Giufa’ e il mare a Taranto – L’11 Luglio Maurizio Stammati e Dilva Foddai in scena con la produzione del Teatro dell’Acquario di Cosenza.
Un racconto nel racconto. Il cantastorie gioca con il percorso narrativo come con gli oggetti e gli elementi scenografici attraverso un viaggio nel mediterraneo, dove con dialetti e lingue diverse, colori e suoni, attori e personaggi, racconti e aneddoti, miti di un tempo e cose reali, identità e tradizioni, incontra e conosce tante persone sempre diverse tra loro.
Questo il magnifico viaggio letterario, itinerante e geografico di “Giufà e il mare”, la produzione del Teatro dell’Acquario di Cosenza in scena l’11 luglio a Taranto con Maurizio Stammati e Dilva Foddai del Teatro Bertolt Brecht di Formia, le scene di Dora Ricca e la regia di Antonello Antonante.
Giufà è un tipico esempio di transumanza narrativa: temi uguali o quasi, si ritrovano, spesso identici nei concetti e a volte nei nomi, in paesi assai distanti sempre appartenenti a un’area culturale che affonda le radici in una comune matrice: il Mediterraneo.
Ma non è solo un viaggio attraverso il mare nostrum, è anche un viaggio attraverso il teatro, dove il gioco della finzione si cela e si svela repentinamente e dove i modi e le tecniche si fondono e si confondono in un continuo fluire.
Lo spettacolo realizzato a tecnica mista (teatro d’attore, teatro musicale, teatro di figura) nasce per rivolgersi ad un pubblico giovane, ma riesce ad incantare trasversalmente tutte le generazioni, e si pone al di sopra di ogni categoria, offrendo agli spettatori, molteplici livelli di lettura.
Le musiche, composte da Ambrogio Sparagna, musicista ed etnomusicologo formiano tra i più noti ed affermati in Italia, eseguite per organetto, completano la dimensione del viaggio, attraverso le suggestive contaminazioni musicali adattandosi perfettamente ai testi di Calvino e ai racconti popolari arabi di cui lo spettacolo è uno splendido rifacimento.