Giulio Minoletti in mostra a Hall Expostudio di Milano

Giulio Minoletti in mostra a Hall Expostudio di Milano – INAUGURA CON LA MOSTRA “MUOVERE LE ACQUE”

Hall Expostudio, NUOVO SPAZIO POLIVALENTE MILANESE,

CONFINANTE CON L’AREA DI EXPO 2015.

Un concept innovativo e una posizione strategica: queste le due valenze di Hall Expostudio, luogo di mostre tematiche, sperimentazioni artistiche, avanguardie internazionali, ma anche proposto come contenitore di eventi.

Muovere le acque è il titolo provocatorio dell’opening di inaugurazione, dove spazio interno ed esterno dialogano in maniera non convenzionale, con installazioni site-specific sui temi dell’acqua, dell’alimentazione  e del verde: spunti di riflessione a un anno dall’apertura di  EXPO 2015.

 

Il 15 maggio 2014 –  Apre Hall Expostudio, nuova realtà confinante con l’area di EXPO 2015: 500 mq coperti e altrettanti esterni che fino al 31 maggio prossimi inaugura con l’evento Muovere le acque.

 

“Questo luogo è il laboratorio dove nascono gli allestimenti che realizzo per enti e aziende operanti in tutto il mondo, uno spazio post industriale metamorfico e in costante trasformazione ” – afferma l’architetto Giorgio Sella, fondatore e titolare di Hall Expostudio – “Da tempo sento la necessità di concretizzare un progetto che da anni tengo nel cassetto: creare uno spazio che abbia una nuova identità, aperto ad accogliere ispirazioni culturali tecniche ed artistiche, disponibile a cambiare pelle e mutare ogni volta. Il momento è arrivato, EXPO 2015 ha fatto da acceleratore, e finalmente nasce Hall Expostudio, che si propone sia come ideatore di format progettuali, ma anche come spazio libero, offerto a realtà che ne vorranno fare sede di eventi o esposizioni”.

 

Muovere le Acque, l’evento che inaugura  Hall Expostudio, e che ha ricevuto il prestigioso patrocinio di EXPO IN CITTA’, sarà attraversato da tre aree tematiche: architettura, arte, orticoltura urbana e ortoterapia.

 

Ispirato dai recenti cambiamenti che stanno modificando il volto di Milano, il percorso inizia dal lavoro dell’architetto, urbanista e designer milanese Giulio Minoletti, che seppe anticipare negli anni cinquanta e sessanta i temi del verde e dell’acqua integrandoli e interpretandoli in più occasioni. Piante, piccoli prati, a volte veri e propri alberi o vasche d’acqua caratterizzano i suoi progetti, diventandone i tratti dominanti. Per Muovere le acque è stata allestita una mostra  a cura di Maria Cristina Loi, Maria Chiara Casolo e Marco Prusicki del Politecnico di Milano, il progetto grafico di allestimento è studiato da Bruno Stucchi/Dinamo Mliano.

E’ la prima volta che una monografica dedicata all’architetto milanese pone l’attenzione su un aspetto preciso del vivere l’ambiente, proponendo immagini inedite. Gli interni milanesi erano stati in parte visibili – grazie al contributo dell’Archivio del moderno di Mendrisio –  nella mostra  “Oltre un rettangolo di cielo”  a cura di Maria Cristina Loi e Elena Triunveri presso l’Ordine degli Architetti di Milano nel 2011.  Quest’anno, dal  16 aprile (fino al primo giugno) è stata ancora l’Accademia di Mendrisio ad ospitare la mostra “Giulio Minoletti, architetto, urbanista, designer”.

 

Muovere le acque accoglierà anche alcuni prototipi di mobili di Minoletti. Si tratta di tavolini inediti, anni 60’ e 70’, scelti dal ricco quaderno di schizzi dell’architetto e oggi portati alla visibilità. La realizzazione è a cura di Cristiana e Alessandra Alliata Nobili.

 

Per l’area dedicata all’arte, gli artisti selezionati hanno già esposto in ambito internazionale; alcuni di loro hanno alle spalle un percorso  legato all’ambiente naturale e a problematiche ambientali. In occasione di Muovere le acque  verranno create installazioni site-specific che si cimentano con temi legati ad acqua, verde e cibo. Sui muri e sulla facciata dei capannoni, interventi del collettivo SBAGLIATO, ispirati alla Street Poster Art, forma di street art “gentile” e non invasiva, apriranno finestre che immaginano il futuro verde della città. In mostra opere di Asterisma (realtà non profit), Ylbert Durishti, Gianfranco Farioli, Marta Fumagalli e Riccardo Pirovano con Dies,  Kazumi Kurihara, Isabella Mara, Grace Zanotto, che proporrà una video opera per raccontare il passato agricolo di un’area dove oggi sorge il cantiere EXPO. Ad accogliere i visitatori sarà un intervento di urban knitting a cura dell’ Associazione Sul Filo dell’Arte, in tema con i contenuti dell’evento di inaugurazione: l’albero dell’ingresso viene vestito di maglia mentre dai rami scende una nuvola di tricot dalla quale piovono gocce stilizzate.

La mostra è curata da Alessandra Alliata Nobili.

 

L’esterno è identificato come Hortus Conclusus, giardino nascosto e protetto da pareti, che contiene le installazioni; Hall Expostudio ha voluto impostare un piccolo angolo agricolo, focalizzato sulla terapia, dove la persona possa ritrovare il suo equilibrio, attraverso il fare e il sostare: Healing Garden in miniatura ai confini di Expo, ma anche orto produttivo sebbene artigianale. Il progetto è a cura di Cristiana Minoletti con la partecipazione di AssiOrt, Associazione Italiana Ortoterapia.

 

 

Hall Expostudio si trova a Milano in Via Cristina Belgioioso 70/26, confinante con l’area di EXPO 2015. Lo spazio comprende 500 mq coperti, 500 mq di giardino, 350 mq di parcheggio, 200 mq di magazzino. Sul sito www.hallexpostudio.it sono disponibili informazioni e approfondimenti sulla struttura e sull’evento di inaugurazione Muovere le acque, fino  al 31 maggio 2014, con la

possibilità di effettuare prenotazioni per la visita della mostra.

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