Le Notti Bianche, appuntamento alle Carrozzerie n.o.t di Roma

Le Notti Bianche, appuntamento alle Carrozzerie n.o.t di Roma. Dopo un primo studio al Fringe Festival di Roma, “Le Notti Bianche” di F. Dostoevskij, adattato e diretto da Gabriele Granito, torna a Roma per il suo debutto nazionale, alle Carrozzerie n.o.t. dal 16 al 19 novembre 2017.

In “Le Notti Bianche”, romanzo breve e giovanile, Dostoevskij racconta di un giovane Sognatore che vive separato dalla realtà e dalla società e che sopravvive a questo suo disagio grazie a uno stato di allucinazione costante.

Una notte, vagando per la città, conosce la temeraria Nasten’ka. Per quattro notti i due si incontrano, parlano, si confessano l’uno all’altra. Il sognatore si innamora di un amore impossibile. Nasten’ka sembra stare al gioco, ma in verità è in attesa del suo promesso sposo. Dopo quattro notti di inutile attesa, il Sognatore dichiara il suo amore a Nasten’ka, che sfiduciata acconsente, ma proprio in quell’istante torna e si palesa il suo vecchio Fidanzato. Nasten’ka, rincuorata, sparisce con il suo amore, lasciando il Sognatore privo della sua ultima e vana speranza di poter vivere nella realtà.

La sospensione e il gioco sono il punto di partenza con cui i tre personaggi riescono a convivere nell’atmosfera ovattata de Le Notti Bianche pietroburghesi che il giovane Dostoevskij sentì l’esigenza di raccontare.

“È una notte meravigliosa, una di quelle notti che ci sono solo se si è giovani”, frase cardine del romanzo che i tre personaggi ripeteranno in momenti diversi quasi a volersi difendere dalla realtà con cui sono costretti a imbattersi durante il giorno: la prigionia da parte di una nonna severa per Nasten’ka; la povertà improvvisa e il fallimento degli affari a Mosca del Fidanzato; l’inabilità e impossibilità relazionale del Sognatore.

 

16-17-18 novembre 2017 ore 21:00

19 novembre 2017 ore 18:00

Carrozzerie n.o.t.

Via Panfilo Castaldo 28a (Ponte Testaccio)

ingresso con tessera associativa annuale (€3)

costo biglietto 12 euro, 10 ridotto operatore, 8 ridotto studenti

per info e prenotazioni:

+393475232465 artreproduzioni@gmail.com

adattamento e regia Gabriele Granito

con ( in o. a.)

Gabriele Granito  il Sognatore

Fabio Maffei    il Fidanzato

Beatrice Messa  Nasten’ka

aiuto regia: Edoardo Camilletti

Costumi: Tiziana Biccari  Scene: Vittoria Olive

Foto: Alessandra Cruciani

produzione ARTre in collaborazione  con SYCAMORE T COMPANY

con il sostegno di Artisti7607

Note di regia

Una panchina protetta dallo scheletro di un gazebo bianco contornato da una cascata di glicine in fiore è il nido in cui i due giovani protagonisti si racconteranno le proprie vite e impareranno ad amarsi.

Il testo è stato adattato cercando di sfrondare quanto più possibile la verbosità di un linguaggio antico – senza intaccarne l’eleganza – sottolineando la vulnerabilità e la leggerezza del disincanto giovanile ma anche l’urgenza di ascolto – espressa in modo viscerale e muscolare –  di cui tutti e tre i personaggi necessitano.

Biografie

Beatrice Messa inizia a muovere i primi passi nei laboratori liceali diretti da Marina Francesconi. È laureata “Letteratura, Musica e Spettacolo” presso la facoltà di Lettere e Filosofia de l’Università di Roma La Sapienza. Parallelamente al percorso universitario, nel 2009 inizia gli studi attoriali presso i laboratori diretti da Caterina Costantini, grazie alla quale ha la possibilità di prendere parte a spettacoli come La casa di Bernarda Alba nel ruolo di Adele,  Romeo e Giulietta nel ruolo di Giulietta e Medea per il Magna Grecia Teatro Festival.  Fruttuosa la collaborazione con Virginia Barrett che le affida impegnativi monologhi drammatici legati alla sfera del sociale. Costante anche la sua collaborazione con il regista Marco Maltauro. Per tre spettacoli è diretta Mario Prosperi che la sceglie come attrice giovane della sua compagnia. Nel 2011 ha modo di studiare con il Maestro Giorgio Albertazzi presso l’Atelier Albertazzi, laboratorio intensivo di due mesi. Nel 2015 è Alice in Closer diretta da Massimiliano Pazzaglia. Viene scelta da Patrizio Cigliano come protagonista femminile di Quella strana parte di me. Interpreta Sophie Taeuber Arp in Sophie del Cabaret Dada, testo a due scritto e diretto da Enrico Bernard. Continua i suoi studi con registi come Massimiliano Bruno , Daniele Salvo e Melania Giglio. Nel 2013, contemporaneamente alla sua carriera teatrale, inizia ad avvicinarsi al cinema diretta da Giacomo Farano e Gabriele Granito in Lasciati baciare e Corri Giulio corri;  da Marcello Mione in Una lunga notte; da Giovanni Algieri in Schabernack.

Gabriele Granito a quattordici anni debutta come attore lavorando con compagnie teatrali pugliesi. Trasferitosi a Roma si iscrive a lettere e filosofia laureandosi in aurea in “Letteratura, Musica e Spettacolo” e “Lettere moderne” presso la facoltà di lettere e filosofia de “La Sapienza” e, parallelamente, inizia a frequentare i laboratori teatrali diretti da Caterina Costantini e con lei arrivano anche le prime scritture teatrali.  Ha frequentato i corsi dell’ “Atelier Albertazzi” tenuti dal Maestro Giorgio Albertazzi. In teatro ha lavorato con:  Giorgio Albertazzi, Marco Carniti, Caterina Costantini, Luca De Bei, Alessandro Gassmann, Marco Maltauro, Luca Micheletti, Mario Prosperi, Valeria Valeri, Milena Vukotic. In televisione ha preso parte a diversi spot pubblicitari. Debutta al cinema nel 2015 come coprotagonista del film “Noi siamo Francesco” diretto da Guendalina Zampagni. Ha studiato la tecnica Chubbuck con Patrizia De Santis. Ha seguito i corsi di acting training in mdp con Vince Riotta.  Si dedica anche all’attività di produzione e regia presso l’Ass. Cult. ARTre , di cui ne è presidente.

Fabio Maffei inizia la sua attività attoriale presso la scuola di Milano “Quelli di Grock”.

Trasferitosi a Roma prosegue i suoi studi frequentando workshop e stage tenuti da vari maestri della scena italiana, tra cui: Giancarlo Sepe, Ruggero Cappuccio, Michael Margotta, Pietro de Pascalis, Gaddo Bagnoli, Giulia Barchetta. Approfondisce l’arte della clownerie con J. Edwards e P. Ercolano mentre il Teatro Danza con Susanna Baccari e Valeria Cavalli.

Fervida la collaborazione con i registi Luca De Bei e Marco Maltauro con cui, Maffei, si cimenta in molti spettacoli spaziando da ruoli classici a contemporanei.

Tra gli altri ha lavorato in teatro con: Luca De Bei, Marco Maltauro, Ruggero Cappuccio, Nadia Baldi, Claudio Di Palma, Patrizio Cigliano, Maurizio Salvalaglio, Brunella Andreoli.

Lavora al cinema con Federico Bruno in “Pasolini, la verità nascosta”.

Per la tv ha preso parte a diversi spot.

ARTre

L’Associazione Culturale ARTre nasce nel 2013 con l’obiettivo comune dei soci fondatori, di poter creare uno spazio in cui creare arte e progetti artistici da sé, crearsi , quindi, delle possibilità e banchi di prova. L’Associazione è molto legata all’ambiente telematico e ai linguaggi appartenenti alle realtà dei social e del web.

Il teatro con Lasciati Baciare (Regia di Giacomo Farano e Gabriele Granito 2013), web serie tratta dal Girotondo di Schnitzler e volutamente recitata in modo teatrale per riportare in auge il teatro televisivo d’antan; Così come sei semplicemente (Regia di Gabriele Granito, in fase di lavorazione) spettacolo teatrale che tratta il delicato tema della disabilità infantile e dell’accettazione da parte dei genitori; Il Piccolo Principe (Regia di Marianna Galloni/Gabriele Granito 2015) spettacolo dai connotati sperimentali che prendono spunto dal mondo delle performance;  punkabattista di Gabriele Granito (Regia di Emanuele Maria Basso, 2017) testo sulla figura di San Giovanni Battista in chiave irriverente e contemporanea, scritto per il festival dei Teatri del Sacro. Il cinema è stato affrontato con Corri, Giulio, Corri (Regia di Giacomo Farano, 2014) cortometraggio che affronta il tema della precarietà del lavoro in Italia contrapposto alle speranze di un giovane muratore;  il docufilm Tu come me (Regia di Patrizia Gaia Canziani 2016, post-procution) serie di interviste a personaggi famosi (Luca Argenteto, Ivano Di Matteo, Chiara Rapaccini, Stefano Guerrera) e non che sono legati alla realtà dei social network. Così come per il docufilm, l’interesse evolutivo delle piattaforme social ha permesso la realizzazione di progetti ad hoc: #SOLOCOSEBELLE (Regia di Gabriele Granito 2016) webserie totalmente girata con Iphone 6 la cui trama gira attorno alla figura di una ragazza madre e di suo figlio e dello sconforto legato alla mancanza di campo e quindi alla non possibilità di postare video sui social network.

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