Il concerto dell’Orchestra e Coro dell’Opera Nazionale di Ucraina conclude l’omaggio a Valentin Silvestrov

Il concerto dell’Orchestra e Coro dell’Opera Nazionale di Ucraina conclude l’omaggio a Valentin Silvestrov – Basilica di Sant’Apollinare in Classe, mercoledì 4 luglio ore 21


L’omaggio a Valentin Silvestrov di Ravenna Festival 2018 si concluderà sotto la volta dorata della Basilica di Sant’Apollinare in Classe – mercoledì 4 luglio alle ore 21 – con il concerto dell’Orchestra e Coro dell’Opera Nazionale di Ucraina diretti da Mykola Diadiura. Il programma interamente dedicato al compositore di Kiev si apre con l’esecuzione – in prima nazionale – dell’Elegia e pastorale per pianoforte e orchestra d’archi seguita dalla Cantata n. 4 per soprano, pianoforte e orchestra d’archi e dai Canti liturgici. Il soprano è Kseniya Bakhritdinova-Kravchuk, al pianoforte Anastasiya Titovych. Il maestro del coro è Bogdan Plish.

L’Orchestra e Coro dell’Opera Nazionale di Ucraina saranno protagonisti nella Basilica di Sant’Apollinare in Classe – nel nome di Valentin Silvestrov – dell’ultimo dei concerti che uniscono Ravenna a Kiev: un legame iniziato il primo luglio nella Piazza della Cattedrale di Santa Sofia, nella capitale ucraina, e continuato due giorni dopo a Ravenna con il secondo dei concerti Le vie dell’amicizia di quest’anno.

Due delle opere in programma risentono particolarmente dell’interesse del compositore per la voce e per il pianoforte, strumento indispensabile nel processo creativo di Silvestrov, e sono dedicate a colleghi compositori: Elegia e pastorale per pianoforte e orchestra d’archi, composta nel 2011 e rivista nel 2013, è dedicata alla memoria di Andrei Volkonsky, mentre la Cantata n. 4, scritta nel 2014, è dedicata a Arvo Pärt.
Per Silvestrov i termini “pastorale” ed “elegiaco” sono legati alla relazione con la natura: “Pastorale è un concetto molto esteso. È allo stesso tempo la natura, e pure l’uomo, il cosmo o, anche, ciò che a volte si trova solo a due passi da noi”,sottolinea il compositore, e sono da attribuire in realtà non solo all’unico lavoro strumentale in programma, Elegia e pastorale appunto, ma anche alla Cantata n. 4 per soprano, pianoforte e orchestra d’archi, dove vengono intonati il Canto del mistico Silvano del Monte Athos e le liriche dei poeti Taras Shevchenko, Il giardino di ciliegi, e di Pavlo Tychina, Un alito azzurro avvolgeva la mia anima. La voce e il pianoforte – che, secondo le indicazioni del compositore, deve stare “al centro dell’orchestra” – non sono da considerare in questi casi come veri e propri solisti; sono piuttosto la voce del compositore stesso che, in particolare nella Cantata n. 4, dialoga con i poeti e pure con il dedicatario, Arvo Pärt.

Per un compositore lirico ed estremamente esigente nella qualità timbrica e dinamica del suono come Silvestrov non è scontato scrivere per ensemble corali. Rimane dunque un po’ sorpreso quando Mykola Hobdych, il direttore artistico del Coro da camera di Kiev, gli chiede di scrivere un lavoro per il suo ensemble. “Non mi è mai passato per la mente che a un certo punto avrei scritto opere corali” risponde Silvestrov “Non avevo alcun speciale interesse per il coro, perché sono un individualista”. E invece l’individualismo è passato in secondo piano dopo aver studiato una serie di partiture che Mykola Hobdych gli aveva messo a disposizione. È la lettura del testo integrale della Divina Liturgia di San Giovanni Crisostomo a fargli pensare diversamente l’ensemble corale, al punto da comporre in pochi mesi i nove Canti liturgici, il secondo dei quali, intitolato Quattro canti liturgici, costituisce un piccolo ciclo a sé che annovera quattro ulteriori canti. Ma Silvestrov non poteva rinunciare alla sua predilezione per il pianoforte, al punto da dichiarare: “Io uso anche qui una lingua ‘pianistica’. Solo che i tasti sono gli uomini”.

Il Teatro dell’Opera Nazionale d’Ucraina “Taras Shevchenko”, da cui provengono Orchestra e Coro, è stato fondato nel 1857 e si avvale di un’orchestra residente già dal 1867. Produce regolarmente numerose opere del repertorio sia classico che contemporaneo, con un particolare interesse per l’opera italiana. Dal 2011 Mykola Diadiura è Direttore Musicale dell’Orchestra dell’Opera Nazionale di Ucraina, istituzione a cui è tuttavia legato sin dal 1988. Formatosi a Kiev, si è perfezionato sotto la guida di Bernstein e Previn a Boston, ha diretto le Orchestre sinfoniche di Seoul e Gwangju e dal 1996 è Direttore Principale e Direttore Artistico della Filarmonica Nazionale Ucraina, per cui ha curato le serie di concerti sinfonici “Tutte le sinfonie di Beethoven” e “Tutte le sinfonie e concerti di Brahms”, eseguendo per la prima volta in Ucraina Roméo et Juliette, il Te Deum e il Requiem di Berlioz, oltre alla Messa per l’incoronazione di Napoleone di Paisiello. Come Direttore Ospite collabora inoltre con orchestre europee, russe, della Corea del Sud e del Giappone. Di origine uzbeka, la soprano Kseniya Bakhritdinova-Kravchuk si forma sia come cantante che come pianista all’Accademia Nazionale di Musica di Leopoli. Vincitrice di vari concorsi internazionali, ha all’attivo numerose esibizioni in Ucraina, Polonia, Germania e Spagna. Nel 2016 rappresenta l’Ucraina al Festival Lirico Mozartiano in Cina e dallo stesso anno canta come solista per l’Opera Nazionale di Ucraina.
La pianista Anastasiya Titovych si diploma nel 2006 all’Accademia Nazionale di Musica Ucraina e comincia immediatamente a esibirsi con l’Opera Nazionale di Ucraina. Collabora inoltre, come solista, con la Filarmonica Nazionale di Odessa, la “Kyivska Kamerata”, l’Orchestra Giovanile di Kiev, la Filarmonica di Crimea; si esibisce in tour internazionali in Europa, Israele, Azerbajan e Stati Uniti.

Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org
Biglietti: I settore non numerato 30 euro (ridotti 26); II settore non numerto 20 euro (ridotti 18)
‘I giovani al festival’: fino a 14 anni, 5 euro; da 14 a 18 anni e universitari, 50% tariffe ridotte.

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