Il complesso monumentale della SS. Annunziata, il libro dell’architetto Beatrice Locci

Il complesso monumentale della SS. Annunziata, il libro dell’architetto Beatrice Locci – Un parterre d’eccezione interverrà Il 30 Luglio alle 20:30 presso la piazzetta antistante il Santuario della SS. Annunziata a Gaeta per la presentazione del volume “Il complesso monumentale della SS. Annunziata” dell’architetto Beatrice Locci. Per l’occasione, infatti, saranno presenti insieme all’autrice: l’Arcivescovo S.E. Rev. ma Mons. Fabio Bernardo D’Onorio, il Sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano, il Presidente della Provincia di Latina Armando Cusani, il Presidente dell’Ipab SS. Annunziata Raniero De Filippis, il Prof. Mario Sasso dell’Università Federico II di Napoli e il Prof. Guglielmo Villa della Sapienza Università di Roma.
“Il Complesso Architettonico della SS. Annunziata è senza dubbio un’architettura caratteristica ed interessante, ma è soprattutto la più autentica espressione di un ambiente, di un momento storico e di un popolo – ha sottolineato il Direttore dell’IPAB Giovanni Caprio – Il nostro Presidente, il Dott. Raniero Vincenzo De Filippis, ha voluto pubblicare il lavoro dell’Architetto Locci per rimarcare il luogo simbolo della città di Gaeta, quello che fu un tempo elemento di aggregazione urbana, di maggiore ricchezza e di maggiore libertà dei gaetani e di tutto il grande comprensorio. Sfogliando il volume sulla SS. Annunziata – ha continuato il Direttore dell’IPAB Caprio- mi è ritornato alla mente l’immenso lavoro di Roland Bechmann sulle radici delle cattedrali e mutuandolo possiamo senz’altro sostenere che se dovessimo oggi costruire il complesso architettonico della SS. Annunziata non avremmo il coraggio di farlo. E’ estremamente probabile che si arriverebbe alla conclusione che quest”opera non dovrebbe stare in piedi, almeno secondo le norme abituali e secondo i coefficienti di sicurezza che applichiamo. Eppure, questo straordinario complesso da oltre 7 secoli sopravvive all’ingiuria del tempo, agli abusi e alle incurie degli uomini, alle guerre e ai bombardamenti. E sempre dal libro di Bechmann mi viene lo spunto per pensare – ha concluso il Direttore dell’IPAB Giovanni Caprio – che anche per la SS. Annunziata vale ciò che egli sostiene per le cattedrali, ovvero che quello era un tempo in cui non vi era distinzione tra ingegneri, architetti e capocantieri e la teoria costruttiva non era staccata dalla prassi. Quindi, a differenza di ciò che accade oggi non abbiamo un continuo impoverimento della capacità creativa dei progettisti”.

 

Articolo precedenteDon Tonino Bello nel ricordo di monsignor Luigi Bettazzi
Articolo successivoGrande attesa per il concerto di Bireli Lagrene A Roseto in arrivo anche Rosalia De Souza, Dan Kinzelman, Jerry Bergonzi e Paolo Fresu