Giovane ivoriano si da fuoco a Fiumicino

Giovane ivoriano si da fuoco a Fiumicino – Rocca (Cri): Affrontare questione migranti e superare cultura della paura. Vicinanza al ragazzo e un plauso al poliziotto che lo ha salvato

 

“Il tentativo di suicidio del ragazzo ivoriano, che si è dato fuoco oggi nell’aeroporto di Fiumicino, è l’ennesimo episodio che racconta di un dramma come quello dell’accoglienza e dell’inserimento dei migranti nel nostro tessuto sociale che è una delle più importanti sfide umanitarie per il nostro Paese. Da tempo la Croce Rossa è in prima linea sia per l’accoglienza sia per l’integrazione: ancora una volta rinnovo la nostra disponibilità a implementare le attività umanitarie e sociali. Tensioni internazionali e crisi economica faranno aumentare ancora di più il flusso di migranti e non bisogna farsi prendere impreparati: noi siamo pronti affinché i migranti, insieme ai nuovi poveri, non diventino sempre di più gli invisibili della nostra società. Alcune volte si fa finta di vivere in un mondo dove questi drammi non esistono, dove le tragedie della disperazione come i flussi migratori massicci sono solamente piccolezze da tenere sotto traccia. Si deve invece superare la cultura della paura del diverso, un’idea perdente che non ha aiutato il processo di integrazione e accoglienza: la politica deve stare al passo delle nuove sfide umanitarie. Voglio esprimere la mia vicinanza e quella della CRI tutta al ragazzo ivoriano e il plauso al poliziotto che con il suo coraggio ha evitato che questo gesto di disperazione avesse una fine ancora più tragica”, ha dichiarato il presidente nazionale della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca.

 

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