L’angolo della poesia 2014. Rumori o Voci. Alla riscoperta della poesia popolare italiana. Al via la IV edizione

Giunge quest’anno alla sua quarta edizione, dopo l’ampio successo di pubblico e critica delle passate stagioni, L’Angolo della poesia, intuizione e progetto dell’autore e regista Giuseppe Saponara, promossa dal Comune di Pesaro e dalla Provincia di Pesaro e Urbino in collaborazione con l’Università degli Studi Carlo Bo di Urbino e con l’Associazione Melampo Amici della poesia, partner Banca dell’Adriatico. Come ricorda Saponara si tratta di “una rassegna pensata per promuovere e ridare dignità e forza, proprio attraverso la poesia, all’arte dell’incontro e dello stare insieme”.

 

La struttura delle serate de L’Angolo della poesia è infatti sin dalla sua prima stagione un’alchimia di voci, musica, immagini televisive e cinematografiche arricchite da collegamenti via Skype e testimonianze dal vivo dei protagonisti di quel viaggio sempre imprevedibile e rivelatore chiamato poesia.

 

Nello specifico l’edizione 2014 de L’Angolo della Poesia di Giuseppe Saponara è intitolata Rumori o Voci. Alla riscoperta della poesia popolare italiana. La formula fresca e innovativa della rassegna -che da sempre posiziona al centro delle serate “l’uomo poeta” senza rinunciare a contaminazioni col mondo del teatro, del cinema e della televisione- vedrà quest’anno protagonista tutta la forza immaginifica, sia per contenuti che per linguaggio, della poesia popolare, lingua “nobile” (etimologicamente “che deve essere conosciuta”) proprio perché vicina alla sensibilità di tutti. Sei le serate e i poeti protagonisti della manifestazione che si svolgerà dall’8 luglio al 12 agosto tutti i martedì alle 21.15 presso il Cortile di Palazzo Ricci a Pesaro con sorprese e novità previste per ognuno dei 6 appuntamenti. La serata inaugurale dell’8 luglio vedrà protagonista ROCCO SCOTELLARO introdotto da Mario Trufelli. Si proseguirà il 15 luglio con ANDREA ZANZOTTO di cui dirà Silvio Castiglioni e quindi il 22 luglio con RAFFAELLO BALDINI cui darà voce Lorenzo Scarponi e il 29 luglio con GOLIARDA SAPIENZA introdotta da Pina Mandolfo. Il 5 agosto sarà il turno di DELIO TESSA presentato da Piero Marelli, mentre la serata conclusiva del 12 agosto sarà dedicata ad EDOARDO FIRPO introdotto da Luciano Rotella. Un percorso attraverso la poesia popolare delle regioni italiane: dalla Lombardia alla Basilicata, dal Veneto alla Sicilia, dall’Emilia Romagna alla Liguria alla scoperta di alcuni dei più importanti poeti di questo secolo. L’invito ogni sera per il pubblico e i cittadini sarà quello di commentare e raccontare in diretta il loro rapporto con L’Angolo della Poesia anche sui social utilizzando l’hashtag #AngoloPoesiaPesaro. I commenti più belli saranno condivisi sulla pagina facebook ufficiale della manifestazione (https://www.facebook.com/pages/LAngolo-della-Poesia-di-Pesaro/1430212323906176?fref=ts)

 

 

Giuseppe Saponara, regista ed ideatore della manifestazione dell’Angolo della Poesia, è stato nominato lo scorso dicembre cittadino benemerito della città di Pesaro per il suo impegno nel mondo della cultura e della sua diffusione.

 

I poeti

 

Delio Tessa (Milano, 1886-1939): nacque in una famiglia della piccola borghesia cittadina. Laureatosi in Giurisprudenza a Pavia, esercitò senza entusiasmo l’avvocatura, e condusse vita appartata fra Milano, dove mantenne sempre la residenza, e i luoghi di villeggiatura sul lago di Como e nel Canton Ticino. Antifascista, collaboratore assiduo di giornali locali e svizzeri, per i quali si occupò fra le altre cose di critica cinematografica, mandò alle stampe, dietro insistenza degli amici più cari, il suo primo libro di poesie, L’è el dí di Mort, alegher! (Mondadori 1932). Con questo stesso titolo Einaudi ha pubblicato, a cura di Dante Isella, un corpus poetico comprendente anche la produzione postuma. Sempre per Einaudi è uscito anche Ore di città, piccole cronache cittadine redatte da Tessa per “L’Ambrosiano”.

 

Rocco Scotellaro (Tricarico 1923 – Portici 1953): poeta e intellettuale socialista. Membro del Comitato di Liberazione cittadino, opera per il rinnovamento della vita politica e democratica nella Basilicata del dopoguerra. A soli 23 anni è primo sindaco della Tricarico dell’Italia repubblicana. La sua azione amministrativa si contraddistingue per il coinvolgimento del popolo nella risoluzione dei problemi. È appassionato protagonista del momento dell’occupazione delle terre e della riforma agraria. Profondo è il suo legame con Carlo Levi, Rocco Mazzarone e il Movimento di Comunità di Adriano Olivetti. Partecipa alle indagini sulla civiltà contadina in Lucania condotte da George Peck, Friederick G. Friedmann, Ernesto De Martino. Aperto al dibattito culturale italiano, ha lasciato un «centinaio di liriche che – a giudizio di Eugenio Montale – rimangono le più significative del nostro tempo». Lo spessore della produzione poetica di questo «precoce e sfortunato maestro del nostro neorealismo», tradotta in varie lingue, emerge sui fermenti della sua terra e del suo tempo, per raggiungere toni lirici di portata universale (R. Scotellaro, Tutte le poesie. 1940-1953, a cura di Franco Vitelli, Mondadori, Milano 2004).

 

Andrea Zanzotto (Pieve di Soligo, Treviso, 1921 – Conegliano, Treviso, 2011): tra i poeti più significativi della seconda metà del Novecento italiano. Zanzotto ha pubblicato il suo primo libro di poesia, Dietro il paesaggio, nel 1951. Tra le sue raccolte successive, La Beltà (1968), Pasque (1973), Il Galateo in Bosco (1978), Fosfeni (1983), Idioma (1986), Sovrimpressioni (2001), Conglomerati (2009). Un volume degli «Oscar» Mondadori raccoglie Tutte le poesie (2011). Un precedente volume nei «Meridiani» Mondadori ha riunito Le poesie e prose scelte con apparati e commento a cura di Stefano Dal Bianco e Gian Mario Villalta (1999). Nel 2012 Einaudi ha riproposto il poemetto Filò. Per il Casanova di Fellini, arricchita da una prefazione di Giuliano Scabia, una lettera e cinque disegni di Federico Fellini.

 

Raffaello Baldini (Santarcangelo di Romagna 1924 – Milano 2005): è stato uno dei più grandi poeti italiani dell’ultimo mezzo secolo. Di lui Einaudi ha pubblicato, nella collana «Collezione di teatro», un volume che raccoglie monologhi teatrali (Carta canta. Zitti tutti! In fondo a destra, 1998) e La Fondazione (2008). Nella «Collezione di poesia» sono apparse in un unico volume tre delle sue raccolte poetiche, La nàiva. Furistír. Ciacri (2000), e l’ultimo suo libro pubblicato in vita, Intercity (2003).

 

Goliarda Sapienza (Catania 1924 – Gaeta 1996): attrice e scrittrice nata da una famiglia socialista rivoluzionaria. A partire dai sedici anni visse a Roma, dove studiò all’Accademia di Arte Drammatica. Negli anni Cinquanta e Sessanta recitò come attrice di teatro e di cinema lavorando, tra gli altri, con Luchino Visconti (in Senso), Alessandro Blasetti e Citto Maselli. Al suo primo romanzo, Lettera aperta (1967), seguirono Il filo di mezzogiorno (1969), L’Università di Rebibbia (1983), Le certezze del dubbio (1987 e 2013) e, postumi, L’arte della gioia (Stampa Alternativa 1998 e Einaudi 2008 e 2009), i racconti Il destino coatto (2002), Io, Jean Gabin (Einaudi 2010), Destino coatto (Einaudi 2010), Il vizio di parlare a me stessa (Einaudi 2011) e La mia parte di gioia (2013).

 

Firpo, Edoardo (Genova 1889 – 1957): poeta dialettale genovese di professione accordatore di strumenti musicali. Tra le sue raccolte poetiche si ricordano O grillo cantadö (“Il grillo cantatore”, 1931); Fiore in to gotto (“Fiore nel bicchiere”, 1935); Ciammo o martinpescòu (“Chiamo il martin pescatore”, 1955); Tutte le poesie (post., 1978).

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