La foresta di ghiaccio, il film proiettato al cinema Modena di Trento

Venerdì 14 novembre alle 21, presso la Multisala G. Modena di Trento, verrà presentato in anteprima LA FORESTA DI GHIACCIO, alla presenza del regista Claudio Noce, del protagonista Domenico Diele, dell’attore di origine trentine Giovanni Vettorazzo, di Maria Roveran, del direttore della fotografia Michele Attanasio e del produttore Andrea Paris. Il film, realizzato con il sostegno della Film Commission, è stato presentato recentemente al Festival di Roma dove ha ottenuto il favore della critica e l’attenzione dei distributori internazionali.

La Foresta di Ghiaccio, prodotto da Andrea Paris e Matteo Rovere (Ascent Film) e Rai Cinema con il sostegno del MIBAC, della Trentino Film Commission e la collaborazione del Consorzio Turistico Valle del Chiese, dei Comuni di Daone e Roncone e di Hydro Dolomiti Enel s.r.l., è ambientato al confine tra Italia e Slovenia, ma è stato interamente girato in Trentino, nella zona della Valle del Chiese, tra la Centrale di Cimego, i boschi di Roncone, e la Valle di Daone, tra gli imponenti sbarramenti delle dighe di Bissina e Boazzo e nel piccolo agglomerato di baite in località Limes, che è diventato il paese dove si sviluppa la storia.
Si tratta del secondo lungometraggio di Claudio Noce con Emir Kusturica, Ksenia Rappoport, Adriano Giannini, Domenico Diele e il roveretano Giovanni Vettorazzo, che racconta un incredibile mistero che si sviluppa dietro l’apparente serenità di un piccolo paese alpino. Con una tempesta che incombe minacciosa sullo sfondo, Pietro, un giovane tecnico specializzato, arriva nella valle per riparare un guasto alla centrale elettrica in alta quota, e si trova improvvisamente di fronte ad una strana sparizione. Si consuma quindi lo scontro fra il giovane Pietro e due fratelli, Lorenzo e Secondo, che vivono e lavorano nella zona. Quando il ragazzo comprende l’origine dei segreti nascosti nel cuore della valle, le tensioni esplodono e comincia un gioco di specchi deformanti in cui nessuno è immune dal sospetto, neppure Lana, la zoologa esperta di orsi.

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