Giorgio Napolitano si dimette da Predisente della Repubblica dopo nove anni

Giorgio Napolitano si dimette da Predisente della Repubblica dopo nove anni – Dopo nove lunghi anni Giorgio Napolitano non è più Presidente della Repubblica. Il 14 gennaio 2015 il capo dello Stato, come preannunciato nel suo discorso di fine anno, ha lasciato il suo incarico al Quirinale. Era stato nominato per la prima volta il 15 maggio del 2006 e, il 20 aprile del 2013, dopo numerose insistenze e pressioni, ha accettato di tornare a ricoprire il ruolo di Presidente della Repubblica guadagnandosi così l’appellativo di Re Giorgio.

Napolitano è stato il primo Presidente eletto per due mandati consecutivi nella storia della Repubblica italiana ed il primo ad eleggere tre presidenti del Consiglio non eletti dal popolo.

Con la lettera delle sue dimissioni e la cerimonia di commiato si è messo in moto il delicato ingranaggio della procedura per l’elezione del suo successore. Come da copione, la Presidente Laura Boldrini ha convocato il Parlamento in seduta comune per il 29 gennaio a partire dalle ore 15. Intanto Piero Grasso ha preso le funzioni di Presidente supplente della Repubblica, a comunicarlo una nota di palazzo Madama mentre a ricoprire il ruolo di Presidente del Senato sarà ricoperto dalla vice Presidente Valeria Fedeli (Pd). Grasso, dopo le dimissioni di Napolitano, si è recato negli uffici di palazzo Giustiniani da dove eserciterà le proprie funzioni fino a quando non verrà eletto un nuovo Presidente della Repubblica.

 
Sentito da RaiNews24, Napolitano afferma: “L’augurio al Paese è che sia unito e sereno. Anche perché viviamo in un mondo molto difficile. Abbiamo visto nei giorni scorsi cosa è successo in un Paese vicino e amico come la Francia. Siamo molto incoraggiati dalla straordinaria manifestazione di Parigi però, insomma, sempre essendo attenti a stare in guardia e a non fare allarmismo, dobbiamo essere molto consapevoli della necessità, pur nella libertà di discussione politica e di dialettica parlamentare, della necessità di un Paese che sappia ritrovare, di fronte alle questioni decisive e nei momenti più critici, la sua fondamentale unità”

 

Secondo quanto dichiarato dal premier Matteo Renzi a fine gennaio dovremmo avere un nuovo Presidente della Repubblica.

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