Giovani@teatro, primo spettacolo al via

Giovani@teatro, primo spettacolo al via – L’Associazione Teatrale Lo Specchio Rovescio presenta il 15 e il 16 maggio alle ore 21, Un giorno lungo un anno scritta e diretta da Claudio Morici con Claudio Morici, M. Teresa Di Gennaro, Patrizio Paciullo, Federica Perotta, Nanni Candelari, Angelo De Angelis, Alioscia Viccaro, Giorgio Fiore, Angela Rossini, Daniele Vitale, Vincenzo Marchetti

 

 

Cesare, ex ragioniere ora disoccupato, è alla ricerca di un improbabile lavoro di concetto in una città che ora ha solo bisogno di manodopera a basso livello. Ma a mandare avanti le sorti della famiglia ci pensano la moglie Anna, ormai un riferimento per la borsa nera clandestina del Quadraro, il figlio Righetto, ricettatore di armi rubate ai tedeschi e la figlia Giuliana che ha avviato una proficua attività da prostituta. Cesare, ingenuamente, non si accorge di nulla ed è convinto ancora di saper gestire le sorti della propria famiglia, ignorando o non volendolo fare, da dove arrivano i soldi.

 

A questo quadro si uniscono il burbero padre di Cesare, Rocco, ex garibaldino assorto dalla propria radio rubata anch’essa ad una postazione tedesca; don Carmine, parroco della zona; Vincenzo, il pettegolo portiere dello stabile; Quirino, amico di Righetto; un commissario della polizia e alcuni vicini. Le bombe su Roma, inattese e violente, scoperchiano non soltanto i palazzi di San Lorenzo.. ma anche le verità sulla famiglia di Cesare.

 

 

Il secondo atto è ambientato mesi dopo, il 24 marzo del 1944, il giorno dell’eccidio delle Fosse Ardeatine.

Tutto è cambiato per Roma. Ora i romani sono ostaggi dei tedeschi e con gli americani alle porte. La guerra è per le strade e i vicoli. Tante piccole storie si intrecciano con la Storia.

Giuliana è ormai una prostituta ben conosciuta nonostante la pancia che cresce e gestisce un traffico di prostituzione “protetto” dagli stessi tedeschi. Righetto entra ed esce da Regina Coeli. Rocco è sparito ormai da giorni e Cesare lo cerca per le vie della città.

Eppure la Storia, quella che si racconta sui libri, dovrà passare attraverso la storia de noantri. Quella che nessun libro racconterà mai.

Ma è qui che Roma, come la Napoli raccontata da Eduardo, si scopre milionaria.

 

Note dell’autore

“Un giorno lungo un anno” non vuole essere soltanto uno spettacolo teatrale, ma l’opportunità di raccontare. Di raccontare la storia scritta sui libri attraverso le vicende e i racconti di chi la guerra l’ha vissuta in prima persona nella mia città: Roma.

 

L’idea è nata da lunghi colloqui fatti con una persona ultranovantenne a me molto vicina. Ne sono nati giorni e giorni di racconti ricchi di incredibili dettagli intorno ad un’unica giornata: il 19 luglio del ’43, il giorno in cui improvvisamente Roma si scoprì in guerra.

Una giornata incredibilmente legata ad un’altra fondamentale data per Roma e i romani, il 24 marzo del ’44, l’eccidio delle Fosse Ardeatine. Quasi un anno appunto.. ma vissuto dai romani come un’unica grande, drammatica giornata.

 

 

Così come ognuno di quei giorni sembrava essere, per l’incredibile susseguirsi degli eventi ora dopo ora minuto dopo minuto, lungo un intero anno.

La ricchezza, la drammaticità, la poesia di quei racconti mi hanno rivelato un enorme patrimonio di umanità e di vicende che era necessario raccontare, scrivere.

Sono tante le analogie tra quei giorni e i nostri giorni. Sono in tanti a pensare che una guerra non è tale finche resta lontana dalle proprie case. Subito mi è parso evidente come quel giorno dell’estate ’43, per Roma, sia stato quello che per gli americani fu l’11 settembre del 2001. E come può esserlo per ogni popolo che osserva la guerra, ogni guerra, con la presunzione di esserne estraneo.

E sono tanti i romani che non conoscono la propria storia. Che non hanno idea di quanto Roma, per richiamare il grande Eduardo, sia stata milionaria. In grado di risorgere, come un’araba fenice, dalle proprie ceneri.. dalle proprie idee.

 

 

Da qui è partita una scrupolosa ricerca storica, durata oltre un anno, fatta di interviste, letture di giornali dell’epoca, libri, pubblicazioni, raccolta dati e quanto fosse necessario per un esatto inquadramento storico di quelle giornate.

 

 

Il mio intento è quello di raccontare alle nuove generazioni un patrimonio di eventi che non può essere dimenticato. Attraverso un tentativo di recuperare l’ironia e la poesia tipica del linguaggio romanesco e dei suoi caratteri universali come universali sono i personaggi di Charlie Chaplin o Totò.

Claudio Morici

 

 

 

Teatro Roma, via Umbertide  3 Roma – Tel 06 7850626

ingresso gratuito fino ad esaurimento posti

inizio spettacoli ore 21.00

Info 060608

Articolo precedenteUomini e pietra, la mostra a Palazzo a Roccabruna
Articolo successivoLa lunga notte dei Mille, il libro di Paolo Brogi