Il jazzista Enrico Rava inaugura la Casa del Jazz Festival di Roma

Il jazzista Enrico Rava inaugura la Casa del Jazz Festival di Roma – Ad inaugurare Casa del Jazz Festival, alle ore 21 di mercoledì 4 luglio, ENRICO RAVA, il jazzista italiano più conosciuto ed apprezzato a livello internazionale, da sempre impegnato nelle esperienze più diverse e stimolanti.

 

 

Enrico Rava “Tribe” è una formazione che racchiude varie generazioni di musicisti, tutti con una propria storia e personalità stilistica: Gianluca Petrella, musicista considerato uno dei miglior trombonisti jazz a livello internazionale, il pianista Giovanni Guidi, il giovanissimo e  talentuoso contrabbassista Gabriele Evangelista e l’originale batterista Fabrizio Sferra .

 

 

Enrico Rava, il jazzista italiano più conosciuto ed apprezzato a livello internazionale. Da sempre impegnato nelle esperienze più diverse e più stimolanti, è apparso sulla scena jazzistica a metà degli anni sessanta, imponendosi rapidamente come uno dei più convincenti solisti del jazz europeo. La sua schiettezza umana ed artistica lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso, ma incurante delle convenzioni. La sua poetica immediatamente riconoscibile, la sua sonorità lirica e struggente sempre sorretta da una stupefacente freschezza d’ispirazione, risaltano fortemente in tutte le sue avventure musicali.

Enrico Rava Tribe,formazione che racchiude varie generazioni di musicisti, tutti con una propria storia e personalità stilistica. Del resto, Rava ha compreso sin dai suoi esordi uno dei meccanismi adottati da molti grandi leader della musica africana americana: inserire periodicamente nelle proprie formazioni giovani musicisti, nuovi talenti, che apportano la freschezza di un sound contemporaneo, di un modo di pensare che pur sposandosi con la tradizione la trasforma elaborandola in maniera originale.

 

 

Si esibiranno con lui i più grandi talenti della scena jazz contemporanea: Gianluca Petrella, musicista considerato uno dei miglior trombonisti jazz a livello internazionale, il pianista Giovanni Guidi (Top Jazz 2007), il giovane e quanto mai talentuoso Gabriele Evangelista (contrabbasso) e l’originale maestro del drumming jazzistico europeo Fabrizio Sferra (batteria).

 

 

Durante la serata il pubblicò potrà apprezzare il live di un quintetto d’eccezione ed assolutamente da non perdere! Rava ha l’indiscutibile merito di saper condurre all’interno del proprio mondo espressivo, artisti dalla differente esperienza e concezione poetica, ottenendo uno sfaccettato mosaico di personalità che permettono di rendere sempre cangiante e articolata la propria musica.

 

 

Enrico Rava, musicista di fama internazionale, registra per ECM fin dagli anni ’70. Il suo primo album per la casa discografica bavarese fu “The Pilgrims And the Stars” del 1975 (con John Abercrombie, Palle Danielsson e Jon Christensen), a cui sono seguiti nel corso degli anni numerose altre incisioni come leader o co-leader. E’ dell’autunno dello scorso anno l’ultima uscita per ECM, “Tribe”, album osannato sia dalla critica, sia dal pubblico, che hanno potuto apprezzare una formazione completamente italiana, con Gianluca Petrella, Giovanni Guidi, Fabrizio Sferra, Gabriele Evangelista e Giacomo Ancillotto.

 

 

Rava è un musicista mai pago dei tanti traguardi raggiunti nell’arco della sua lunga carriera: ogni volta riesce a rinnovarsi e a trovare nei partner musicali che sceglie i migliori compagni di viaggio.

 

 

Negli album pubblicati a suo nome per ECM, Rava ha sempre proposto sostanzialmente un repertorio di composizioni originali, ma con “Rava On The Dance Floor” si cimenta con l’universo musicale di una autentica icona della pop music, Michael Jackson. Il trombettista racconta che tutto è avvenuto in modo casuale ” una sera di inizio estate, dolce e tiepida come solo Roma sa regalare. Era il 25 giugno 2009, nella Cavea dell’Auditorium”. Proprio quella sera, dopo un suo concerto, Rava apprende la notizia della morte di Michael Jackson, artista di cui fino a quel momento non aveva approfondito la conoscenza. Nei giorni seguenti, solleticato dal battage mediatico, si incuriosisce e si sente attratto da questo personaggio multiforme. Dirà: “Forse a darmi il colpo di grazia è stato il riff contagioso di Smooth Criminal; sta di fatto che da un certo momento in poi Michael Jackson ha invaso la mia vita. Lunghi viaggi in macchina che avrebbero potuto essere d’una noia mortale si sono trasformati in entusiasmanti sedute d’ascolto. Insieme a mia moglie Lidia ci siamo procurati tutti i suoi dischi e tutti i video che siamo riusciti a trovare. Mi sono reso conto di aver ignorato per anni uno dei grandi protagonisti della musica e della danza del ‘900. La visione del film This is it, che documenta le prove di quello straordinario spettacolo che la sua morte ha impedito di realizzare, mi ha colpito profondamente. Vedere questo Peter Pan cinquantenne, così fragile e vulnerabile, trasformarsi in palcoscenico in un dominatore benevolo ma assoluto, in controllo del più piccolo particolare, da una luce troppo debole a una nota di basso non abbastanza enfatizzata, dal passo imperfetto di un ballerino a una pausa musicale troppo breve. Un artista completo, assoluto, perfezionista. Un genio “. Rava racconta come alcuni dei dischi più recenti di Jackson, da History a Invincible, anche se forse meno noti dei precedenti, sono probabilmente tra i più interessanti. Per Rava il call and response di Stranger In Moscow è meraviglioso; e si emoziona con la melodia di Speachless. Little Susie è poi un capolavoro. Ma anche Smile, sulla musica di Charlie Chaplin, fa parte delle sue preferite.

 

 

Rava si rende dunque conto che questo personaggio lo ha “stregato” e che il miglior modo per “esorcizzarlo” sia stato proprio quello di realizzare un disco. Il trombettista dice: “A questo punto ho sentito la necessità di immergermi nella sua musica mettendoci qualcosa di mio. Ho trovato in Mauro Ottolini il complice ideale per lavorare sugli arrangiamenti. La Band non poteva che essere il PMJL.  Il luogo: l’Auditorium Parco della Musica di Roma, dove tutto è nato”.

 

 

Il PMJL Parco della Musica Jazz Lab è un ensemble prodotto dalla Fondazione Musica per Roma: ha riscosso da subito notevole successo e tra i molteplici progetti ai quali ha partecipato – sempre capitanati da Enrico Rava – c’è proprio l’album dedicato a Michael Jackson. Per l’occasione l’organico è aumentato ed i musicisti chiamati a fare parte del progetto sono: Enrico Rava: tromba; Mauro Ottolini: trombone e arrangiamenti; Andrea Tofanelli: tromba; Claudio Corvini: tromba; Daniele Tittarelli: sax alto; Dan Kinzelman: sax tenore; Franz Bazzani: tastiere; Marcello Giannini: chitarra; Giovanni Guidi: pianoforte; Dario Deidda: basso elettrico; Zeno De Rossi: batteria; Ernesto Lopez Maturell: percussioni.

 

I brani del disco sono: Speechless, They Don’t Care About Us, Thriller, Privacy, Smile, I Just Can’t  Stop Loving You, Smooth Criminal, Little Susie, Blood On The Dance Floor, History.L’album è stato registrato live il 20 maggio ed il 30 novembre 2011 all’Auditorium Parco della Musica di Roma da Roberto Lioli, Massimiliano Cervini, Luca Padovano e mixato nel 2012 da Manfred Eicher nello studio Artesuono di Stefano Amerio.

 

Casa del Jazz: viale di Porta Ardeatina, 55 Roma

Info: 06/704731

www.casajazz.it

ingresso 15 euro

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