche modo noi cerchiamo di assecondare, affiancando le ragazze in una crescita e in un percorso che dimostra (anche la storia di Diletta Leotta ce lo rappresenta) che tutte le ragazze che approcciano il concorso hanno poi una strada che si apre. C’è una partecipazione fantastica rispetto alle famiglie e la percezione che queste ne hanno e quindi il ruolo del produttore è solo quello di far sbocciare al meglio le potenzialità del concorso”.

“Quest’anno siamo entrati in corsa, abbiamo fatto uno sforzo importante, molto vorremo fare nell’anno prossimo, quello degli 80 anni di Miss Italia, e crediamo che il programma possa ancora crescere e quindi sviluppare maggiormente ancora la ricerca del talento. La bellezza di questo programma è che è ogni selezione – tutte le selezioni – è perfettibile, ma avviene in una teca di vetro, dinanzi a tutti, in maniera trasparente. Ci sono dei giurati, c’è un percorso con la giuria popolare, c’è un meccanismo di selezione. È il modello e il modo in cui il nostro paese seleziona i nuovi talenti al femminile. Questo è l’approccio di quest’anno ma, a maggior ragione, il lavoro che ci apprestiamo a fare nei prossimi anni”.

De Siervo ha poi ringraziato Valerio Zoggia, sindaco di Jesolo, che con Luigi Brugnaro, primo cittadino di Venezia, ha dimostrato “che esistono gli amministratori sul territorio che sanno gestire bene le città e le sanno raccontare. Il racconto è fondamentale; Miss Italia non potrebbe vivere senza un racconto sul territorio. È un’occasione incredibile per raccontare la bellezza delle nostre ragazze ma anche la bellezza dei territori”.

Ringraziati i conduttori, il direttore artistico Antonio Azzalini, con il quale ha lavorato per 20 anni in Rai, gli autori televisivi e gli sponsor del concorso, ha aggiunto su Diletta: “L’ho corteggiata professionalmente da tanti anni. L’obiettivo era quello di avvicinarla a questo concorso (io non sapevo tutto quello che ho scoperto dai giornali in queste ore). Mi fa piacere vedere che una persona capace, competente, bella è partita con Patrizia, ha trovato un percorso diverso ed oggi è qui da protagonista”

“L’idea di spostare la finale a Milano – ha detto poi rispondendo alla domanda di un giornalista – è stata quella di mettere al centro la struttura industriale di Infront e quindi partire da una realtà in cui lavorano 300 professionisti: abbiamo ritenuto di utilizzare al meglio, senza dover costruire da zero, una struttura produttiva in un luogo che normalmente non è uno studio televisivo. Abbiamo cercato di mantenere il rapporto col territorio che rispetto al passato verrà esaltato dal programma di domenica e, con una serie di contributi, anche nella giornata di lunedì”.

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