Le tre sonate per violino e pianoforte di Brahms

Le tre sonate per violino e pianoforte di BrahmsSala del Refettorio del Museo Nazionale, domenica 8 luglio ore 21 – Il duo composto dalla lituana Justina Auskelyte e dal ravennate Cesare Pezzi propone le tre Sonate per violino e pianoforte di Brahms nella Sala del Refettorio del Museo Nazionale, domenica 8 luglio alle 21. Composte tra il 1879 e il 1888 raccogliendo l’ingombrante eredità del Beethoven cameristico, le sonate erano apprezzate dal grande critico e musicologo Massimo Mila per la “nobile compostezza formale e affettuosa intimità espressiva”.

Clara Schumann, da parte sua, aveva particolarmente amato la Prima Sonata in sol maggiore op. 78, composta nel 1879 a Pörtschach, in Carinzia. “Queste righe per farti sapere quanto mi ha commosso la tua nuova Sonata” scrive Clara Schumann a Brahms “L’ho provata non appena l’ho avuta fra le mani: lacrime di gioia. Dopo l’incantevole primo tempo, puoi immaginare la felicità quando giunsi al terzo, con la mia melodia preferita: se dico la ‘mia’ melodia, è perché sono convinta che nessun altro essere possa provare la stessa emozione. Mi esprimo male, lo so, ma il cuore batte forte”. La melodia tanto amata da Clara è forse quella tratta da un Lied dello stesso Brahms, il Regenlied (canzone della pioggia) composto qualche anno prima su una lirica dello scrittore Klaus Groth, che pervade tutti i movimenti della Sonata, al punto da farle attribuire l’appellativo diRegensonate.

La cantabilità liederistica pervade anche la Seconda Sonata in la maggiore op. 100, composta nell’estate del 1886 e nota come Thunersonate, quasi a ricordare la acque del lago di Thun, in Svizzera, dove il compositore trova l’ambiente ideale per immergersi nella scrittura cameristica e liederistica.

Sempre a Thun, nel 1888 Brahms termina anche la Terza Sonata in re minore op. 108, dedicata all’amico e collaboratore Hans von Bülow. Un lavoro dal carattere decisamente più esuberante e incisivo dei precedenti, quasi incline, specie nella parte per il pianoforte, al virtuosismo – tratto che forse, insieme all’irresistibile, disarmante melodia dell’Adagio, ne ha garantito negli anni l’apprezzamento del pubblico.

Il duo formato da Justina Auskelyte e da Cesare Pezzi nasce nel 2008 all’interno dell’Accademia “Incontri col Maestro” di Imola e tiene il primo concerto proprio a Ravenna nel 2009. Divide la propria attività tra l’Italia e la Lituania, dove nel 2012 si esibisce al“Kristupo Vasaro Festivalis”, il più importante festival musicale della Lituania, e dove collabora con le emittenti radiofoniche e televisive del Paese e con musicisti quali Nikolay Sugahev e il Ciurlionis Quartet. Recentemente ha inoltre debuttato al Lincoln Center di New York. Il duo ha inciso due cd. Il primo, edito nei Paesi Baltici, contiene registrazioni live di musiche di Franck, Ravel, Brahms, Sibelius, Sarasate, Paganini; il secondo, uscito per la Naxos, costituisce la prima registrazione mondiale dell’opera completa per pianoforte e violino del compositore lituano Balys Dvarionas.

Info e prevendite: tel. 0544 249244 – www.ravennafestival.org
Biglietto (posto unico non numerato): 20 euro (18 ridotto).
‘I giovani al festival’: fino a 14 anni, 5 euro; da 14 a 18 anni e universitari, 9 euro

Domenica 8 luglio – Sala del Refettorio del Museo Nazionale, ore 21
Le tre sonate per violino e pianoforte di Brahms
Justina Auskelyte violino
Cesare Pezzi pianoforte

Johannes Brahms
Sonata n. 1 per violino e pianoforte in sol maggiore, op. 78
Sonata n. 2 per violino e pianoforte in la maggiore, op. 100
Sonata n. 3 per violino e pianoforte in re minore, op. 108

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