In Italia 3 milioni e mezzo di vetture senza assicurazione

Al 4° Forum delle Polizie Locali di Riva del Garda, i dati forniti dal presidente di Aci, Enrico Gelpi
In Italia circolano 3,5 milioni di auto senza assicurazione – 7 veicoli su 100 -, il mercato delle polizze false è sempre più florido e proliferano compagnie fantasma nonché società prive di titoli a stipulare polizze rc-auto. Nell’ultimo anno sono stati multati 100.000 automobilisti sprovvisti di copertura rc-auto e nelle città, dove avvengono il 76% degli incidenti, le polizie locali scontano carenze strutturali e formative nella prevenzione del fenomeno. I dati, risultato di una ricerca della Fondazione Caracciolo, sono stati presentati oggi dal presidente di Aci Enrico Gelpi, durante il quarto Forum internazionale delle Polizie Locali, promosso da Aci in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento e patrocinato dal Ministero dell’Interno.
“Le infrazioni rilevate dalle Polizie Locali e dalle altre Forze dell’Ordine per mancanza di copertura rc-auto sono 100.000 nell’ultimo anno – ha dichiarato il presidente dell’ACI, Enrico Gelpi – e le frodi in questo settore rappresentano il 3% del totale delle frodi assicurative accertate. In Inghilterra sono il quadruplo e in Francia il doppio, non perché lì ci sia più propensione all’illecito ma perché quei Paesi trovano conveniente svolgere una adeguata attività di controllo sui sinistri. In Italia gli indennizzi del Fondo di garanzia per incidenti causati da veicoli senza rc-auto sono stati 22.000 nel 2010, in aumento del 10% negli ultimi tre anni”. “Dobbiamo superare la logica passiva basata sui controlli a posteriori – ha affermato Gelpi – adottando un sistema attivo capace di rilevare le irregolarità prima della messa su strada dei veicoli. Serve una norma che introduca l’obbligo di comunicazione della copertura rc-auto per il rilascio e l’aggiornamento dei documenti di proprietà e di circolazione dei veicoli. L’ACI auspica che nel testo antifrodi in discussione alla Commissione Industria del Senato siano inserite idonee misure come questa. Tale sistema di prevenzione attiva, introdotto con successo in Gran Bretagna, Svizzera, Austria, Finlandia e molti altri Paesi europei, consentirebbe una maggiore sicurezza sulle strade e risparmi agli automobilisti italiani che già pagano 16,9 miliardi di euro la polizza rc-auto”.
 

Soprattutto in città, dove si registrano il 76% degli incidenti stradali, le Polizie Locali stentano a contrastare gli illeciti: il Comando di Milano – il più attivo in Italia su questo fronte – ha individuato appena 160 polizze rc-auto false in un anno; seguono Bologna e Napoli con 26 e 20 casi accertati. Ciò è imputabile prevalentemente a carenze strutturali e formative dei Comandi che impediscono agli operatori di riconoscere nei controlli su strada un contrassegno falso. L’attività delle Polizie Locali riscuote maggiore successo verso altre tipologie di contraffazioni, più facilmente individuabili: il 48% dei reati di falsità accertati riguardano la patente e il 22% i permessi per gli invalidi. Solo il 21% le assicurazioni, il 5% le carte di circolazione, il 3% i permessi di accesso ai centri urbani e l’1% le targhe.
 

I dati sono contenuti nello studio della Fondazione ACI “Filippo Caracciolo”, intitolato “Il falso documentale negli illeciti stradali” e presentato oggi nella seconda giornata del Forum Internazionale delle Polizie Locali organizzato dall’Automobile Club d’Italia a Riva del Garda (TN) in collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento e l’Automobile Club di Trento.
Come evidenziato nella ricerca della Fondazione Caracciolo, la falsificazione dei permessi ZTL è marginale perché i controlli automatizzati sempre più diffusi ai varchi urbani verificano in tempo reale la validità delle autorizzazioni. Discorso diverso per i contrassegni per gli invalidi, per i quali l’Automobile Club d’Italia sollecita il recepimento nel nostro Paese del “blue badge”, il modello unico di contrassegno raccomandato dal Consiglio Europeo, che consente il beneficio delle facilitazioni non solo nello Stato dove viene rilasciato ma in tutti i Paesi dell’Unione. L’ACI raccomanda infine l’armonizzazione a livello europeo dei criteri di assegnazione dei permessi.

Sintesi studio Fondazione ACI Filippo Caracciolo: “Il falso documentale negli illeciti stradali”

La Fondazione ACI “Filippo Caracciolo” ha condotto un’indagine campionaria presso i Corpi di Polizia Locale delle città capoluogo di Regione, per valutare i risultati d’attività di contrasto ai reati di falso documentale negli illeciti stradali.
L’indagine ha riguardato, in particolare, patenti, carte di circolazione, contrassegni assicurativi, targhe, permessi di transito nelle aree a circolazione limitata (ZTL – APU) e permessi speciali per i portatori di handicap.
L’impressione che si ricava dal grafico è quella di una particolare incidenza delle patenti false (48% del totale degli illeciti). Il dato, però, non esprime tanto la grandezza del fenomeno, quanto la sempre maggiore capacità dei i nuclei specializzati dei Corpi di Polizia di contrastarlo.

Patenti false
Sono i Comandi di Polizia Locale di Milano e Torino i più efficaci nel contrasto al fenomeno patenti false con, rispettivamente, più di 300 e più di 150 patenti ritirate. Seguono, seppure a notevole distanza, Venezia (78 patenti ritirate), Firenze (35) e Bologna (22). Nessuna patente falsa, invece, è stata ritirata dai Comandi di Trieste, Aosta, Potenza, Bari, Palermo e Napoli. Questo non significa, però, che a Torino il problema patenti false sia più rilevante che a Roma, Napoli o Palermo, ma che addestramento diffuso e specializzazione rendono sempre più efficace individuazione e contrasto degli illeciti.
Carte di circolazione false
Milano risulta leader anche nel contrasto al fenomeno delle false carte di circolazione (più di 30 carte ritirate). Merita, però, di essere segnalato il lavoro del Corpo di Polizia Locale di Venezia che, con 10 carte di circolazione ritirate, ottiene risultati migliori degli altri capoluoghi di Regione. Dopo Venezia va evidenziato il lavoro di Bologna e Torino (4 carte di circolazione ritirate) e di Napoli (3 carte ritirate).
Certificati e contrassegni assicurativi falsi
Se si esclude la particolare performance del Comando di Polizia Locale di Milano (più di 160 certificati/contrassegni assicurativi falsi individuati), sono le polizie locali di Bologna e Napoli quelle che hanno fatto registrare i risultati migliori nella lotta alle contraffazioni assicurative con, rispettivamente, 26 e 20 falsi individuati. Positivi anche i risultati dei Comandi di L’Aquila (12), Cagliari (11), Venezia (10) e Trento (9).
Targhe false
Particolarmente contenuti, invece, i numeri relativi al fenomeno targhe false. Tra i risultati da segnalare quelli dei Corpi di Polizia Locale di Torino, Firenze, Venezia, Perugia, Napoli, Bari e Palermo. Sorprende il dato del Comando di Milano che dichiara di non aver accertato alcuna falsità nelle targhe circolanti in città.
Permessi falsi di accesso alle Zone a Traffico Limitato
Piuttosto limitati anche i dati relativi ai falsi permessi di accesso alle Zone a Traffico Limitato. Occorre, però, osservare che i varchi di accesso sono presidiati da telecamere le quali, rilevando il numero di targa, verificano automaticamente la validità dell’autorizzazione. La falsificazione di una autorizzazione cartacea diviene, quindi, sostanzialmente priva di interesse e ciò spiega i 17 permessi falsi rilevati a Palermo, i 16 di Torino, i 12 di Milano e i 10 de L’Aquila.
Permessi falsi di circolazione e sosta per invalidi
La migliore prestazione, in questo caso, si è rivelata quella del Comando di Palermo, che ha rilevato ben 165 permessi falsi. Dopo Palermo, il Comando più attivo è risultato quello di Firenze (49 permessi falsi), seguito da Milano (26), Bologna (18), Cagliari e L’Aquila (entrambi a quota 8), Venezia (7), Torino (5).

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